AGI - La minaccia che Kiev possa usare la 'bomba sporca' è "reale". È il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a ribadirlo nel consueto briefing con la stampa e parlando direttamente ai giornalisti. "Spetta a Usa, Gran Bretagna e Francia crederci o meno".
Peskov non è l'unico esponente del Cremlino a rilanciare la denuncia rivolta al governo di Zelensky. Il tenente generale Igor Kirillov, responsabile delle forze di difesa da radiazioni, chimiche e biologiche delle forze armate russe sostiene che l'Ucraina "ha una scorta di sostanze radioattive, anche nella centrale nucleare di Chernobyl, che può essere utilizzata per una "bomba sporca". A riprendere la dichiarazione è l'agenzia Ria Novosti.
"Solo la Russia potrebbe usare armi nucleari in Europa", ha commentato il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, rispondendo al ministro della Difesa russo.
Ma il governo russo mette anche in guardia sulle conseguenze. Se l'Ucraina fa esplodere una 'bomba sporca', gli isotopi radioattivi si diffonderanno nell'atmosfera a una distanza fino a 1.500 chilometri e copriranno la Polonia: questa la previsione di Mosca, in un briefing del ministero della Difesa, dove a parlare è stato lo stesso Kirillov.
Il direttore dell'Aiea (l'Agenzia internazionale per l'energia atomica), Rafael Grossi, ha accettato a visitare le strutture ucraine che, secondo il Cremlino, vengono utilizzate per creare una "bomba sporca". Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino, ha twittato che Grossi ha accettato il suo invito a inviare un team di esperti alle strutture in Ucraina.
"Ho ufficialmente invitato l'Aiea a inviare urgentemente esperti nelle pacifiche strutture in Ucraina dove la Russia sostiene si sta sviluppando una bomba sporca", ha twittato Kuleba. "Si è detto d'accordo. A differenza della Russia, l'Ucraina è sempre stata e rimane trasparente. Non abbiamo nulla da nascondere".