AGI - Incalzate dalla controffensiva ucraina, le forze russe si sono ritirate da trenta insediamenti nella regione di Kharkiv tra cui Izyum, crocevia fondamentale per i collegamenti con le repubbliche separatiste filorusse di Donetsk e Lugansk. Il ministero della Difesa di Mosca, in una nota, parla di un ridispiegamento allo scopo di "raggiungere gli obiettivi prestabiliti dell'operazione militare speciale".
"In questi giorni l'esercito russo sta dando il meglio di sé, mostrando le spalle. E, dopo tutto, è una buona scelta per loro scappare. Non c'è e non ci sarà posto per gli occupanti in Ucraina", ha dichiarato nel suo messaggio video serale Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha affermato che, dall'inizio di settembre, l'esercito di Kiev ha riconquistato 2 mila chilometri quadrati di territorio.
"Russi colti di sorpresa"
L'aggiornamento mattutino dell'intelligence britannica descriveva forze russe "colte di sorpresa e "sempre più isolate" dal contrattacco. Nelle ore successive Kupiansk, Balakleya e Izyum sono tornate sotto il controllo dell'esercito di Kiev che adesso, secondo voci non confermate diffuse dai servizi segreti ucraini, sarebbero addirittura alla periferia di Donetsk. Le indiscrezioni rilanciate dai media locali riferiscono che le truppe ucraine sono entrate nel territorio dell'aeroporto di Donetsk, capitale dell'autoproclamata repubblica popolare, il cui leader, Denis Pushilin, avrebbe lasciato la città, alla cui periferia sarebbero in corso combattimenti di crescente violenza.
Sulle reti sociali i profili filoucraini stanno diffondendo l'immagine del documento ufficiale con cui Pushilin avrebbe rassegnato le dimissioni ma è impossibile verificarne la veridicità. Pushilin ha diffuso alcune ore fa un messaggio video che lo ritrae in auto e parla di una situazione "molto difficile" nella città di Lyman e di scontri in "alcune altre località", in particolare nel Nord della regione.
Contrattacco anche a Sud
Quel che è certo è che la rapida controffensiva ucraina a Est è una delle svolte più significative da mesi in un conflitto che si stava ormai da tempo trasformando in una estenuante guerra di logoramento. I russi potrebbero essere stati presi alla sprovvista in quanto prevedevano una maggiore concentrazione degli sforzi nemici a Sud, nella regione di Kherson, dove da mesi era stato annunciato un contrattacco. Secondo un portavoce del governo di Kiev, i difensori stanno comunque avanzando anche in alcuni settori della linea del fronte meridionale e le agenzie stampa russe hanno riferito di sei forti esplosioni a Nova Kakhovka, nell'Oblast di Kherson. Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, ha riferito che gli ucraini stanno accumulando rinforzi a Mykolaiv per tentare uno sfondamento proprio nella direzione di Kherson.
È però nel Donbass che la situazione potrebbe precipitare in maniera più repentina per Mosca, anche senza voler tener fede alle fonti ucraine che vogliono le forzi di Kiev puntare già su Lysychansk, nel Lugansk, l'altra regione in mano ai separatisti. Con Kupiansk e Izyum i russi hanno infatti perso le principali linee di rifornimento che univano il Donbass alle aree sotto il loro controllo nella regione di Kharkiv. E la forte pressione su Lyman, a Sud-Est di Izyum, conferma che la spinta della controffensiva non si è ancora esaurita.