AGI - Nuovo attacco russo a Zaporizhzhia: un edificio residenziale è stato danneggiato e ci sono vittime. Lo ha affermato il sindaco ad interim della città ucraina, Anatoly Kurtev, secondo quanto riporta il sito Kyiv Indipendent.
Un attacco che si somma a quello sulla città di Odessa, nella giornata di venerdì, dove sono entrati in azione i droni. Sono due, secondo quanto riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, in questo caso le vittime. Altre due persone sono state ferite, secondo l'esercito citato dall'agenzia Unian.
Due droni hanno distrutto un edificio amministrativo nell'area portuale, e un altro è stato abbattuto dalle forze armate ucraine; secondo il sindaco della città sul Mar Nero, Gennadiy Trukhanov, 4 edifici residenziali sono stati danneggiati. Nella serata di venerdì, diversi altri droni sono stati abbattuti dai missili antiaerei ucraini, riferisce lo Stato maggiore di Kiev; si trattava di mezzi di fabbricazione iraniana.
I corpi a Izyum
Altri orrori causati dal conflitto sono emersi nelle ultime ore. L'esumazione del luogo di sepoltura di massa scoperto dalle autorità ucraine a Izyum, una citta' nella regione orientale di Kharkov occupata dai russi si è conclusa con la cifra di 447 morti, 215 di loro donne e 5 bambini, secondo il capo della polizia nazionale ucraina, Igor Klymenko.
"I lavori sono proseguiti per una settimana senza interruzioni: 447 corpi dei morti sono stati rimossi dalle tombe. Di loro, 215 sono donne, 194 sono uomini, 5 sono bambini e 22 sono militari. Inoltre sono stati trovati i resti di 11 persone, il cui sesso non puo' essere determinato al momento", ha detto in una dichiarazione pubblicata su Facebook.
I referendum "farsa"
Il presidente dell'Ucraina, Volodimir Zelenski, ha affermato che "il mondo reagirà con assoluta giustizia ai falsi referendum" indetti dalla Russia nelle regioni occupate e "che saranno condannati inequivocabilmente". Nel suo consueto discorso a tarda notte, il leader ucraino ha affermato che i "falsi referendum" indetti in quattro regioni ucraine per l'annessione alla Russia costituiscono "una farsa".
Referendum che non verranno presi in considerazione dall'Occidente e dalle grandi nazioni mondiali. I Paesi del G7 "non riconosceranno mai" i risultati dei "referendum farsa" voluti dalla Russia nei territori dell'Ucraina orientale. È quanto si legge in un comunicato congiunto dei 7 'grandi' del mondo.
"Queste azioni - continua il documento congiunto del gruppo dei Paesi del G7 - violano chiaramente la legge internazionale e la Carta delle Nazioni Unite e vanno diametralmente contro il rispetto della legge tra le nazioni".
La stessa posizione è stata espressa, in una nota pubblicata dalla Casa Bianca, dal presidente americano Joe Biden. "I referendum della Russia sono una farsa - ha detto - un falso pretesto per cercare di annettere parti dell’Ucraina attraverso la forza, in flagrante violazione della legge internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite”.
“Noi - ha affermato Biden - lavoreremo con i nostri alleati e partner per imporre alla Russia altri costi economici elevati e mirati”. Il presidente ha inoltre confermato che gli Stati Uniti “continueranno a sostenere il popolo ucraino e a fornire aiuti perché si difenda, mentre coraggiosamente resiste all’invasione della Russia”.