AGI - "Il cosiddetto Ponte di Messina è parte del Ten-T, è incluso, è una connessione essenziale. A parte l'inclusione che già c'era, e so che questo è un progetto molto importante per il Governo italiano, quello di cui abbiamo discusso in piu'" con il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Matteo Salvini, "sono i passi successivi. E ci siamo dimostrati pronti, aspettando un progetto buono e solido per finanziare la prima fase di fattibilità così che poi il progetto decolli. Perché a parte l'intenzione o una linea sulla cartina, dobbiamo avere un progetto e poi iniziare la fase di preparazione in tempo per la fase effettiva di costruzione".
Sono le parole, molto chiare, della commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, al termine del Consiglio Trasporti, il primo a cui ha partecipato Salvini. Ma prima del Consiglio, il vice premier italiano aveva avuto un lungo bilaterale con la commissaria, a cena dal rappresentante permanente aggiunto presso l'Ue, l'ambasciatore Stefano Verrecchia, in cui era riuscito a strappare le rassicurazioni richieste.
Un passaggio definito storico da Salvini che è rientrato a Roma esultante. Il capo della Lega non è al momento in grado di fornire una tempistica su quando sarà pronto il progetto definitivo richiesto ma l'auspicio è di aprire il cantiere entro due anni. "Io mi assumo l'onore e l'onere di fare una scelta poi ci sono ingegneri che lavorano, hanno lavorato e lavoreranno sul progetto. Io ritengo che sia fondamentale per unire la Sicilia al resto d'Italia e l'Italia al resto d'Europa, crea lavoro vero. è riconosciuto come struttura fondamentale anche da parte europea", ha spiegato ai giornalisti a margine del Consiglio.
"Unire Palermo a Berlino e ad Amsterdam è qualcosa di rilevante. Io spero che non ci siano i professionisti del no, perenne attività, per bloccare questa e altre opere. E ripeto: l'obiettivo è, se tutto va come mi auguro e come l'Italia si augura, entro due anni partire con i lavori", ha aggiunto.
A chi lo critica di portare avanti un'opera "impopolare" tra il suo bacino elettorale del Nord, ribatte: "Io faccio quello che serve all'Italia. Non quello che è popolare". "È un'infrastruttura che non unisce Sicilia a Calabria ma l'Italia al Nord Europa. Il Ponte sullo Stretto di Messina, collegamento stabile fra Sicilia e il Continente, è qualcosa che è priorità per me, per il Governo, per milioni di italiani, ed è estremo interesse per la Commissione europea, per molti colleghi di altri Paesi che lo vedono come un completamento di un corridoio europeo fondamentale come quello che unisce il Mediterraneo alla Scandinavia", insiste.
Insomma buona la prima da ministro dei Trasporti per Salvini a Bruxelles ma non mancheranno elementi da attrito con l'esecutivo europeo. Dalle scadenza per lo stop alle auto a benzina e diesel alle scelte austriache di bloccare la circolazione di merci al Brennero.
"Abbiamo parlato di rivedere modi e tempi dell'attuazione di alcune politiche, penso all'integralismo pseudo-ambientalista che rischia di non servire all'ambiente ma di lasciare in mezzo alla strada decine di migliaia di operai. Ne ho parlato con la commissaria, con il collega francese e con il collega tedesco: mettere fuori legge le auto a benzina e diesel dal 2035 chiedendo nel contempo di passare all'euro 7 dal 2025 è qualcosa che non ha nessun senso economico, ambientale e sociale", ha evidenziato il vice premier.
E ancora: nel suo bilaterale con l'omologo tedesco, Volker Wissing, ha parlato delle "inspiegabili limitazioni e blocchi imposti dall'Austria" rimarcando che "le aziende e i trasportatori italiani non possono essere danneggiati ancora". Non si è potuto confrontare direttamente con il ministro austriaco "perchè non ha partecipato ai lavori del Consiglio".
Salvini ha avuto invece un bilaterale anche con il ministro francese, Clement Beaune, in cui ha evidenziato che "il rapporto tra Italia e Francia è strategico" e ha annunciato che "ci sarà il piacere di lavorare insieme su alcuni dossier particolarmente rilevanti come Tav e produzione dei motori tradizionali".
"Italia e Francia sono d'accordo per chiedere alla Commissione Ue una importante compartecipazione finanziaria per il Tav", ha detto Salvini sottolinenado che il colloquio si è tenuto in "un clima cordiale e collaborativo". Ma "non si è parlato di migranti".