AGI - Il leader nord-coreano, Kim Jong-un, ha elogiato i recenti lanci di missili da parte del Paese in risposta alle esercitazioni congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud, che avevano il compito di simulare un attacco alla Corea del Sud con armi tattiche nucleari e di mandare un "chiaro avvertimento" ai nemici del regime. La Corea del Nord ha compiuto sette round di lanci missilistici in quattordici giorni, tra il 25 settembre e il 9 ottobre, tra cui quello di un missile balistico a raggio intermedio (Irbm) che ha sorvolato il Giappone.
Kim, sottolinea l'agenzia di stampa nord-coreana Korean Central News Agency, ha guidato le operazioni, cha hanno dimostrato "l'efficacia e la capacità concreta di combattimento delle nostre forze di combattimento nucleare" di essere pronta a colpire e distruggere bersagli "in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo".
In particolare, viene citato il test missilistico del 25 settembre scorso come simulazione di un attacco con testate nucleari, che aveva come compito quello di controllare l'affidabilità dell'intero sistema di gestione delle armi atomiche. Il test di un missile balistico che ha sorvolato il Giappone settimana scorsa, finendo nelle acque dell'oceano Pacifico 22 minuti dopo il lancio, è descritto dalla Kcna come "un messaggio più potente e chiaro ai nemici" e il vettore usato è identificato come "un nuovo tipo di missile balistico a raggio intermedio terra-terra".
Nei sette test portati a termine da Pyongyang nelle scorse due settimane, "sono state mostrate appieno" le capacità militari nord-coreane, prosegue il comunicato dell'agenzia del regime, e i test hanno mostrato il grado di preparazione delle Forze Armate. Kim ha poi chiuso, ancora una volta, la porta al dialogo con Stati Uniti e Corea del Sud, dopo che il mese scorso aveva definito "irreversibile" il processo di trasformazione della Corea del Nord in un Paese dotato dell'arma atomica.
"Non abbiamo contenuti per il dialogo e non sentiamo la necessità di farlo", ha detto Kim che ha minacciato di prendere "tutte le contromisure militari, se necessarie" per contrastare le "instabili circostanze di sicurezza" nella penisola coreana. Con l'ultima escalation, il 2022 si conferma - con ancora oltre due mesi prima della fine - come l'anno in cui la Corea del Nord ha compiuto il maggiore numero di lanci di missili.
Il lancio dell'Irbm che ha sorvolato il Giappone ha attirato la condanna internazionale ed è stato discusso anche dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato venerdi' scorso nuove sanzioni contro l'approvvigionamento di carburante da parte della Corea del Nord. Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha nuovamente definito "assolutamente intollerabili" i lanci di missili, che rappresentano, ha detto, "una chiara violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite".
Intanto, crescono i timori che la Corea del Nord possa condurre il suo settimo test nucleare, in corrispondenza con gli avvenimenti politici delle prossime settimane. Un portavoce dell'ufficio presidenziale sud-coreano ha definito oggi "grave" la situazione della sicurezza nella penisola coreana e nell'Asia nord-orientale, e ha sottolineato la necessita' di "prepararsi adeguatamente".