AGI - "Continueremo e rafforzeremo ulteriormente il sostegno politico e pratico all'Ucraina mentre continua a difendere la sua sovranità e integrità territoriale e i nostri valori condivisi contro l'aggressione russa, e manterremo il nostro sostegno per tutto il tempo necessario". È quanto si legge nella dichiarazione conclusiva della riunione dei ministri degli Esteri della Nato a Bucarest.
"In questo contesto, la Nato continuerà a coordinarsi strettamente con le parti interessate pertinenti, comprese le organizzazioni internazionali, in particolare l'Ue, nonché i Paesi a noi affini", si legge ancora.
"Basandoci sul sostegno fornito finora, aiuteremo ora l'Ucraina a rafforzare la sua resilienza, proteggere il suo popolo e contrastare le campagne di disinformazione e le menzogne della Russia. Gli alleati assisteranno l'Ucraina nella riparazione delle sue infrastrutture energetiche e nella protezione della sua popolazione dagli attacchi missilistici", promettono i ministri.
"Rimaniamo inoltre risoluti nel sostenere gli sforzi a lungo termine dell'Ucraina nel suo percorso di ricostruzione e riforme postbelliche, in modo che l'Ucraina possa garantire il suo futuro libero e democratico, modernizzare il suo settore della difesa, rafforzare l'interoperabilità a lungo termine e scoraggiare future aggressioni. Continueremo a rafforzare il nostro partenariato con l'Ucraina mentre porta avanti le sue aspirazioni euro-atlantiche", si legge ancora nelle conclusioni.
Kuleba, ci servono difesa aerea e generatori
"Abbiamo bisogno di difesa aerea, di Iris, Hawks, Patriots. E abbiamo bisogno di generatori e trasformatori". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraini, Dmitro Kuleba, in un punto stampa con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
"Ci vogliono generatori per rispristinare le infrastrutture civili per gli ucraini. E ci serve la difesa aerea per proteggerle", ha spiegato. Kuleba in una scorsa riunione dei ministri Nato a Bruxelles si era presentato con tre richieste "armi, armi, armi" e questa volta si è presentato con altre tre richieste "subito, subito, subito". "Ci servono le armi subito, che siano approvate e consegnate subito", ha evidenziato.