AGI - Qualcuno potrebbe pensare che le regole di moderazione siano, in questo momento, l'ultimo problema di Twitter. Ma Elon Musk, il proprietario di Twitter, non sarebbe d'accordo.
Nelle ultime ore si è avventurato ulteriormente nella scivolosa china della moderazione dei contenuti ripristinando alcuni account bloccati in passato e lanciando un sondaggio sulla riammissione di Donald Trump, l'ex presidente americano che aveva fatto di Twitter il suo grimaldello politico prima di essere definitivamente bannato dopo l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
Il sondaggio di per sé è stato un successo: in venticinque minuti avevano partecipato un milione di persone (60% per Trump, 40% contro). Dopo tre ore i votanti hanno superato i 5 milioni (con le percentuali che si livellano di più; 56 a 44). Il sondaggio dura 24 ore e quindi scadrà poco prima delle 2 di notte (ore italiane).
Ma non è ancora chiaro quanto varrà nella scelta di Musk. Fatto che sta che ha già twittato "Vox Populi, Vox Dei", insomma deciderà il popolo di Twitter.
Sempre che Trump voglia tornare a cinguettare. Finora ha preferito il suo Truth, nonostante abbia un bacino molto limitato. "La politica del nuovo Twitter è la libertà di parola, ma non la libertà di raggiungere" il pubblico, ha detto Musk spiegando la nuova linea che lo ha portato a reintegrare i profili di Kathie Griffin, Jorden Peterson e Babylon Bee.
"I tweet negativi o di odio verranno retrocessi e demonetizzati, quindi non ci saranno pubblicità o altre entrate per Twitter. Non troverete questi tweet a meno che non li cerchiate in modo specifico, il che non è diverso dal resto del internet", ha spiegato. Le reintegrazioni arrivano in un momento di crisi per la piattaforma, che ha visto centinaia di dipendenti dimettersi sulla scia di un ultimatum emesso da Musk all'inizio di questa settimana.
A causa dei licenziamenti e del continuo logoramento, la forza lavoro complessiva della piattaforma si è ridotta da 7.500 prima dell'acquisizione di Musk a meno di tremila giovedì.