AGI - Duello a distanza in Florida tra Donald Trump e Ron DeSantis, a due giorni dal voto di Midterm. L'ex presidente raduna i supporter a Miami (terza tappa di una 4 giorni di Rally "Save America"), mentre il governatore in corsa per la rielezione e papabile candidato Gop alla Casa Bianca ha in programma tre eventi sulla costa opposta dello Stato (a Hillsborough, Sarasota e Lee).
Un assaggio di primarie nel Sunshine State tra i due rivali (non ufficiali) per la nomination del Grand Old Party alle presidenziali del 2024. The Donald flirta da tempo con la ricandidatura che dovrebbe formalizzare a breve ("Presto sarete molto molto felici", ha detto anche ieri a Latrobe, in Pennsylvania).
Al Maga rally di oggi a Miami, per sostenere il terzo mandato di Marco Rubio al Senato contro il dem Val Demings, De Santis non è stato neppure invitato. E Se il governatore getta acqua sul fuoco della rivalità e non menziona mai l'ex presidente, Trump di certo non si trattiene. Ieri ha coniato per lui un nuovo soprannome "Ron DeSanctimonious".
Il 44enne governatore italo-americano ha la rielezione in tasca, ma subito dopo il voto di Midterm scatta la campagna per le presidenziali. Pur in una penisola lunga oltre 700 chilometri, per i due residenti della Florida (uno a Mar-a-Lago, l'altro nella capitale Tallahassee) diventa sempre più complicato convivere.
Per la prima volta nella storia politica della Florida, i repubblicani risultano in vantaggio nella registrazione per il voto. E prima del suo arrivo a Miami, Trump rivendica in una nota il merito di questa onda rossa: "Grazie al presidente Trump, la Florida non è più uno Stato viola (in bilico), è uno Stato rosso dell'America First".
Tra i repubblicani che punterebbero a trasferirsi alla Casa Bianca, anche l'ex vice presidente Mike Pence, il governatore della Virginia Glenn Youngkin, l'ex ambasciatrice all'Onu, Nikki Haley. Nei sondaggi è ancora Trump il leader del partito dell'Elefante, costantemente in testa, con DeSantis secondo. Se Trump scendesse in campo non ci sarebbe spazio per nessuno, sarebbe lui il candidato repubblicano alla presidenza.