AGI - Il nuovo rilancio di Putin in Ucraina, con l’imposizione della legge marziale nelle quattro regioni occupate, è sulle prime pagine di molti dei giornali internazionali, e quasi tutti lo interpretano come un ulteriore segno delle difficoltà stringenti in cui si dibatte il capo del Cremlino. Ha visibilità sui quotidiani anche la crisi del governo Truss che si aggrava con l’uscita della ministra dell’Interno Braverman, mentre il Financial Times guarda anche all’Italia e agli impegni che il governo Meloni si troverà subito ad affrontare.
Washington Post
Il Washington Post continua a tenere in prima pagina la sua inchiesta sulle centinaia di militari statunitensi in congedo, tra cui decine di generali e ammiragli, che dopo il congedo hanno ottenuto ricche consulenze in Paese del Medio Oriente di dubbia limpidezza sul rispetto dei diritti umani. Oggi, nella seconda puntata, il giornale rivela che la destinazione preferita dagli ex ufficiali per la loro nuova attività di consulenti sono gli Emirati Arabi Uniti: sono 280 le domande di autorizzazione a lavorare in quel Paese presentate al Pentagono, e tra queste c’è quella del generale dei Marine a riposo, James Mattis, che è stato segretario alla Difesa nell’amministrazione Trump.
Gli Emirati sono un partner degli Usa, tuttavia – sottolinea il Post – recentemente si sono schierati con la Russia a favore del taglio della produzione di petrolio decisa dall’Opec+ e molto sgradita a Washington. Inoltre, negli ultimi anni hanno potenziato le loro forze armate e questa accresciuta potenza bellica li ha spinti a inviare truppe in Yemen e in Libia, “aggravando le guerre civili nei due Paesi”, ma ad acquisire una maggiore influenza regionale "usata per minare la politica estera degli Stati Uniti in termini di sostegno allo stato di diritto, alla democrazia e all'antiterrorismo", si legge sul quotidiano. Tra gli altri titoli, la legge marziale nelle regioni ucraine annesse dalla Russia, e un lungo approfondimento sulla polemica tra il governatore repubblicano della Florida, Ron De Santis, e la Disney, che dopo averlo sostenuto con donazioni elettorali si ritrova nel mirino del rampante uomo politico perché i dipendenti lgbtq della società ne contestano apertamente la linea anti gay.
New York Times
Il maggior spazio della prima pagina del New York Times anche oggi è per l’Ucraina. Putin, segnala il Nyt, non solo ha dichiarato la legge marziale nelle quattro regioni occupate, ma “in un significativo segnale che le sue reali preoccupazioni potrebbero essere molto più vicine a casa, si è anche mosso per mettere l'economia in regime di guerra e ha imposto restrizioni in più di due decine di aree in tutta la Russia”, dove “il pubblico ribolle a causa di un ordine di coscrizione militare impopolare”. Dunque, le ultime mosse di Putin, secondo il giornale, sono più “un segno di disordine che una dimostrazione di forza”. Un altro titolo è per un reportage da Mosca che descrive una capitale “svuotata di uomini” perché migliaia sono fuggiti per sottrarsi all’arruolamento forzato imposto dal Cremlino con l’ordine di mobilitazione dei riservisti. Tra le altre notizie, il progetto di realizzare un casinò a Times Square, nel centro di New York. L’iniziativa è della società di costruzioni Green Realty e della Caesars Enterteinment che opera nel settore del gioco d’azzardo.
Wall Street Journal
La legge marziale proclamata da Putin nelle regioni dell’Ucraina annesse unilateralmente dalla Russia è la notizia di maggior evidenza sulla prima pagina del Wall Street Journal. Lo scopo dichiarato è “mantenere l'ordine pubblico, aumentare la produzione industriale a sostegno della campagna militare e proteggere le infrastrutture critiche”, riassume il Wsj, che evidenzia però l’analisi di un ex consulente del Cremlino, ora espatriato, Abbas Gallyamov, secondo cui piuttosto che mirata contro "un nemico esterno”, la misura appare come “un tentativo di impedire che una rivoluzione maturi all'interno del Paese".
In risalto sulla prima pagina anche la trimestrale di Tesla, che ha registrato un profitto di 3,3 miliardi di dollari e il suo fatturato più alto di sempre, ma ha deluso gli investitori perché tagli le previsioni sull’aumento delle vendite prevedendo di non raggiungere l’obiettivo del +50% entro l’anno: risultato, le azioni Tesla hanno immediatamente perso il 5%.
Il quotidiano mette in evidenza anche una sua inchiesta sui forti guadagni realizzati da molti dirigenti federali speculando in Borsa nel 2020 durante i mesi più duri del Covid, grazie a informazioni di cui erano in possesso per motivi d’ufficio. Tra gli esempi di arricchimento speculativo, il Wsj cita la segretaria ai Trasporti, Elaine Chao, e suo marito, il senatore Mitch McConnell, ma anche il più stretto collaboratore del virologo Anthony Fauci, che ha effettuato 10 operazioni di valore compreso tra i 175.000 e i 480.000 dollari. La grande foto giornaliera di oggi è per i test delle macchine per il voto, con cui sono entrate nel vivo le procedure preparatorie delle elezioni di midterm.
Financial Times
L’imminente nascita del governo Meloni trova spazio sulla prima pagina del Financial Times, che la inquadra da un’angolatura economica più che politica: la “ex attivista neofascista” (così viene definita dal quotidiano britannico) assumerà la guida dell’Italia nel momento in cui il Paese viaggia verso la recessione, e questa sarà la prima sfida che dovrà affrontare “se, come tutto lascia pensare, riceverà l’incarico di formare il governo”. Il giornale sottolinea che la leader di Fratelli d’Italia si è sforzata di trovare un ministro delle Finanze che goda del rispetto dei mercati, e dubita che l’Italia possa permettersi un terzo e robusto pacchetto di aiuti, come hanno fatto Regno Unito e Germania.
Ft prevede insomma una partenza in salita per la futura premier. L’apertura è però dedicata alla politica interna, ossia allo sprofondamento del governo di Liz Truss, dopo le dimissioni della ministra dell’Interno, Suella Braverman, costretta a lasciare per aver inviato dall’email privata documenti riservati del ministero, e che si è vendicata con una durissima lettera contro la Truss, che si potrebbe sintetizzare così: io mi dimetto per i miei errori, tu ne hai fatti di peggiori e resti al posto. Sempre più parlamentari Tory, scrive il Times, dicono senza giri di parole che “il governo a moribondo” a soli 43 giorni dalla sua nascita.
The Times
Il nuovo capito dell’agonia politica di Liz Truss domina la prima pagina del Times, secondo cui la premier “si aggrappa alla poltrona” dopo i due durissimi ultimi colpi: le accuse “brutali” che la ministra dell’Interno, Suella Braverman, le ha rivolto dopo essere stata sostituita per aver condiviso documenti riservati sull’immigrazione, e la bocciatura parlamentare, col voto di molti Tory, dei piani governativi di fracking, l’estrazione di idrocarburi dalle profondità terrestri mediante lo sbriciolamento degli strati geologici: i deputati hanno perfino impedito alla premier di votare, bloccandola nei corridoi di Westminster.
Insomma, benché Downing Street dopo la votazione abbia smentito le voci di dimissioni della capogruppo, Wendy Morton, rivelatasi incapace di mantenere la disciplina dei parlamentari, scrive il Times, il partito appare nel caos. Anche perché al posto della Braverman, la Truss, suscitando lo sdegno dei pochi sostenitori interni che le sono rimasti, ha insediato non un appartenente alla stessa corrente, ma un uomo vicino a Rishi Sunak, esponente della sinistra Tory che fu il suo competitore nella corsa per la leadership.
Le Monde
La “campagna di terrore” della Russia in Ucraina fa il titolo d’apertura di Le Monde. Il giornale rileva che Mosca, “messa in difficoltà sul campo, ha dovuto cambiare strategia” e adesso sta concentrando i suoi attacchi contro le infrastrutture civili, a cominciare dalla rete elettrica, “facendo temere che nel prossimo inverno ci siano letali interruzioni dell’energia”. Lo scopo dei russi è quello di “seminare la paura” tra gli ucraini, osserva il giornale, che punta il dito contro l’assistenza militare offerta dall’Iran a Putin: non solo il regime degli ayatollah fornisce i droni kamikaze che piovono su Kiev e le altre principali città ucraine, ma ha promesso anche missili terra-terra, “confermando il suo coinvolgimento nel conflitto a fianco di Mosca”. In un titolo collegato, il quotidiano evidenzia anche che sui prezzi dell’energia “i dirigenti europei sono ancora senza una soluzione”.
Le Figaro
Il braccio di ferro sul price cap per il gas è il tema di apertura di Le Figaro, che titola: “Europei divisi sui prezzi dell’energia”. L’attenzione è per il summit dei 27 oggi a Bruxelles, dove si sa già che non verrà presa una decisione, e il giornale punta la sua attenzione sulla Germania “che in Europa fa come al solito il cavaliere solitario”. Putin, scrive criticamente il giornale, si consolerà nel vedere che “il veleno che ha iniettato agli europei giocando con il rubinetto del gas sta producendo i suoi effetti”.
Perché mentre la Francia e una quindicina di Stati membri vogliono limitare i prezzi del gas e, a cascata, quelli dell'elettricità; “la Germania e alcuni dei più ricchi sono riluttanti a farlo, temendo che la limitazione artificiale dei prezzi aumenterà la domanda e minaccerà la sicurezza degli approvvigionamenti”. Dopo trattative estenuanti si troverà “una soluzione d’incomprensibile complessità”, prevede Le Figaro, secondo cui però la vicenda è indicativa dell’ormai profonda incrinatura dell’asse franco-tedesco che finora ha orientato le decisioni dell’Ue, perché “Berlino appare sempre meno interessata al suo famoso tandem con la Francia”, e “Parigi sembra aver preso nota di questo disprezzo”.
El Pais
“Come accaduto durante gli ultimi anni del potere zarista, la Russia è entrata in uno stato di allerta continua che apre le porte alle sue autorità per l'adozione di misure straordinarie”: così El Pais commenta la proclamazione della legge marziale nelle regioni ucraine occupate dai russi, che è la notizia di apertura. Il giornale spiega che le misure restrittive sono graduate su una scala di tre livelli di allerta per la “enorme minaccia”, parola di Putin, che il Paese deve affrontare, e ironicamente nota che circolano cartine geografiche della Russia suddivisa per aree di rischio di diverso colore “come si faceva per la diffusione dei contagi durante la pandemia del Covid”.
La mossa del capo del Cremlino ha avuto però l’effetto collaterale di alimentare tra i russi la paura di vedere limitata la propria libertà di movimento con restrizioni proprie della legge marziale, quali il coprifuoco. Tanto che il governatore di San Pietroburgo, per sedare gli animi, ha ritenuto di diffondere un messaggio in cui spiega la zona è a livello di allarme basso e dunque la vita potrà continuare a svolgersi normalmente. Il giornale, in un altro titolo, mette in risalto il ruolo che la Spagna avrà nella formazione dei 15.000 militari ucraini del cui addestramento si farà carico la Ue: 400 di loro saranno preparati da istruttori spagnoli.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
I riflessi della crisi energetica sulla politica interna sono il tema del giorno per la Frankfurter Allgemeine Zeitung che continua a concentrarsi sulle tensioni nella maggioranza dopo la decisione di Scholz di prorogare fino al prossimo 15 aprile l’attività delle tre centrali nucleari che avrebbero dovuto essere dismesse a fine anno. Una mediazione che il cancelliere socialdemocratico ha imposto “d’autorità” ai partner della maggioranza, scontentati entrambi: i Verdi perché volevano tenere in vita solo due impianti e non tre, i liberali dell’Fdp perché volevano che la proroga durasse fino a tutto il 2024. Ufficialmente entrambi i partiti hanno accettato la scelta del cancelliere e hanno assicurato che la sosteranno nel voto del Bundestag per il via libero definitivo, ma secondo la Faz “la fiducia tra i partner si è incrinata”, e quella che regna “è una fragile pace”.
Di fatto, però, al quotidiano appare evidente che soprattutto Spd e Fdp sono ormai separati in casa e che la coalizione è defunta nel pieno della legislatura, come in Germania non accadeva dal 1982. In evidenza anche la legge marziale proclamata da Putin nelle regioni dell’Ucraina sotto occupazione, e le divergenze tra Berlino e Parigi sul tetto al prezzo del gas che hanno portato (anche se le motivazioni ufficiali sono altre) al rinvio a gennaio della riunione congiunta dei governi francese e tedesco prevista per la prossima settimana secondo gli accordi di più stretta collaborazione saldati solo pochi mesi fa da Macron e Scholz.
China Daily
Il congresso del partito comunista cinese invariabilmente continua ad assorbire quasi per intero l’attenzione del China Daily e tra i suoi molti servizi celebrativi dei risultati ottenuti da Xi Jinping (oggi l’accento è soprattutto su quelli di politica estera”, incuriosisce particolarmente un reportage che racconta come in Tibet è stata accolta la relazione del leader alle assise del Pcc. In questa sua “cronaca dalla frontiera”, come viene definita nel titolo, il giornale cerca di dipingere l’entusiasmo dei tibetani, che nelle parole di Xi, “hanno visto i segnali di un futuro più luminoso” e “motivi di ispirazione” a impegnarsi di più nel lavoro ma anche nella crescita culturale.
Il tentativo di evidenziare quanto siano rispettate le minoranze etniche è reso esplicito dalla menzione dei Monba, “uno dei più piccoli gruppi etnici della Cina”, che vive nella remota regione tibetana di Metog, dove l’inviato del quotidiano si è spinto grazie all’autostrada che nel 2013 ha reso più accessibile la zona, fino ad allora accessibile solo attraverso sentieri montani. Anche i Monba, assicura il China Daily, sono felice “degli enormi cambiamenti” e della crescita che il loro territorio ha conosciuto “negli ultimi dieci anni”, ossia da quando Xi è al potere.
Quotidiano Del Popolo
Accento sulla sicurezza negli abbondantissimi servizi del People’s Daily, edizione in inglese dell’organo ufficiale del Partito comunista cinese, sul ventesimo congresso del Pcc, anche oggi tema quasi unico del giornale. “La Cina è ampiamente riconosciuto come uno dei Paesi più sicuri del mondo”, afferma una delle relazioni presentate ai delegati dall’Ufficio nazionale di statistica e illustrata alla stampa dal viceministro della Pubblica sicurezza, Xu Ganlu. Il report indica che nella Repubblica popolare c’è uno tra i minori tassi di omicidi del pianeta, e lo stesso per i reati legati a armi ed esplosivi.
Nel decennio di potere di Xi Jinping, il numero di gravi atti criminali è calato drasticamente, con omicidi e stupri che nel 2021 sono stati del 64,4% inferiore a quelli del 2012, mentre il numero di crimini di droga, e di rapine e furti è diminuito rispettivamente del 56,8%, 96,1% e 62,6%. L’Ufficio statistico ha svolto anche un sondaggio tra i cittadini, e il 98,6% degli intervistati ha risposto di sentirsi sicuro in Cina, con una crescita di 11 punti percentuali rispetto al 2012.