AGI - È il Midterm più costoso della storia: 16,7 miliardi di dollari investiti, due in più rispetto al 2018.
“Mai prima d’ora sono stati spesi così tanti soldi per una campagna di metà mandato a livello federale e statale”, osserva Sheila Krumholz, direttore esecutivo di OpenSecrets, la società di ricerca che ha elaborato i dati.
Una montagna di soldi è andata alla competizione per il controllo di Camera e Senato, soprattutto in Pennsylvania, Georgia, Arizona and Ohio ed è arrivata dalle super Pac (Political Action Committees) collegate alle leadership del Congresso.
Il ‘Senate Leadership Fund’, che fa capo al leader di minoranza repubblicano, il senatore Mitch McConnell, ha speso oltre 205 milioni di dollari per il Midterm mentre il ‘Congressional Leadership Fund’ dei capigruppo Gop alla Camera ne ha stanziati 188. Gli esborsi dei candidati statali e dei comitati di partito dovrebbero arrivare a 7,8 miliardi.
Anche i miliardari i americani non hanno badato a spese (i dieci più grandi benefattori hanno speso complessivamente oltre 500 milioni). A beneficiare delle donazioni (per il 62%) sono stati i candidati repubblicani, un cambio di rotta rispetto alle precedenti elezioni quando i soldi finivano soprattutto nelle casse dei democratici.
In cima alla classifica dei ‘mega-donors’ ancora una volta il finanziere di origini ungheresi George Soros che ha staccato un assegno da 128,5 milioni di dollari per i democratici. Solo alla ‘Senate Majority PAC’ controllata dal leader di maggioranza al Senato Charles Schumer ha dato 10,5 milioni.
Il cofondatore di PayPal, Peter Thiel, che ora guida la società di analytics Palantir, è il principale finanziatore del partito dell’Elefante con 32,6 milioni, di cui 15 alla super Pac che sostiene la candidatura al Senato in Arizona di Blake Masters (ex manager della sua società) e 15 milioni a J.D. Vance, il candidato di Donald Trump in Ohio. Il portafoglio pieno lo hanno i Repubblicani, per le urne lo vedremo martedì 8 novembre.