AGI - Le elezioni italiane appaiono tra i titoli di alcune delle prime pagine internazionali, oggi piuttosto disomogenee nella scelta delle notizie. Di Italia si occupano il Financial Times, con le cifre della scommessa degli hedge fund contro il nostro debito pubblico (già anticipate ieri sul sito web del quotidiano), Le Figaro con un approfondimento su Giorgia Meloni, e El Pais con un articolo sull’annunciata vittoria del centrodestra.
Washington Post
Due temi di politica interna, l’aborto e il ‘condono’ dei debiti per gli studi universitari lanciato da Biden, sono in fascia alta sulla prima pagina del Washington Post, dalle quale sono assenti del tutto oggi le notizie internazionali. In apertura c’è un’ulteriore stretta sull’interruzione della gravidanza dopo la svolta della Corte suprema che ha di fatto cancellato il diritto di scelta della donna. Arriva, sorprendentemente, da una delle più grandi organizzazioni americane di sostegno all'aborto, la National abortion federation (Naf), che annovera tra i maggiori finanziatori Warren Buffett. Per rimborsare la pillola abortiva la Naf dal 29 agosto richiederà che entrambe le somministrazioni del farmaco, da assumere in due ad alcuni giorni di distanza l’una dall’altra, avvengano in Stati dove l’aborto è legale. Ciò metterà in difficoltà molte paziente che si spostano, anche di centinaia di chilometri, dallo Stato antiabortista di residenza a uno dove è consentito abortire.
Quanto ai debiti che milioni di americani contraggono per pagarsi l’università e che pesano su di loro per moltissimi e che Biden ha deciso di alleggerire concedendo fondi federali tra i 10.000 e i 20.000 dollari, Il Post riferisce che si è subito aperta la prevista polemica interna tra i dem, con i moderati del partito che dissentono dall’iniziativa presidenziale giudicandola troppo generosa e i liberal che, all’opposto, la contestano come insufficiente. Tra gli altri titoli, tutti su notizie americane, un reportage tra i marines che un anno fa abbandonarono l’aeroporto di Kabul e che oggi sono in preda al rimorso per “una ritirata a tradimento”, e la revoca dei fondi comunali per una libreria di Jamestown, nel Michigan, punita così dall’amministrazione locale per non aver voluto ritirare dai suoi scaffali i libri di argomento Lgbtq.
New York Times
Il decreto di Putin per innalzare il numero degli effettivi delle forze armate russe è in evidenza sulla prima pagina del New York Times, che continua a tenere alta in prima pagina la guerra in Ucraina. La decisione del Cremlino di reclutare altri 137.000 militari portando entro gennaio a 1,5 milioni di unità la consistenza delle truppe, secondo il giornale, “è l’ultimo segnale che si sta preparando a una lunga guerra in Ucraina, dove la Russia ha subito finora pesanti perdite”. Era da cinque che Putin non modificava gli organici militari, e lo ha fatto “in un momento in cui appare più lontano che mai dal suo obiettivo di riportare tutta o la maggior parte dell'Ucraina nell'ovile russo mentre il suo esercito è a corto di uomini”. Il provvedimento è dunque una conferma “di quanto rimangano acuti quei problemi”, visto che dall’inizio dell’invasione in febbraio, secondo stime della Difesa statunitense e britannica, la Russia ha avuto al fronte 80.000 vittime, tra morti e feriti. Tra gli alti titoli, l’ordine emesso da un giudice federale di pubblicare la dichiarazione giurata utilizzata per ottenere il mandato di perquisizione nella residenza di Trump in Florida, un’analisi su chi beneficerà del piano di Biden per gli aiuti sui debiti degli studi universitari, e l’esclusione di Djokovic dagli Open Usa di tennis perché non è vaccinato contro il Covid.
Wall Street Journal
Usa e Cina sono vicini a un accordo che consentirebbe alle autorità di regolamentazione americane di recarsi a Hong Kong per ispezionare lì i registri contabili delle società cinesi quotate a New York. È la notizia esclusiva che il Wall Street Journal valorizza sulla sua prima pagina. L’intesa, che risolverebbe un muro contro muro in corso da un anno, potrebbe evitare a molte società cinesi di essere cancellate dai listini del Nyse per inottemperanza alle regole statunitensi sulla trasparenza dei conti. Secondo l’accordo, le imprese cinesi trasferirebbero a Hong Kong la loro documentazione contabile e gli ispettori americani la esaminerebbero in loco. Le prime verifiche, secondo le fonti del Wsj, potrebbero iniziare già a settembre e i funzionari Usa hanno già le valige pronte. Il quotidiano torna poi a criticare il piano di Biden che prevede aiuti federali a milioni di americani per l’estinzione dei debiti legati agli studi universitari. Dopo averlo definito ieri “un ingiusto abuso di potere” che privilegia i laureati a scapito di lavoratori meno qualificati, oggi il quotidiano scrive che l’ordine esecutivo del presidente “avrà ampie conseguenze economiche, anche sull'inflazione, sul comportamento dei consumatori e sui bilanci pubblici”. Sebbene la portata di tali conseguenze resti incerta, nota il giornale, e ammesso che il piano superi tutti gli ostacoli legali che si profilano, “cancellare una somma forfettaria di debito per oltre 40 milioni di mutuatari e modificare le regole di rimborso potrebbe fornire un modesto impulso all'inflazione a lungo termine e portare a disavanzi federali più grandi”. Tra le altre notizie in evidenza, il pesante passivo di Peloton, l’azienda di attrezzature sportive che ha chiuso la trimestrale in rosso di 1,2 miliardi di dollari, il che porta la perdita sull’anno a 2,8 miliardi: una voragine in contro ai 189 milioni dell’anno scorso.
Financial Times
L’attacco speculativo lanciato dagli hedge fund sul debito pubblico italiano è il titolo forte sulla prima pagina del Financial Times. Come anticipava ieri sul suo sito web, il quotidiano della City scrive oggi nell’edizione cartacea che il valore totale delle obbligazioni italiane prese in prestito dagli investitori per scommettere su un calo dei prezzi ha raggiunto questo mese il livello più alto dal gennaio 2008, con oltre 39 miliardi di euro, “a causa delle crescenti preoccupazioni per le turbolenze politiche a Roma e per la dipendenza del Paese dalle importazioni di gas russo". Il giornale cita i dati di S&P Global Market Intelligence, e sottolinea che, a parte l’aumento dei prezzi del gas particolarmente pesante per un Paese che ne importava molto dalla Russia, e a parte l’incertezza politica legata alle elezioni del prossimo 25 settembre, a preoccupare gli investitori è anche la vulnerabilità dell’Italia, alla stretta di politica monetaria della Bce, con l’aumento dei tassi di interesse e la sforbiciata ai programmi di stimolo. È in questo contesto, sottolinea Ft, che il premier Mario Draghi ha “sollecitato chiunque formerà il prossimo governo a non discostarsi dagli impegni dell’Italia sulle riforme economiche”. In rilievo anche l’arresto in Myanmar dell’ex ambasciatrice britannica Vicky Bowman, e la creazione di un embrione sintetico di topo, che “accresce le speranze” sulla possibilità di produrre in laboratorio organi umani destinati ai trapianti.
The Times
L’aspirante premier e leader Tory Liz Truss sta preparando “un grosso pacchetto di aiuti” per alleggerire i pesantissimi rincari delle bollette energetiche che colpiscono milioni di cittadini britannici. È la notizia del giorno per il Times, che riferisce di aver appreso di incontri già tenuti questa settimana dalla Truss con i suoi più stretti collaboratori, e in particolare con l’attuale ministro dell’Industria, Kwasi Kwarteng, destinato al ruolo di ministro delle Finanze nel prossimo governo. Truss non ha svelato cosa abbia in mente, ma dopo essersi attirata nei giorni scorsi le critiche dei maggiorenti del suo partito per aver detto di essere contraria a “distribuire mance”, ha riconosciuto che le bollette “sono un grosso problema” da risolvere “non solo gettando altro denaro nel sistema” ma riorganizzando il sistema delle forniture. Perciò, ha concluso, “sbaglia chi si aspetta che il problema venga risolto in sei mesi”. Tra gli altri titoli, il progetto del sistema sanitario nazionale britannico per la prevenzione cardiovascolare con controlli gratuiti della pressione nelle farmacie delle principali città.
Le Monde
La riforma della scuola tratteggiata “a sorpresa” da Macron nel suo incontro con i rettori delle università francesi è il tema di apertura su Le Monde. Il presidente, scrive il giornale, ha esposto una roadmap per ricostruire il sistema dell’istruzione, giudicato non più adeguato, dalla materna alle superiori. Parole chiave del progetto, “iniziativa e creatività”, per iniettare nella scuola più “libertà”. Macron pensa, insomma, a “una gestione più flessibile e meno centralizzata del sistema scolastico”, scrive il giornale, e ha parlato di "grande lavoro" per "costruire un nuovo progetto, scuola dopo scuola". A disposizione ci sarà un “fondo per l'innovazione educativa” dotato di 500 milioni di euro con cui finanziare i progetti decisi dalle equipe dei singoli istituti. Ma “nella comunità educativa, il discorso presidenziale è stato accolto con cautela”, sottolinea Le Monde, e riporta che per gli insegnanti e i sindacati le vere priorità sono quelle del reclutamento e del potere d'acquisto del personale scolastico. Il problema dei vuoti negli organici dei docenti è sul tavolo del ministro dell’Istruzione Pap Ndyae, il quale “essendo un novizio della politica si è circondato di consiglieri che vantano una lunga esperienza”, sottolinea il giornale.
Le Figaro
Giorgia Meloni in prima pagina su Le Figaro, che dedica un approfondimento alla leader di Fratelli d’Italia, che “guida i nazionalisti alla conquista del potere in Italia”. Il suo “partito post fascista”, scrive il quotidiano francese, “è accreditato del 25% delle intenzioni di voto” e “la candidata sovranista potrà vincere le elezioni del 25 settembre e governare con una coalizione di destra che va da Berlusconi a Salvini”, mentre “gli elettori si stanno allontanando dagli indeboliti partiti di centro e di sinistra”. Secondo Le Figaro, “il problema in queste elezioni non è chi vincerà, la sinistra è così divisa e il partito di centro così piccolo che solo la destra può uscirne vittoriosa”. Invece, “la domanda è fino a che punto vincerà la coalizione di destra: avrà la maggioranza assoluta dei seggi o dovrà scendere a compromessi con il centro per governare? E, all'interno di questa coalizione, quali saranno gli equilibri tra le sue diverse fazioni?”. Il quotidiano cerca le risposte in un lungo approfondimento, e sottolinea che in ogni caso a dare le carte sarà Giorgia Meloni.
El Pais
La vittoria elettorale del centrodestra in Italia con un governo guidato da Giorgia Meloni, prevista da tutti i sondaggi, “rischia di generare instabilità nel Paese e incertezza nella politica europea, con la possibilità di vedere un leader di estrema destra a capo della terza economia dell'euro”. Così scrive El Pais in un approfondimento sull’Italia. L’articolo, che appare nelle pagine interne senza richiamo in prima pagina, rileva che già “il rendimento del debito italiano a 10 anni è salito al 3,7%, spingendo lo spread sul debito tedesco - indicatore del livello di rischio che gli attribuiscono gli investitori - a 2,3 punti percentuali dall'1,37 di inizio anno”. Inoltre, “una delle principali proposte della destra per alleviare la situazione economica è la riduzione delle tasse per aumentare i consumi”, con “un ambizioso piano fiscale che porterebbe inevitabilmente ad un aumento della spesa pubblica, che a sua volta renderebbe difficile la riduzione del debito, che quest'anno dovrebbe attestarsi intorno al 147% del Pil”. Dall’altro lato dello schieramento politico, nota El Pais, “il centrosinistra arriva alle urne disorientato e diviso in tre blocchi”, con il Pd che “potrebbe competere direttamente con Fratelli d'Italia per essere il partito più votato, ma non è riuscito a creare una grande coalizione solida e ampia abbastanza da fermare la destra”. L’apertura della prima pagina è per l’approvazione della nuova legge sulla violenza sessuale, che introduce nell’ordinamento spagnolo la regola dell’obbligatorietà del consenso esplicito prima di un rapporto sessuale, che in mancanza di un sì detto chiaramente è sempre da considerarsi stupro”.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Il primo vaccino anti Covid ‘su misura’ per la variante Omicron potrebbe essere presto disponibile in Germania, e su questa notizia punta La Frankfurter Allgemeine Zeitung, sempre molto attento agli sviluppi della pandemia. L’azienda tedesca BioNtech ha comunicato di essere pronta a fornire in tempi brevi le dosi prodotte nello stabilimento di Magonza se, secondo le attese, arriverà il primo settembre il via libera dell’Ema, l'Agenzia europea del farmaco. L’apertura è per il trentesimo anniversario della sommossa di Rostock contro i migranti, culminata con il lancio di molotov contro il così detto “palazzo dei girasoli” dov’erano ospitati i richiedenti asilo: il presidente Steinmaier, ieri a Rostock, ha definito l’episodio “una vergogna per il nostro Paese”, ma secondo la Faz, i tedeschi non hanno imparato quella lezione e la violenza razzista in Germania non è ancora sconfitta.
China Daily
La decisione del governo britannico di escludere la cinese Huawei dal 5G fu determinata da pressioni degli Stati Uniti. La tesi, esposta in un libro del regista e giornalista Richard Kerbaj uscito ieri, viene rilanciata dal China Daily, che definisce “scandaloso” l’intervento americano nella vicenda. Secondo la ricostruzione di Kerbaj, sposata in toto dal quotidiano, una delegazione statunitense guidata da Matthew Pottinger, vice consigliere per la sicurezza nazionale dell'allora presidente Donald Trump, “ha bocciato il rapporto delle controparti britanniche sulla sicurezza delle apparecchiature Huawei 5G” e lo stesso Pottinger, “un famigerato falco anti cinese” fece “una sfuriata” durante una riunione di gabinetto di cinque ore a Londra nel maggio 2019. Quindi, conclude il giornale, “il governo del Regno Unito si è piegato alle pressioni statunitensi, infrangendo la promessa fatta in precedenza e vietando Huawei dalla sua rete 5G” ed “è triste vedere “così tanti Paesi europei cadere vittime delle menzogne degli Stati Uniti contro Huawei nonostante abbiano le sanguinose lezioni della collaborazione con gli Stati Uniti per invadere l'Iraq nel 2003 sulla base di false accuse secondo cui Saddam Hussein possedeva armi di distruzione di massa”.
Quotidiano del Popolo
“La Cina ha ottenuto una buona performance nel commercio di servizi quest'anno nonostante le situazioni esterne in continua evoluzione”, scrive il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, che mette in risalto i dati della prima metà di quest'anno secondo cui il valore del commercio di servizi in Cina è aumentato del 21,6% su base annua a 2,89 trilioni di yuan (circa 421 miliardi di dollari). La Cina, nota il giornale, “ha mantenuto per anni il posto di secondo più grande commerciante di servizi al mondo” e quest’anno le esportazioni di servizi sono aumentate del 24,6% e le importazioni del 18,9%. Questi “notevoli progressi” semestrali rispecchiano “i risultati conseguiti dalla Cina nell'ampliare la sua apertura” con “molteplici misure per promuovere lo sviluppo di alta qualità del commercio di servizi”, afferma il giornale, e aggiunge che “tuttavia, il commercio di servizi del Paese vede ha ancora molta strada da fare prima di soddisfare i requisiti intrinseci dello sviluppo di alta qualità della Cina”.