AGI - Ucraina in primo piano su molte prime pagine internazionale, nel giorno in cui si compiono 6 mesi dall’invasione russa e si celebra a Kiev il trentunesimo anniversario dell’indipendenza dall’Urss. Spazio anche alla denuncia presentata dall’ex capo della sicurezza di Twitter sulle falle dei sistemi informatici della piattaforma, celati deliberatamente agli organismi di vigilanza: una denuncia che, secondo le analisi della stampa estera, potrebbe pesare nelle causa tra il social network ed Elon Musk, giocando a favore di quest’ultimo.
WASHINGTON POST
Due notizie hanno i titoli forti oggi sulla prima pagina del Washington Post: i tentativi di Trump di evitare che l’Fbi prendesse visione dei documenti classificati da lui detenuti a Mar-a-Lago e la denuncia dell’ex capo della sicurezza di Twitter sulle enormi falle del sistema anti hacker del social network. Secondo documenti di cui il giornale ha preso visione, “Trump ha ignorato molteplici opportunità per risolvere silenziosamente le preoccupazioni dell'FBI consegnando tutto il materiale classificato in suo possesso, inclusa una citazione del gran giurì che il team di Trump aveva accettato l’11 maggio”, si legge nel servizio. L’ex presidente “più e più volte ha reagito con il ben noto mix di ostinazione e indignazione, facendo temere ad alcuni nella sua orbita che stesse essenzialmente sfidando l'Fbi ad agire contro di lui”, sottolinea il Post, che cita anche fonti a conoscenza dell’indagine concordi nell’affermare che tra i documenti prelevati dai federali a Mar-a-Lago ve ne sono alcuni che riguardano i metodi dell’intelligence americana, “tra i segreti più custoditi degli Usa”.
Quanto a Twitter, il giornale ha ottenuto copia della “denuncia esplosiva del suo ex capo della sicurezza”, Peiter Zatko, secondo cui i dirigenti della piattaforma “hanno ingannato le autorità di regolamentazione federali e il consiglio di amministrazione della società in merito a ‘carenze estreme ed eclatanti’ nelle sue difese contro gli hacker, nonché ai suoi deboli sforzi per combattere lo spam”. Si tratta, scrive il giornale, di accuse che potrebbero rivelarsi determinanti nella battaglia legale tra il social network e Elon Musk, che ha rinunciato ad acquisirlo lamentando di non aver ricevuto dati chiari sugli account falsi. Zatko, un hacker noto come "Mudge", sostiene che Twitter è “un'azienda caotica e senza timone afflitta da lotte intestine, incapace di proteggere adeguatamente i suoi 238 milioni di utenti giornalieri tra cui agenzie governative, capi di Stato e altri personaggi pubblici influenti”.
NEW YORK TIMES
Sceglie la centrale nucleare di Zaporizhzhia il New York Times per il suo titolo di prima pagina sulla guerra in Ucraina. Il giornale mette l’accento sul rischio di un disastro atomico, a suo avviso oggi peggiore che all’inizio del conflitto, quando l’impianto fu bombardato e un proiettile di artiglieria centro il trasformatore elettrico del reattore numero 6, fortunatamente senza esplodere. Oggi, scrive il Nyt, l’artiglieria sta di nuovo martellando la centrale, e incombe lo spettro di una catastrofe nucleare mentre i tecnici tentano di evitarlo “sotto gli occhi dei cecchini russi” che “tengono in ostaggio” Zaporizhzhia.
Il quotidiano continua poi a mantere alta la sua attenzione sul caso dei documenti classificati sequestrati nella residenza di Trump, e in un’analisi sostiene che per l’ex presidente appare sulla difensiva e ancora alla ricerca di una strategia per mettersi al riparto dall’indagine, “la più grande minaccia legale che Trump ha dovuto affrontare da anni”. Il miliardario, scrive il Nyt, “sta entrando nella battaglia spogliato dell'infrastruttura protettiva e dell'armatura costituzionale della presidenza” e “dopo anni passati a bruciare avvocati, ha faticato per assumerne di nuovi e ha un piccolo gruppo di legali di varia esperienza”. Insomma, “questa volta qualcosa è diverso - e gli errori negli atti presentati al tribunale offrono uno sguardo sulla confusione e l'incertezza che l'indagine ha fatto emergere all'interno del campo di Trump”.
WALL STREET JOURNAL
L’esposto sulle falle dei sistemi di sicurezza informatica di Twitter presentato dall’ex responsabile del settore, Peiter Zatko, è il titolo più grosso sulla prima pagina del Wall Street Journal che evidenzia come la denuncia “potrebbe complicare ulteriormente la battaglia di Twitter con Elon Musk, che la società ha citato in giudizio a luglio per far rispettare l’accordo di acquisizione da 44 miliardi di dollari”. Musk si era tirato indietro, ricorda il Wsj, proprio sostenendo che Twitter “ha travisato la sua attività, in particolare per quanto riguarda il livello di spam o account bot”. La prima udienza della causa tra il social network e l’imprenditore è prevista per il 17 ottobre, e uno dei legali di Musk ha detto di aver già depositato una richiesta di citare a deporre Zatko. Nella denuncia presentata alla Sec, l’organismo americano di vigilanza sulla Borsa, mesi fa ma resa nota solo ieri, Zatko accusa i dirigenti di Twitter, incluso l'amministratore delegato Parag Agrawal, di aver deliberatamente sottovalutato la prevalenza dello spam sulla piattaforma.
Il giornale sottolinea l’analogia tra le tesi di Zatko e quelle di Musk: entrambi affermano che Twitter conteggia male gli utenti concentrandosi solo su quelli noti come utenti attivi giornalieri monetizzabili, piuttosto che su tutti gli utenti giornalieri totali. La prima categoria conta solo gli account che si ritiene visualizzino la pubblicità. In risalto anche l’impennata negli Usa del prezzo del gas naturale, che ha raggiunto il massimo da 14 anni a questa parte a causa della crescita della domanda oltre Atlantico per il taglio delle forniture dalla Russia, il che, secondo il Wsj, porterà a minore disponibilità di gas negli Stati Uniti e a un rialzo delle bollette. Trova spazio pure l’accordo tra Intel e la società di investimenti Brooksfield per finanziare congiuntamente con 30 miliardi di dollari la produzione di microchip, segno – nota il giornale – dell’interesse dei grandi investitori per il rialzo della domanda di semiconduttori previsto a medio-lungo termine.
FINANCIAL TIMES
Il caro bollette, uno dei fattori trainanti della corsa dell’inflazione nel Regno Unito, è il tema del giorno sul Financial Times, che titola sulle stime del costo di eventuali misure per attenuare l’impatto dei costi energetici sulle famiglie: servirebbero almeno 100 miliardi di sterline in due anni. La stima è di Scottish Power, una delle sei grandi società britanniche fornitrici di energia, secondo cui l’enorme somma potrebbe consentire di fissare un tetto massimo di 2.000 sterline l’anno alla spesa di ogni nucleo familiari per gas e luce, un prezzo che sarebbe comunque il doppio di quello dell’anno scorso. Per una decisione, nota il giornale, bisognerà attendere il nuovo premier, che uscirà dalla votazione dei Tory per la leadership. Liz Truss, candidata favorita, ha riconosciuto che qualcosa andrà fatto, ma si è detta contraria a distribuire “mance”. In evidenza sul giornale della City anche la denuncia dell’ex capo della sicurezza di Twitter sulle falle dei sistemi anti hacker della piattaforma, e la siccità che sta assetando le campagne in Europa e ha sconvolto i ritmi dell’agricoltura, costringendo i viticoltori a una vendemmia anticipata.
THE TIMES
Bullismo, misoginia, violenze, molestie sessuali sono state denunciate da almeno 40 reclute, in maggioranza giovani donne, appartenenti alle Red Arrows, reparto di elite della Roayal Air Force da cui dipende la pattuglia acrobatica nazionale. E’ la notizia in esclusiva del Times, che la pubblica nel posto d’onore in prima pagina. Le vittime, scrive il giornale, sono state ascoltate nel quadro di un’indagine interna avviata in dicembre e i loro interrogatori sono durati complessivamente oltre 250 ore. Nei colloqui, è stato descritto un “ambiente tossico” in cui le reclute donne sono considerate “carne fresca”, e un clima di intimidazione e omertà in cui veniva ripetuto che chi avesse parlato sarebbe stato “cacciato a calci” e si sarebbe rovinato perché gli ufficiali “nascondono la polvere sotto il tappeto” per proteggere persone ritenute “intoccabili”. L’inchiesta, riferisce il Times, avrebbe dovuto concludersi in maggio ma è stata prorogata e non si sa se e quando le conclusioni saranno rese pubbliche. In risalto anche l’orribile omicidio di una bambina di 9 anni, uccisa a Liverpool da uno sconosciuto entrato in casa sua sparando a casaccio.
LE MONDE
Punta sulla politica interna Le Monde, con lo spunto della riunione di oggi del Consiglio dei ministri che segna la ripresa dell’attività dopo la pausa di agosto. Il titolo di apertura è sui “due fronti di Macron”, emergenza sociale e clima. Il giornale prevede un autunno complicato per l’Eliseo, che dovrà affrontare le tensioni causate dall’aumento dei prezzi, soprattutto energetici, dovuto alla guerra in Ucraina, e che dovrà tenere conto della difesa del potere d’acquisto quando si tratterà di scrivere il bilancio. Farlo approvare non sarà facile, dato che il presidente non dispone della maggioranza parlamentare, nota il quotidiano. Macron, inoltre, dopo un’estate rovente che ha aumentato la sensibilità dei francesi sul problema del surriscaldamento globale, dovrà rispondere alle accuse di “inazione” sul clima e mantenere le promesse fatte su questo tema in campagna elettorale: si prevede che lo farà con una legge quadro su energia e clima e con piano di risparmio energetico. Ampio spazio anche all’allargarsi nel Regno Unito delle proteste dei lavoratori che chiedono aumenti salariali per compensare la perdita del potere d’acquisto dovuta all’alta inflazione.
LE FIGARO
Ucraina in apertura su Le Figaro, che marca così la doppia ricorrenza della data di oggi in cui Kiev celebra l’anniversario della sua indipendenza dall’Urss, 31 anni fa, e si compiono 6 mesi dall’invasione russa. E’ un momento in cui la guerra è in fase di stallo, nota il giornale, con gli eserciti russo d’invasione e ucraino di difesa che si fronteggiano a colpi di artiglieria ma da settimane restano bloccati sulle loro posizioni, senza che nessuna delle due parti riesca a conquistare terreno all’altra. L’altro tema che caratterizza la prima pagina è la polemica per la corsa di go kart svoltasi nel carcere di Fresnes, e venuta alla luce perché su internet è circolato un video.
Una vicenda che “fa assomigliare la Francia a un pessimo pezzo rap”, lamenta il giornale, che con toni molto critici paragona quella prigione a “un club di Topolino per mascalzoni”, un “carcere balneare” dove giovani del luogo, agenti di custodia e detenuti si sono sfidati su un circuito ricavato apposta tra le mura. Il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, si difende sostenendo che avrebbe disposto un rigoroso divieto alla manifestazione se ne fosse stato informato. Resta il fatto, nota Le Figaro, che ovviamente la gara di kart era stata autorizzata dalle autorità penitenziarie.
EL PAIS
“L’Europa si avvicina alla recessione dopo sei mesi di guerra”: è il secco titolo con cui El Pais tira le somme nel giorno in cui si compiono sei mesi dall’invasione russa dell’Ucraina. Il continente sta soffrendo per la frenata dell’economia causata dal conflitto e per il rialzo enorme dei prezzi del gas, che ieri ha toccato i 295 euro per megawatt/ora, con il risultato collaterale dell’indebolimento dell’euro, sceso sotto la parità con il dollaro, e ieri ai suoi minimi da 20 anni. In questo quadro, preoccupa la Germania, che viaggia verso un’inflazione a due cifre e che accusa un rallentamento della produzione mentre resta appesa al rischio che Mosca blocchi le forniture di gas da cui ancora dipende. Una crisi della Germania, locomotiva dell’Ue, si allargherebbe molto probabilmente all’intera Eurozona, sottolinea il quotidiano. Tra gli altri titoli, la richiesta di condanna a 12 anni per corruzione formulata dai pm nei confronti della vicepresidente dell’Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, la quale si difende con il refrain del processo politico non tanto contro di lei ma “contro tutto il peronismo”.
FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG
Si compiono oggi sei mesi di guerra in Ucraina e la Frankfurter Allgemeine Zeitung marca la giornata con il titolo di apertura e una fotografia in dettaglio della camicetta tradizionale ucraina indossata ieri da Zelensky per il vertice virtuale con i capi di Stato e di governo di 60 Paesi che sostengono Kiev: i ricami ornamentali, che nella tradizione dovrebbero essere floreali, raffigurano invece carri armati e mezzi militari perché “questa è la nuova realtà”, commenta il giornale. “Quando Putin ha scatenato la sua macchina da guerra contro l'ex ‘popolo fraterno’ sei mesi fa, quasi nessuno in Occidente si aspettava che Kiev sarebbe stata in grado di resistere a lungo. Probabilmente neanche l'aggressore se lo aspettava. Ma gli ucraini avevano sfruttato gli anni trascorsi dall'invasione della Crimea per rafforzare le loro forze armate”, scrive la Faz nell’editoriale, e sottolinea che pur “materialmente inferiori al nemico, nonostante il sostegno dell'Occidente, i difensori hanno un morale migliore degli invasori: i russi stanno conducendo una guerra criminale, gli ucraini stanno combattendo per la loro libertà” e “difendono anche il diritto all'autodeterminazione di tutti i popoli liberi d'Europa” e “sono in prima linea nella lotta per i principi della sovranità statale e dell'integrità territoriale”.
In risalto anche un sondaggio commissionato dalla stessa faz e da cui risulta che I tedeschi sono più preoccupati per l'aumento dei prezzi che per altre possibili conseguenze della guerra russa contro l'Ucraina: l'inflazione è il problema dominante per l'83% degli intervistati, la guerra si avvicina all'80%, mentre il 69% teme per la sicurezza dell'approvvigionamento energetico nel prossimo inverno.
CHINA DAILY
La “corsa agli armamenti dell’Asia-Pacifico” è tra gli argomenti in primo piano su China Daily, che con questo inizia una sua serie di approfondimenti “per analizzare come la logica dei blocchi alimenti divisioni, conflitti e problemi nel mondo”. Secondo il giornale, “gli Stati Uniti e i loro alleati hanno recentemente attizzato il fuoco e suscitato reazioni negativa per il loro ritmo allarmante e frettoloso di potenziamento dei muscoli militari e persino una corsa agli armamenti nucleari nella regione Asia-Pacifico per portare avanti blocchi di difesa esclusivi come Aukus e Quad”, i patti di sicurezza regionali che associano Australia, Regno Unito e Usa (Aukus) e Giappone, India, Australia e Usa (Quad). Iniziative che, per il quotidiano, “stanno mettendo a rischio la pace conquistata a fatica nella regione e la rapida crescita economica costruita negli ultimi decenni, facendo ipotizzare la possibilità di un'altra crisi in stile ucraino nella regione dell’Asia-Pacifico”.
QUOTIDIANO DEL POPOLO
L’export cinese va a gonfie vele e fa invidia all’Occidente che spinge per contenere l’espansione commerciale della Cina, sostiene il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, che in un editoriale pubblicato anche dal Global Times polemizza: “Mentre la macchina di esportazione cinese ha continuato a ruggire e ha effettivamente guadagnato più quote del commercio globale negli ultimi tre anni durante la pandemia di Covid-19 contro molteplici venti contrari, incluso un'implacabile spinta al disaccoppiamento degli Stati Uniti, nelle ultime settimane alcuni funzionari e organi di stampa statunitensi e occidentali si sono intensificati avvertimenti di eccessiva dipendenza dalle esportazioni cinesi, in quello che sembra essere un nuovo e coordinato tentativo di espandere la loro teoria della ‘minaccia cinese’ di vecchia data e mal intenzionata”.
Ma “tali affermazioni riflettono la loro crescente frustrazione per la resilienza della Cina, ignorano gli aspetti positivi del contributi dato dalle esportazioni cinesi nella lotta globale contro il Covid-19, distorcono le regole economiche e commerciali di base e si fondano interamente su pregiudizi ideologici e interessi geopolitici”.