AGI - Il terremoto causato nelle Borse mondiali dai dati sull’inflazione negli Usa è in primo piano sui principali giornali internazionali, che evidenziano i timori dei mercati per un nuovo rialzo dei tassi della Fed, considerato inevitabile visto che i prezzi si sono raffreddati meno delle attese. Resta ampio lo spazio per gli sviluppi della guerra in Ucraina e per i contraccolpi a Mosca dei successi della controffensiva di Kiev.
La stampa britannica è sempre concentrata sul lutto per la morte della regina Elisabetta, mentre quella francese dà attenzione alle riforme delle pensioni e dell’eutanasia sulle quali Macron ha rilanciato la sua iniziativa.
Washington Post
I dati sull’inflazione, in calo lieve e inferiore alle attese, potrebbe spegnere le speranze dei democratici di riportare sotto controllo i prezzi prima delle elezioni di midterm: questo, secondo il Washington Post, il senso politico dei dati che ieri hanno affondato le Borse di tutto il mondo. I repubblicani, sottolinea il giornale, puntano proprio sull'inflazione per accusare i democratici di essere inaffidabili sull’economia, e i dem replicano assicurando che la legge recentemente approvata per iniziativa di Biden e battezzata appunto Inflaction reduction act”, allenterà i prezzi di prodotti farmaceutici ed energia e questo farà raffreddare la febbre inflazionistica. La situazione resta comunque difficile, nota il Post, perché c’è il rischio che i costi energetici aumentino se la Russia provocasse una crisi degli approvvigionamenti in Europa, e “numerose forze concorrenti continuano a premere sull'economia più di due anni dopo l'inizio della pandemia”, scrive il giornale in prima pagina. In evidenza anche l’Ucraina, dove “Putin si rifiuta di perdere”: il rifiuto di cedere, caratteristica del leader russo che è stata la sua forza e lo ha portato e mantenuto al potere, potrebbe trasformarsi nella sua più grande debolezza di fronte alla disfatta militare, sostiene il quotidiano, che dedica un titolo anche alle nuove tensioni tra Kiev e Berlino sull’esitazione tedesca a fornire le armi richieste dagli ucraini. Tra le altre notizie, i rischi sempre più concreti di uno sciopero del settore ferroviario cargo negli Usa, la storia di un ambientalista peruviano che da anni prosegue una causa giudiziaria contro la società energetica tedesca Rwe per lo scioglimento di un ghiacciaio andino, e un ricordo di Kennet Star, il procuratore speciale che indagò su Clinton, morto ieri a 76 anni.
New York Times
Sono 97 i senatori o i deputati americani che personalmente o tramite familiari hanno effettuato operazioni azionarie o comunque finanziarie in attività di competenza delle commissioni parlamentari di cui fanno parte. È il risultato di un'analisi del New York Times, che la pubblica in prima pagina con le fotografie dei 97 esponenti politici chiamati in causa. “Il potenziale conflitto nel commercio di azioni da parte dei membri del Congresso - e la loro scelta finora di non imporre limiti più severi a se stessi - ha attirato a lungo critiche, soprattutto quando sono emersi casi particolarmente evidenti. Ma l'analisi del Times dimostra l'entità del problema”, scrive il giornale, secondo cui nel periodo considerato, dal 2019 al 2021, sono più di 3.700 le operazioni di legislatori, tanto repubblicani quanto democratici, che hanno posto potenziali conflitti di interesse. In rilievo anche gli scoraggianti dati sull’inflazione americana che hanno innescato un tonfo delle Borse confermando i timori che la Fede disporrà un nuovo rialzo dei tassi per contenere la corsa dei prezzi, e l’Ucraina, con la frettolosa e scomposta ritirata dei russi dalle aree che le forze di Kiev hanno riconquistato.
Wall Street Journal
“S’infrangono le speranze sull’inflazione, i mercati affondano”: questo il titolo dell’apertura a tutta pagina del Wall Street Journal sul crollo delle Borse dopo i deludenti dati sull’andamento dei prezzi negli Usa. È stata una giornata nera i mercati: l’ondata di vendite non ha risparmiato nessuno dei 30 titoli dell’indice Dow Jones, andato a picco come tutti gli altri listini della Borsa di New York, che hanno accusato le perdite maggiori dall’11 giugno 2020. Gli investitori, spiega il Wsj, ssono convinti che il calo molto modesto dell’inflazione spingerà la Fed a decidere nella sua riunione di politica monetaria la prossima settimana un nuovo rialzo dei tassi di almeno lo 0,75%. Ma in tanti credono che Powell avrà la mano ancora più pesante e il ritocco sarà dell’1%. Così la pensa, secondo un sondaggio di ieri pomeriggio, il 34% degli operatori di Borsa di New York. Gli investitori si aspettano generalmente che la volatilità continui a far ballare il mercato azionario a lungo, tuttavia alcuni ritengono che l'economia americana rimanga abbastanza forte da evitare ribassi peggiori di quelli visti ieri. Lo shock di ieri sulle piazze finanziarie, secondo il Wsj, è in parte colpa dell'amministrazione Biden, perché “ha affermato con tale sicurezza che l'inflazione è sotto controllo e in calo che gli investitori ci hanno creduto”. È stata, commenta il giornale, una “cattiva idea”, perché la smentita venuta dai di ieri è stata una doccia fredda per l’ottimismo che la presidenza aveva alimentato. Nella parte inferiore della prima pagina, spazio all’Ucraina con un approfondimento sull'economia del Paese che “si stabilizza, e dà una spinta insieme ai rapidi guadagni militari”: le aziende iniziano a risollevarsi dallo sprofondo dell’inizio dell'invasione russa, e alcune, in aree lontane dal fronte, hanno anche aumentato i posti di lavoro, diventando fornitori militari.
Financial Times
Le imprese britanniche dovranno aspettare ancora settimane prima di ricevere gli aiuti economici del governo Truss per il caro energia, perché i primi interventi saranno per le famiglie: è questo il tema che il Financial Times mette al centro della sua prima pagina, dando voce alle preoccupazioni degli imprenditori per il rischio che il ritardo possa portare molte aziende alla chiusura. Fonti del governo hanno fatto sapere che i sostegni previsti dal pacchetto da 150 miliardi di sterline saranno accessibili, come previsto, dal primo ottobre per 28 milioni di famiglie che beneficeranno del calmiere sulle bollette, con il costo medio annuo congelato a 2.500 sterline. Ma per le attività produttive i fondi non saranno disponibili prima di novembre, perché occorre ancora definire il meccanismo con cui intervenire sui loro costi energetici, regolati in maniera più complessa rispetto alle utenze domestiche. Servirà una norma ad hoc, e a rallentare le cose contribuisce anche la sospensione delle attività parlamentari per il lutto per la morte della regina. Ai lunghi rituali per l’estremo omaggio a Elisabetta II è dedicata la fotografia di apertura del giornale, mentre nella parte bassa della prima pagina si trovano i dati sull’inflazione Usa, calata meno delle attese con conseguente crollo delle Borse impaurite dall’ormai certo nuovo aumento dei tassi della Fed. Ma non solo: secondo Ft pesa anche il timore che Powell non riesca più a garantire un “atterraggio morbido”, ovvero un politica monetaria di contenimento dei prezzi senza innescare una recessione, e che dunque l’atterraggio sarà “duro”, ossia l’aumento dei tassi avrà un effetto recessivo sull’economia americana.
The Times
L’arrivo a Londra delle spoglie della regina Elisabetta è la notizia del giorno per il Times, che ancora oggi riserva per interno la sua prima pagina al lutto per la sovrana scomparsa. “Ultima notte a palazzo” è il titolo che racconta, con ogni dettaglio, il trasporto del feretro dalla base militare di Northolt, appena giunto dalla Scozia, a Buckingham Palace, dove lo attendeva la famiglia reale al completo per la veglia. È stata la principessa Anna, sorella di re Carlo, a parlare con un comunicato per esprimere un ringraziamento “a ciascuno di coloro che stanno partecipando alla nostra perdita”, e per “il sostegno e la comprensione offerti al mio caro fratello Carlo nel momento in cui si assume la responsabilità di monarca”. un tributo alla madre, “la cui presenza e il cui contributo all’identità nazionale davamo per scontati”. Oggi la traslazione a Westminster Hall, dove dopo una breve funzione religiosa presieduta dall’arcivescovo di Canterbury, sarà aperta al pubblico la camera ardente.
Le Monde
L’accelerazione di Macron sulla riforma delle pensioni è la notizia del giorno per Le Monde, che accanto a questo titolo posiziona in prima pagina una grande fotografia di Jean-Luc Godard, il regista che con la ‘nouvelle vague’ rivoluzionò il cinema, scomparso a 91 anni. Le nuove regole del sistema pensionistico sono, nell’analisi di Le Monde, anzitutto uno strumento politico con cui il presidente vuole mostrare che “la sua ambizione riformatrice resta intatta, malgrado le crisi che lo assorbono e la fragilità della sua maggioranza parlamentare”. Per questo, secondo il giornale, Macron ha ribadito che il suo obiettivo resta l’entrata in vigore di nuove regole pensionistiche nel 2023. Un traguardo decisivo perché appunto dall’anno prossimo il sistema entrerà in un deficit permanente, secondo le previsioni del Conseil d’orientation des retraits, l’organismo concertativo della previdenza francese. Ma anche un traguardo, nota Le Monde, che non sarà semplice raggiungere per Macron, visto che i sindacati sono sul piede di guerra e lamentano un eccessivo decisionismo da parte del presidente, senza il necessario confronto con le parti sociali.
Le Figaro
Macron lancia una “consultazione nazionale” sull’eutanasia e guarda al modello del Belgio, dove possono accedere al suicidio assistito anche i minori di 18 anni. Questa l’apertura scelta da Le Figaro, che punta sull’iniziativa del presidente favorita dal mutato parere del Comitato consultivo etico nazionale, adesso favorevole alla depenalizzazione. Macron ha colto l’occasione per riagganciarsi alla sua promessa elettorale di una legge in materia, e ha annunciato che a ottobre il Consiglio economico, sociale e ambientale promuoverà una convenzione cittadina per discutere della normativa, e che i lavori di concluderanno nel marzo del 2023, quando i risultati saranno resi pubblici. Il giornale sollecita una discussione aperta, per evitare che il dibattito si incanali su quello che sembra un percorso già segnato, visto che Macron ha già espresso la sua preferenza per il modello belga. Le Figaro, critica “la fretta del presidente”, dovuta alla sua aspirazione di mettere una riforma qualsiasi a bilancio del suo secondo mandato, mentre occorre che su un tema delicato come il fine vita i tempi non siano contingentati.
El Pais
Ucraina in evidenza su El Pais con un doppio titolo in prima pagina: il Paese già guarda alla ricostruzione delle città liberate dagli invasori russi, mentre l’entourage di Putin spinge per lo stato di mobilitazione generale che permetterebbe l’invio al fronte dei rinforzi necessari per resistere alla controffensiva ucraina. In una corrispondenza da Mosca il giornale riferisce che i falchi sono in pressing sul Cremlino, e che un indizio è costituito dall’intervento ieri in Parlamento del segretario del Partito comunista, Ghennadi Zyuganov, storico alleato di Putin. Zyuganov ha parlato di “guerra” per riferirsi all’Ucraina, e così la parola è entrata per la prima volta in una sede istituzione. Il senso, secondo El Pais, è che una “guerra” richiede la mobilitazione generale, a differenza di una “operazione militare speciale”, come il Cremlino e la propaganda ufficiale continuano a chiamare l’invasione dell’Ucraina. Inoltre, informa il giornale spagnolo, una esplicita richiesta in tal senso è venuta anche da un esponente del partito di Putin, Mikhail Sheremet, membro del Comitato per la sicurezza e la lotta alla corruzione. Per ora il presidente non intende muoversi in quella direzione, ma è incerto fino a quando potrà evitarlo, nota El Pais, che in un altro servizio racconta “la resurrezione” delle aree liberate dopo sei mesi di invasione, tra torture e uccisioni. Tra gli altri argomenti in rilievo, l’inflazione che in Spagna ha causato rincari record dei generi alimentari: il dato è del 13,8% ma con picchi del 40% per prodotti la farina e del 30% per il burro e la pasta.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Apertura sulla scomparsa del grande regista cinematografico francese Jean-Luc Godard per la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che gli rende omaggio titolando “Ingegno, curiosità e fuoco”. Il giornale dà risalto alla politica interna, con l’intervento del cancelliere Olaf Scholz davanti all’Associazione dei datori di lavoro tedeschi, cui ha promesso sostegno contro spinte di alcune forze politiche per la deglobalizzazione, un’idea, ha affermato, che "scava alla base della competitività dell'economia tedesca" ed è diretta contro le performance di molte medie imprese. Scholz ha così risposto alle preoccupazioni del presidente dell’associazione, Rainer Dulger, per le turbolenze economiche dovute all'interruzione delle catene di approvvigionamento e alla mancanza di materiali, diventate forti fattori di inflazione. "A causa della deglobalizzazione, dobbiamo aspettarci tassi di inflazione costantemente elevati in futuro", ha avvertito. Spazio anche al piano dell’Ue per “scremare i profitti in eccesso realizzati dalle compagnie elettriche a causa dei prezzi elevati e limitare a 180 euro per megawattora le entrate dei gestori di parchi eolici e solari, centrali nucleari e lignite”.
China Daily
Due articoli scritti da Xi Jinping per i media di Kazakistan e Uzbekistan in vista del viaggio che inizia oggi in questi Paesi dell’Asia centrale sono rilanciati dal China Daily, che ne evidenzia le parole chiave: vicinato amichevole, connettività e sviluppo comune. I cinesi, afferma il presidente nell’intervento sui media kazaki, “sono amici di cui fidarsi e partner su cui contare, e i nostri popoli stanno sempre spalla a spalla l'uno con l'altro", sottolineando che Pechino “vuole collaborare con il Kazakistan per rimanere pionieri nella cooperazione Belt and Road (la ‘nuova della seta’, ndr) e coltivare nuove fonti di crescita come intelligenza artificiale, big data, finanza digitale, e-commerce ed energia verde”. Nel suo articolo per i media uzbeki, Xi assicura che le due nazioni sono "buoni amici che condividono una stretta affinità", "buoni partner che perseguono uno sviluppo comune", e un "buon esempio di dialogo tra civiltà". Il leader ricorda che il commercio bilaterale ha superato gli 8 miliardi di dollari lo scorso anno ed "è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di 10 miliardi di dollari fissato per il 2022". Il viaggio in Asia centrale, ha sottolineato il ministero degli Esteri cinese, è "il più importante impegno diplomatico del capo dello Stato in vista del 20esimo Congresso nazionale del Partito comunista cinese", e darà impulso a “nuovi progetti, obiettivi e slancio per i legami bilaterali della Cina con i due Paesi, dimostrando che le relazioni bilaterali stanno entrando in una nuova fase di sviluppo”.
Quotidiano del Popolo
Il vertice dell’Organizzazione di cooperazione di Shanghai (Sco) di venerdì a Samarcanda, in Uzbekistan, sarà il momento centrale della missione di Xi Jinping nelle repubbliche dell’Asia centrale, sottolinea il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, secondo cui “nel momento in cui il mondo è entrato in un periodo di nuove turbolenze e trasformazioni, il ruolo della Sco non sta diminuendo, ma si sta espandendo e gli Stati membri della Sco non stanno assistendo a una diminuzione della domanda di cooperazione, ma a un aumento”. L’organismo, sostiene il quotidiano, può “contribuire con la sua forza alla salvaguardia e alla pratica del vero multilateralismo e alla protezione della giustizia e dell'equità internazionali, quando il mondo sta assistendo a una situazione internazionale complicata, a problemi che emergono frequentemente e a una ricaduta nell'unilateralismo e nel protezionismo”. Per questo, la Cina, che ne è membro fondatore, “”apprezza, sostiene e promuove sempre lo sviluppo” della Sco, perché “nella fase critica che riguarda la pace e lo sviluppo nel mondo, il coordinamento e la solidarietà tra la Cina e i Paesi della regione inietterà energia positiva nella pace, nello sviluppo e nella cooperazione globali e apporterà nuovi contributi alla costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l'umanità”.