Bocciata la richiesta di Trump di mantenere la segretezza sulla dichiarazione dei reddi
AGI - Negli Stai Uniti, un altro brutto colpo della Corte Suprema a Donald Trump: la Corte ha bocciato la richiesta dell'ex presidente perché fossero mantenute segrete le sue dichiarazioni dei redditi. La Corte ha dato il 'via libera' alla consegna dei documenti a una Commissone della Camera, la 'Ways and Means', che sta indagando sulle possibili violazioni fiscali del 'tycoon' e che cerca questi documenti da anni (commissione peraltro guidata dai democratici).
Il 'via libera' significa che il ministero del Tesoro puo' consegnare sei anni di dichiarazioni fiscali di Trump e di alcune delle sue società. La Corte ha emesso la sentenza all'unanimità. Trump è stato il primo presidente degli Stati Uniti dai tempi di Gerald Ford a non pubblicare la sua dichiarazione dei redditi ogni anno, una tradizione che i suoi predecessori consideravano parte del loro dovere di trasparenza e responsabilità nei confronti del popolo.
Nonostante sia stata profondamente rivista nella sua composizione dall'ex presidente, la Corte Suprema ha inflitto diverse brutte sorprese a Trump e in particolare ha autorizzato nel 2020 il trasferimento di documenti finanziari alla giustizia di New York che sta indagando sui suoi affari.
La mancanza di trasparenza di Trump ha alimentato per anni speculazioni sull'entità della sua fortuna o sui potenziali conflitti di interesse; e comunque non è detto che il trasferimento dei documenti al Congresso chiarira' le vicende del magnate che ha appena annunciato la sua ricandidatura alla presidenza del 2024.
Il tempo infatti non gioca a favore dei democratici: la commissione ha chiesto il materiale per definire regole etiche sugli affari dei presidenti; ma a gennaio i repubblicani riprenderanno il controllo della Camera e probabilmente abbandoneranno questo lavoro.