AGI - Il Qatar sta per aprire un fondo di investimento di 10 miliardi di dollari in Turchia. Funziona e continua a portare frutti la 'diplomazia del pallone'. Il presidente turco si era infatti recato a Doha per la cerimonia d'apertura del mondiale nonostante la Turchia non fosse qualificata e la visita è servita a dare nuova linfa a rapporti con un alleato già strategico come il Qatar.
Non a caso i due Paesi hanno in piedi un accordo di scambio (swap) del valore di 15 miliardi di dollari. In base a quanto emerso sui media locali 3 miliardi di dollari saranno versati nelle casse del fondo entro la fine dell'anno e la visita di Erdogan è servita a discutere della forma del versamento che non si sa ancora se sarà swap o eurobond.
Un punto su cui mancano dichiarazioni ufficiali, ma Ankara preferisce fondi di investimento. La Turchia sta attraversando la crisi economica peggiore degli ultimi 20 anni ed Erdogan è deciso a lavorare sull'ingresso di capitali stranieri, sopratutto dai ricchi Paesi del Golfo Persico.
Un anno fa il processo di normalizzazione con gli Emirati Arabi Uniti si concretizzò con l'apertura di un fondo di investimento di 10 miliardi di dollari. Quest'anno Ankara si è riavvicinata anche all'Arabia Saudita dopo 4 anni di feroci polemiche per l'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi a Istanbul.
Un riavvicinamento che sta per fruttare 5 miliardi di dollari che la Banca Centrale turca riceverà da Riyadh nelle prossime settimane, come confermato dal ministero delle Finanze saudita. Dollari che sono ossigeno puro per le casse turche e per la lira turca, che nel corso del 2021 ha perso il 50% del proprio valore, mentre l'inflazione ha superato ufficialmente il 90%.
Il ministero delle Finanze turco ha preso nel 2022 in prestito 9 miliardi degli 11 miliardi di dollari previsti, mentre si prevede che nel 2023 saranno 10 i miliardi di dollari che arriveranno in prestito nelle casse di Ankara.
La strategia turca ha recentemente virato su fondi di investimento abbandonando accordi di scambio (swap). Attualmente la Turchia ha in piedi accordi di scambio (swap) con Emirati, Cina, Qatar, Corea del Sud per un totale di 28 miliardi di dollari, mentre 23-24 miliardi di dollari sono già nelle casse turche in virtù di accordi precedenti.