AGI - La Cina ha annunciato un nuovo pacchetto di misure di sostegno all'economia, colpita dai lockdown imposti per contenere il Covid-19, dal rallentamento del mercato immobiliare e, più recentemente, dall'ondata di caldo che pone seri rischi all'agricoltura e alla produzione di energia.
Gli interventi annunciati dal Consiglio di Stato, il governo cinese, si articolano in 19 misure, con al centro lo stanziamento di strumenti finanziari per oltre 300 miliardi di yuan (43,75 miliardi di euro) per investimenti infrastrutturali, che si andranno ad aggiungere a una cifra analoga già annunciata a giugno scorso.
Il governo, inoltre, assicura il proprio sostegno ai gruppi dell'energia nell'emissione di 200 miliardi di bond speciali per sostenere le forniture, e promette dieci miliardi di yuan (1,45 miliardi di euro) in sussidi aggiuntivi all'agricoltura - oltre ai trenta miliardi di yuan (4,37 miliardi di euro) precedentemente annunciati - colpita dalla siccità e dall'ondata di caldo.
Infine, Pechino ha autorizzato lo stanziamento di 500 miliardi di yuan di bond speciali entro la fine di ottobre con il triplice obiettivo di spingere gli investimenti, stimolare i consumi e soddisfare la domanda di prestiti.
"L'economia ha proseguito lo slancio nella ripresa e nella crescita registrato a giugno", si legge nella nota emessa dal Consiglio di Stato nella tarda serata di ieri. "Tuttavia, permangono fluttuazioni marginali e le fondamenta per la ripresa non sono solide". Occorre quindi mantenere una politica "appropriata" e "usare al meglio gli strumenti disponibili", in modo da "rafforzare le fondamenta della ripresa e della crescita senza ricorrere a massicci stimoli o compromettere gli interessi di lungo periodo", spiega il Consiglio di Stato.
L'obiettivo è quello di stabilizzare l'economia e di "mantenere gli indicatori economici in un range appropriato e lavorare per i migliori risultati possibili", si legge nella nota, che fa riferimento a una formula, quest'ultima, già usata a fine luglio, e che segnalerebbe l'accantonamento dell'obiettivo di crescita attorno al 5,5% fissato per l'anno in corso, a fronte della brusca frenata dell'economia nel secondo trimestre.
Le misure annunciate oggi giungono a pochi giorni dal taglio dei tassi di interesse su due tassi di riferimento per sostenere l'economia reale: lo Lpr (loan prime rate) a un anno, offerto alla migliore clientela, è stato portato al 3,65% dal 3,7%, mentre quello a cinque anni, benchmark per i mutui ipotecari, è stato abbassato al 4,3% dal 4,45%.
Contestualmente, la banca centrale cinese ha chiesto alle banche di aumentare i prestiti alle piccole imprese, di garantire le esigenze del settore immobiliare e di sostenere le piattaforme di internet, continuando a vigilare sui rischi finanziari.
E intanto Pechino intensifica le relazioni economiche e commerciali con la Russia. La portavoce del ministero del Commercio cinese, Shu Jueting nel sottolineare "lo slancio di crescita" mantenuto dall'inizio dell'anno nei rapporto commerciali con Mosca, assicura che Pechino continuerà "a promuovere i normali scambi, mantenere la stabilità delle catene industriali e di approvvigionamento, e creare nuovi punti di crescita come l'economia digitale, lo sviluppo verde, e la biomedicina".
L'invasione dell'Ucraina da parte dei soldati di Mosca e le sanzioni occidentali alla Russia non hanno fermato la cooperazione tra Cina Russia, soprattutto nel settore energetico: a luglio, la Russia si è confermata per il terzo mese consecutivo il primo esportatore di greggio verso la Cina a scapito dell'Arabia Saudita, a quota 1,68 milioni di barili al giorno, con un aumento del 7,6% rispetto a luglio 2021.