AGI - Nessuna intenzione "immediata" di contattare Vladimir Putin, "piena sintonia" con la Francia sull'aiuto all'Ucraina ma distanza tra Stati Uniti e Unione Europea su come affrontare l'inflazione. L'incontro alla Casa Bianca tra Joe Biden e il presidente francese Emmanuel Macron si chiude con segnali contrastanti in cui le parole, gli aggettivi usati e calibrati, hanno il loro peso. E sono la chiave per capire che cosa è andato in scena.
L'Ucraina, come ha spiegato Macron, è "stato il primo tema affrontato" nel bilaterale. I due leader hanno annunciato una conferenza internazionale di pace a Parigi il 13 dicembre, ma nel frattempo Biden non ha voluto concedere aperture alla Russia. "Io - ha detto, parlando ai giornalisti - non ho piani immediati per contattare Putin".
L'inquilino dell'Eliseo, da parte sua, in un'intervista a 'Good Morning America', aveva chiarito che parlerà con il capo del Cremlino "nei prossimi giorni", auspicando che un negoziato "sia ancora possibile".
"Avanti con Kiev finché necessario"
"Il signor Putin è - ha detto Biden fermandosi un attimo - lasciatemi scegliere le parole con molta attenzione, io sono pronto a parlare con lui se c'e' un interesse da parte sua a cercare un modo di mettere fine alla guerra". "E non lo ha fatto - ha aggiunto - se quello sarà il caso, di comune accordo con gli amici della Nato sarò felice di mettermi a sedere con Putin e vedere cosa ha in mente. Ma non l'ha ancora fatto".
Biden ha ribadito la condanna della Russia per l'invasione dell'Ucraina a febbraio, compresa la scelta di bombardare i civili. Sia lui sia Macron hanno confermato che l'aiuto all'Ucraina "andrà avanti finche' sara' necessario".
Dopo aver sottolineato come in passato ci siano state "piccole incomprensioni", riferimento all'accordo sui sommergibili nucleari tra Usa, Regno Unito e Australia, da cui era stata tagliata fuori, due anni fa, la Francia, Biden ha usato toni più netti e allo stesso tempo concilianti riguardo la strategia per combattere l'inflazione.
I nodi dell'Inflation Reduction Act
Macron aveva espresso, alla viglia dell'incontro, le sue perplessità su un piano americano che "finisce per penalizzare l'Europa" a cominciare dalle decine di miliardi di investimenti per favorire la produzione interna di microchip. Biden non ha rinnegato la sua scelta: "Gli Usa - ha detto - non si scusano mai e io non mi scusero'" per la legge anti-inflazione, l'Inflation Reduction Act che ha fissato una serie di investimenti senza precedenti per favorire la produzione manifatturiera interna. "Ho scritto io la legge - ha aggiunto - e mai ho pensato di escludere gli amici che stanno cooperando con noi".
"Non era quella la mia intenzione - ha aggiunto - l'intenzione era assicurarmi che non ci trovassimo più nella posizione di quando c'è stata la pandemia in Asia e la Cina ha deciso che non ci avrebbero più venduto i chip per i computer. Siamo noi ad avere inventato quelle dannate cose". Gli Stati Uniti, ha spiegato Biden, vogliono creare nuovi posti di lavoro nel manufatturiero ma "non a spese dell'Europa".
Macron ha provato a spandere ottimismo. Ha parlato di "risincronizzazione dei nostri approcci", ricordando che Washington rivedrà il piano sui microchip, per non penalizzare la produzione europea. A preoccupare Francia ed europei sono soprattutto i 369 miliardi di dollari in sussidi per la tecnologia pulita e l'energia rinnovabile contenuti nell'Inflation Reduction Act, che rischiano di portare via investimenti dall'Europa per favorire il mercato americano. Ai giornalisti che gli chiedevano di trarre un bilancio dal bilaterale, Macron ha risposto: "Possiamo superare alcune differenze che esistono, ma sono fiducioso".