AGI - Una bomba è esplosa nella moschea di Gazargah a Herat, poco prima del sermone del venerdì, uccidendo almeno una ventina di fedeli. Tra questi, l'imam Mujeeb Rahman Ansari, noto religioso filo-talebano, che negli anni si era fatto notare per i suoi discorsi infuocati e le posizioni radicali. Secondo media locali, il kamikaze si è fatto avanti per baciare la sua mano in segno di rispetto e si è fatto saltare in aria.
L'imam, prima ancora che gli 'studenti di Dio' riprendessero il potere in Afghanistan nell'agosto 2021, già negli ultimi anni controllava la vita morale e sociale del quartiere di Gazargah, applicando con inflessibilità la sharia tramite tribunali islamici. Aveva ripristinato il ministero per la promozione della virtù e la repressione del vizio di epoca talebana, bandito musica e concerti, e sostenuto che il Covid fosse una punizione di Dio per i non-musulmani.
Ansari aveva anche fatto affiggere cartelloni in cui affermava che un uomo la cui moglie non era completamente coperta in pubblico era un codardo. Per diffondere il suo messaggio usava la radio, ma anche profili su Facebook e Instagram, nonostante avesse condannato le piattaforme social come non-islamiche.
A luglio, durante un raduno religioso a Kabul, aveva esortato a decapitare chiunque commettese "il piu' piccolo atto contro il nostro governo islamico": "La bandiera (talebana) non è stata issata facilmente, e non sarà calata facilmente".
La notizia della morte di Ansari è stata confermata dal portavoce del governo Zabihullah Mujahid che ha condannato "il vile attacco da parte dei nemici della religione" e ha espresso "profondo dolore". I responsabili saranno portati davanti alla giustizia, ha assicurato.