AGI - L’Ucraina domina sui giornali internazionali, che colgono l’occasione della doppia ricorrenza di ieri – anniversario dell’indipendenza di Kiev e compimento di sei mesi dall’invasione russa – per fare il punto sul confitto. Le analisi sono concordi nel prevedere una guerra di lunga durata, e mettono in luce il peso che nel lungo periodo potranno avere le conseguenze che soprattutto l’Europa sta patendo dal punto di vista energetico ed economico.
Washington Post
Valore contro superbia nella battaglia per Kiev, secondo il Washington Post, che dedica questo titolo all’Ucraina, tema di apertura della prima pagina all’indomani del trentunesimo anniversario dell’indipendenza dall’Urss e del compimento dei sei mesi di guerra. Il valore è ucraino, e secondo il Post viene aiutato dai “grossolani errori” militari degli invasori russi.
In evidenza anche il piano annunciato ieri da Biden per aiuti a quei milioni di americani che si sono indebitati per pagarsi gli studi universitari: un passo, nota il giornale, che porta ufficialmente nell’agenda politica quella che è stata finora un’idea marginale e che il presidente ha compiuto a poco più di due mesi dalle elezioni di midterm con la speranza di dare impulso alla campagna dei democratici. Ma secondo il quotidiano potrebbe anche essere un boomerang, perché l’importo proposto da Biden, 10.000 dollari a testa (fino a 20.000 in un ridotto numero di casi), è stato subito bersagliato da critiche a doppio taglio di molte voci che lo giudicano o insufficiente o troppo generose.
Il giornale resta concentrato anche sul caso dei documenti classificati ritrovati dall’Fbi nella residenza di Trump a Mar-a-Lago: c’è una email del maggio 2021, che il Post ha potuto leggere, in cui gli Archivi nazionali sollecitano la restituzione degli atti destinati per legge alla loro custodia ma invece portati via da Trump al momento di lasciare la Casa Bianca. Nel messaggio, firmato dal consigliere capo degli Archivi, e indirizzato ai legali dell’ex presidente, si specifica che si tratta di una ventina circa di scatoloni di documenti relativi all’ultimo anno di mandato di Trump e che il suo consigliere Pat Cipollone, che aveva la delega per i rapporti con gli Archivi, ne aveva deciso la consegna, senza che poi fosse eseguita.
New York Times
“Ucraina sotto attacco ma stretta alla sua indipendenza” per il New York Times, che dà alla guerra grande risalto in prima pagina, come sta facendo pressocché quotidianamente da sei mesi. Nel trentunesimo anniversario dell’uscita del Pase dall’Urss, i leader ucraini “hanno pronunciato discorsi volti a motivare i sostenitori stranieri tanto quanto i loro cittadini e le decine di migliaia di soldati accalcati in trincea e città al fronte”, scrive il Nyt, e sottolinea che “in un messaggio prodotto con cura, e preregistrato per motivi di sicurezza, Zelensky posizionato davanti a una colonna di carri armati russi bruciati e distrutti in un viale centrale della capitale dichiara che l'Ucraina è una nazione ‘rigenerata’ dal conflitto”.
A sei mesi dall’inizio del conflitto, dunque, secondo il giornale, l’Ucraina “si fa più audace, la Russia crolla e l’Occidente si unisce”. È una guerra “combattuta in trincea e in duelli di artiglieria, ma definita in gran parte dagli ondeggimaneti politici di americani ed europei, la cui volontà di sopportare l'inflazione e la carenza di energia potrebbe dare forma alla fase successiva del conflitto”, osserva il Nyt, e si chiede se “il sostegno occidentale reggerà, con un’Europa che si prepara a un inverno con poco petrolio e gas russi”.
Tra gli altri titoli, il condono dei debiti di milioni di americani per le spese universitarie annunciato da Biden e la vittoria del democratico Pat Ryan nelle suppletive per un seggio della Camera del distretto di New York, che ridanno fiato alle speranze del partito per una tenuta nelle elezioni di midterm.
Wall Street Journal
L’Ucraina è il tema centrale sulla prima pagina del Wall Street Journal che titola sull’attacco missilistico russo in cui ieri sono rimasti uccisi 22 civili, mentre il Paese celebrava l’anniversario della sua indipendenza dall’Unione sovietica. Il Wsj mette in rilievo che la Casa Bianca ha annunciato, sempre ieri, aiuti militari a Kiev per altri 3 miliardi di dollari, comprendenti sistemi di difesa aerea, artiglieria e munizioni, droni, radar, e addestramento delle truppe all’uso di questi armamenti.
Nella fascia alta della prima pagina anche l’ordine esecutivo che Biden ha firmato ieri per condonare, con fondi federali, i debiti che gli americani si sono accollati per frequentare l’università: 10.000 dollari per chi ne guadagna meno di 125.000 o vive in una famiglia con reddito inferiore a 250.000, e 20.000 dollari per chi da studente ha ricevuto il sussidio federale noto come “Pell grant”. Il piano, prevede il Wsj, andrà presto incontro a “battaglie legale e critiche politiche”.
E lo stesso quotidiano prende subito posizione contro la decisione del presidente: “Un abuso di potere che privilegia i laureati a scapito di idraulici o autisti della FedEx”, scrive il Wsj. Spazio anche a una lunga analisi in vista del meeting della Fed a Jackson Hole, dove da Powell ci si aspetta un nuovo rialzo dei tassi. Secondo il giornale, “i banchieri centrali temono che il recente aumento dell'inflazione possa rappresentare non un fenomeno temporaneo ma una transizione verso una nuova realtà duratura. Per contrastare l'impatto di un calo del commercio globale e della persistente carenza di manodopera, materie prime ed energia, i banchieri centrali potrebbero aumentare i tassi di interesse più a lungo e più a lungo rispetto agli ultimi decenni, il che potrebbe comportare una crescita economica più debole, una maggiore disoccupazione e recessioni più frequenti”.
Tra gli altri titoli, la solidità del mercato del lavoro americano che crea posti di lavoro sufficienti a riassorbire immediatamente chi perde il suo impiego.
Financial Times
L’Ucraina giura che combatterà fino alla fine, dice in prima pagina il Financial Times, che punta sulle parole del presidente Zelensky nel trentunesimo anniversario dell’indipendenza dall’Urss: “Prima parlavamo di pace, adesso di vittoria”, ha affermato.
Alle celebrazioni a Kiev, sottolinea il giornale, ha preso parte anche il premier britannico Boris Johnson. Resta in evidenza il tema dell’aumento galoppante dei costi energetici che sta mettendo in crisi le imprese nel Regno Unito: l’importo delle bollette aziendali si è quadruplicato rispetto all’anno scorso, e crescono i timori di insolvenza mentre le associazioni imprenditoriali si apprestano a rinegoziare i contratti regolati di fornitura che sono in scadenza a ottobre.
Spazio anche all’interesse di Blackstone, una delle maggiori società finanziarie del mondo, per i diritti sulla musica dei Pink Floyd: vorrebbe acquistare l’intero catalogo della band, valutato 500 milioni di dollari. Ft si concede un gioco di parole nel titolo, citando una delle canzoni più note del gruppo: “Another brick in the Wall Street”.
The Times
Boris Johnson in Ucraina ieri per l’anniversario dell’indipendenza dall’Urss ha trovato il modo di coniugare la solidarietà con Kiev e la politica interna, sollecitando i britannici a “sopportare” i fortissimi aumenti delle bollette energetiche perché “gli ucraini stanno pagando con il loro sangue” l’invasione russa, e i pesanti rincari per le famiglie del Regno Unito non sono altro se non un risultato delle “malefatte” di Putin.
La visita del premier nella capitale ucraina e il suo discorso sono al centro della prima pagina del Times, che titola: “I britannici devono pagare un prezzo per l’Ucraina, dice il primo ministro”.
È di politica interna anche l’altro titolo di maggior risalto del quotidiano, con le preoccupazioni dei medici del Sistema sanitario nazionale (Nhs) per i tagli annunciata dall’aspirante premier e leader Tory, Liz Truss: intende dirottare dalla sanità all’assistenza sociale 10 miliardi di sterline all’anno, e questo secondo i medici si tradurrà in disservizi e allungamento delle liste di attesa, di cui i pazienti patiranno pesanti conseguenze.
Le Monde
I cacciabombardieri russi che colpiscono l’Ucraina fanno il pieno di carburante francese. Lo scrive Le Monde sulla sua prima pagina. Secondo l’inchiesta del giornale, il gruppo francese TotalEnergies sfrutta in Siberia, in partnership con la russa Novak a Termokarstovoie, un giacimento di gas condensati, che vengono poi trasformati in kerosene, usato tra l’altro per rifornire i jet Sukhoi dell’aviazione russa, che effettuano missioni di bombardamento nei cieli ucraini: sono questi gli aerei che hanno colpito Mariupol e Kharkiv, città quasi interamente rase al suolo.
TotalEnergies, sottolinea Le Monde, a differenza di altre società petrolifera, è rimasta in Russia, dove si concentra il 20% della sua produzione. “Smettiamola di chiudere gli occhi”, esorta il quotidiano in un editoriale, che vuole “porre con forza la questione di mantenere nostre attività in un Paese impegnato in una guerra ingiusta contro l’Ucraina”.
Spazio in prima pagina anche alla visita ufficiale che Macron inizia oggi in Algeria, dove rimarrà fino al 27 agosto con lo scopo di ricucire le relazioni guastate, un anno fa, da dichiarazioni dello stesso presidente sulla guerra d’indipendenza dell’ex colonia, che avevano urtato il governo di Algeri.
Le Figaro
Punta sui migranti Le Figaro, che per la sua apertura sceglie un approfondimento sulle traversate del Canale della Manica che partono dalle coste francesi verso quelle britanniche. “La sfida degli scafisti nella Manica”, si potrebbe italianizzare il titolo del giornale francese, secondo cui con il bel tempo le partenze si sono intensificate e “le forze dell’ordine devono fronteggiare trafficanti senza scrupoli, che non esitano a trasformare i bambini in scudi umani”.
In risalto anche l’intervento di Macron ieri in Consiglio dei ministri alla prima seduta dopo la pausa d’agosto. Il presidente ha usato toni cupi per parlare di inflazione e crisi energetica, e ha così “drammatizzato”, secondo il giornale, la ripresa dell’attività politica.
Critico con il presidente, Le Figaro ironizza sullo “spettacolare cambio di passo” del leader, e in un editoriale dal titolo “Dalla noncuranza all’inquietudine” ricorda: “Nei suoi auguri alla nazione, il 31 dicembre, Emmanuel Macron aveva affermato di essere ‘decisamente ottimista per l'anno a venire’ e per quelli che seguiranno. Otto mesi dopo, con accenti churchilliani, dipinge improvvisamente di nero il futuro”. Le ragioni si possono comprendere, tuttavia da Macron, rileva il quotidiano, “non ci aspetta una generica analisi sullo stato delle cose”, come quella offerta ieri, ma “decisioni concrete e a lungo termine per rispondere alle sfide”.
El Pais
Apre sull’Ucraina anche El Pais, che mette in prima pagina una grande foto del presidente Zelensky nelle strade di Kiev con a fianco il premier britannico Boris Johnson, per celebrare il trentunesimo anniversario dell’indipendenza dall’Urss. Il titolo è sulle parole bellicose del leader di Kiev: “Prima parlavamo di pace, adesso di vittoria”.
Il giornale spagnolo sottolinea: “Non c'è niente da celebrare a sei mesi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte di Putin. Mezzo anno di guerra non è bastato a favorire una pausa di riflessione per esaminare le condizioni di una de-escalation, ma a riportare il conflitto all'invasione della Crimea nel 2014, quando la comunità internazionale era molto meno attiva di quanto non lo sia oggi”.
Dunque è prevedibile una guerra lunga, anche considerando che gli Usa hanno promesso ieri altri 3 miliardi di dollari di aiuti militari all’Ucraina: “Le fragilissime possibilità di un accordo sono oggi più lontane, e l'Europa è più vicina a una recessione capace di spezzare i delicatissimi equilibri sociali ed economici lasciati dalla pandemia e aggravati dall'invasione russa dell'Ucraina”, conclude El Pais.
Ampio spazio in prima pagina anche al piano di risparmio energetico del governo Sanchez: il premier è riuscito a convincere i partner della maggioranza, critici sulle misure, mentre l’opposizione di centrodestra resta contraria.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Il Covid e le polemiche tra il governo tedesco e alcune amministrazioni locali sull’uso della mascherina sono il tema principale per la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che dà comunque all’Ucraina un posto di rilievo in prima pagina con un titolo sugli ulteriori aiuti militari annunciati ieri da Biden, nel giorno dell’anniversario dell’indipendenza dall’Urss.
Anche il cancelliere tedesco Scholz, in un videomessaggio di auguri, ha assicurato che la Germania fornirà a Kiev “un sostegno illimitato”. Molte i leader internazionali che nella ricorrenza hanno espresso solidarietà all’Ucraina, mentre il presidente Zelensky è intervenuto in teleconferenza all’assemblea generale delle Nazioni Unite e ha affermato che “il mondo ha bisogno della nostra indipendenza”.
Non sono in vista, dunque, commenta la Faz, prospettive di una conclusione a breve termine della guerra. Anzi, il contrario dato che “nessuna delle due parti può cedere” perché, spiega la Faz, “la propaganda russa, che parla la lingua del genocidio, è un quotidiano memento per gli ucraini di ciò che dovrebbero affrontare se vincesse la Russia”, mentre “per Vladimir Putin e coloro che lo circondano il successo in questa guerra sta diventando sempre più una questione di sopravvivenza”.
China Daily
Vede “la recessione sulle ali dell’Europa che fa fatica” il China Daily, che marca il compimento di sei mesi di guerra in Ucraina con una corrispondenza da Bruxelles sulle pesanti conseguenze del conflitto per l’Ue: “crisi energetica, alta inflazione e recessione incombente”.
Il giornale traccia un quadro a tinte fosche sulle prospettive economiche del continente, mettendo insieme vari dati e dichiarazioni dei giorni scorsi, per concludere che la guerra, e la stretta russa sulle forniture di gas, è stata “un colpo basso” per la Germania, e ha indebolito così l’economia trainante dell’Eurozona, portando al deprezzamento dell’Euro. Il quotidiano dedica un commento anche ai rapporti tra Cina e Usa, per sostenere che il “disaccoppiamento economico” perseguito da Washington farà aumentare l’inflazione in America.
Quotidiano del Popolo
Gli Usa “gettano benzina sul fuoco della guerra in Ucraina” con la promessa di aiuti militari a Kiev per ulteriori 3 miliardi di dollari: così scrive il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, in un articolo pubblicato anche dal Global Times, per fare il punto sui mesi del conflitto.
Gli analisti cinesi, scrive il giornale, “ritengono che il conflitto non sia stato innescato da una ‘invasione non provocata’ da parte della Russia, come affermato dagli Stati Uniti, ma che sia stato fondamentalmente causato dall'espansionismo della Nato e dalla strategia degli Stati Uniti di contenere la Russia con crescenti dispiegamenti militari in Europa e istigare rivoluzioni colorate nei Paesi vicini della Russia”.
In questi sei mesi, secondo il quotidiano, “Russia, Ucraina e Ue hanno perso sotto diversi aspetti, ma gli Stati Uniti, in particolare i trafficanti di armi statunitensi e i giganti dell'industria militare, sono i vincitori assoluti poiché hanno rovinato con successo la pace e la stabilità in Europa , e hanno indebolito l’eurozona spingendo l'espansione della Nato” e costringendo i loro alleati europei, “che in realtà sono vittime della strategia statunitense a somma zero, a sanzionare la Russia con enormi costi e a spendere enormi somme di denaro per acquistare armi americane”.