AGI - L'Iran ha avviato la produzione di uranio arricchito al 60% nel suo impianto di Fordow, a nord-est della città di Qom. Lo ha confermato l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica.
I governi di Londra, Parigi e Berlino hanno condannato l'espansione del programma nucleare iraniano sostenendo che non ha "alcuna giustificazione civile credibile" ed è "una sfida al sistema globale di 'non proliferazione'".
Iniziando ad arricchire l'uranio fino al 60 per cento nel suo impianto di Fordow "l'Iran -insistono i governi del gruppo cosiddetto 'E3'- ha compiuto ulteriori passi significativi nello svuotamento del JCPoA" (l'acronimo con cui e' indicato l'accordo sul nucleare del 2015).
Usa, preoccupazione progressi nucleari ma no conferme
La Casa Bianca ha espresso "profonda preoccupazione" per i progressi del programma nucleare iraniano ma ha precisato di non poter confermare la notizia che Teheran ha avviato per la prima volta la produzione di uranio arricchito al 60% nell'impianto sotterraneo di Fordow.