AGI - Una denuncia per complicità in crimini di guerra è stata presentata a Parigi nei confronti di TotalEnergies, con l'accusa di aver continuato a sfruttare un giacimento in Russia e di aver così consentito la produzione di carburante utilizzato dagli aerei russi impegnati in Ucraina.
A presentare l'atto presso la Procura nazionale antiterrorismo francese, competente per i crimini di guerra, sono state due associazioni attive nel campo dei diritti umani: la sigla ambientalista francese Darwin Climax Coalition e l'ucraina Razom we stand, che chiede un embargo sulle importazioni di combustibili fossili dalla Russia.
Interpellato dall'Afp, il colosso francese dell'energia ha replicato che si tratta di accuse "oltraggiose", "diffamatorie" e "infondate". Nella denuncia viene ricordato che TotalEnergies deteneva fino a settembre il 49% della joint venture Terneftegaz, che gestisce il giacimento di Termokarstovoye, nell'estremo Nord della Russia. Il restante 51% è di proprietà del gruppo russo Novatek, di cui TotalEnergies è anche azionista al 19,4%.
In una inchiesta pubblicata a fine agosto il quotidiano Le Monde sosteneva, sulla base delle indagini della Ong Global Witness, che il giacimento di gas di Termokarstovoye ha fornito condensato di gas a una raffineria vicino a Omsk in Siberia, che produceva carburante che poi veniva utilizzato per rifornire aerei russi impegnati nel conflitto in Ucraina almeno fino allo scorso luglio.
Dopo la pubblicazione dell'articolo, pero', TotalEnergies ha assicurato di non produrre "cherosene per l'esercito russo". E nei giorni successivi ha indicato di aver raggiunto un accordo già a fine luglio per vendere il 49% in Terneftegaz a Novatek, transazione poi finalizzata a settembre.
Secondo i ricorrenti, "continuando a sfruttare il giacimento di Termokarstovoye" dopo l'invasione russa dell'Ucraina, lanciata il 24 febbraio scorso, TotalEnergies "ha contribuito a fornire al governo russo i mezzi necessari per commettere crimini di guerra" in questo Paese, dove in particolare l'esercito russo ha lanciato attacchi aerei contro i civili.
"Il carburante, indispensabile per le operazioni aeree militari - stimano i ricorrenti - è stato quindi indirettamente utilizzato dalla Russia per perpetrare i bombardamenti contro la popolazione civile, che hanno portato alla morte di almeno 5.587 persone e al ferimento di 7.890". L'azienda chiarisce che: "Essere complice di crimini di guerra significa fornire un aiuto diretto a uno Stato o ad un'organizzazione criminale l'autore dei crimini. Queste accuse sono un insulto all'integrità del nostro lavoro".