AGI - “Meno navi superlusso partono oggi dai porti di Monaco e Portofino e i recenti eventi mondiali hanno portato a fare i conti con quante di queste barche sono legate a denaro di provenienza poco chiara”, osserva in un servizio il New York Times.
Specie dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, in seguito alle sanzioni impartite ai ricchi e potenti uomini vicini al presidente Putin. E più di una dozzina di questi yacht sono stati sequestrati dalle autorità europee e statunitensi.
Si tratta di barche di dimensioni che variano da circa 130 piedi (circa tre autobus di New York City) a circa 500 piedi (13 autobus). Nella fascia più alta, possono costare nell'ordine di 600 milioni di dollari, fa i conti il quotidiano con sede nella Grande Mela, che sottolinea: lo yacht è “un modo per trascorrere del tempo nei paesi europei nonostante le restrizioni; una barca può scivolare con relativa facilità dal Montenegro a Cannes o Nizza. Viaggiando attraverso i porti” e poi ci sono anche molte meno possibilità di controllo rispetto ad una di frontiera. Oltre al fato che “un altro motivo per cui alcune persone possiedono un superyacht è che è uno dei modi più semplici per spendere, per coloro che hanno il tipo di denaro di cui non possono sbarazzarsi abbastanza velocemente”. Cioè, riciclaggio. O, più elegantemente, “un bene di lusso attraverso cui assorbire il capitale in eccesso".
Secondo il Times, le vendite di yacht sono generalmente organizzate tramite un intermediario, trovato tramite una manciata di società con uffici in tutto il mondo, in luoghi come Monaco, New York, Fort Lauderdale, Sydney, Dubai, Londra e Hong Kong. Anche se i russi sembrano affollare, in particolare, gli uffici di Monaco.
Comunque sia, sia va da prezzi base di 9 milioni di dollari a 60 fino a 300 milioni. E “Ci sono circa 100 yacht nel mondo che superano i 300 piedi e, sebbene la proprietà non sia sempre chiara, SuperYacht Times ha stimato che almeno 18 sono di proprietà di russi. Gli altri appartengono a varie altre persone ultraricche, per lo più magnati degli affari americani ed europei e famiglie dinastiche, nonché reali del Medio Oriente”, puntualizza il quotidiano.
Per esempio, quanto costa stare al passo con gli Abramovich? Anche fino a 60 milioni di dollari, specie se si include l’arte. Parché non è insolito per un proprietario avere un pezzo importante nel salone principale e poi forse anche nella cabina armatoriale, come un Picasso o un Matisse.
Al punto che ci sono persino esempi più estremi, resoconta il Times: “Il dipinto più costoso della storia, "Salvator Mundi", di Leonardo da Vinci, acquistato per 450 milioni di dollari, sarebbe stato tenuto sullo yacht del suo acquirente, Mohammed bin Salman, principe saudita e non un oligarca. Ma c’è chi anche preferisce avere le menga discoteche ai quadri preziosi.
Manca poi da conteggiare l’ultima spesa: all'interno della grande barca - cioè all'interno dello scafo - ci sono spesso insiemi di barche più piccole, note come tender, che possono costare milioni. Un megayacht potrebbe avere un gommone rigido per l'uso dell'equipaggio (a partire da circa 80.000 dollari). Il conto è presto fatto.