AGI - L’assassinio a Mosca della figlia dell’ideologo di Putin è una delle notizie che ricorrono sulle prime pagine internazionali, oggi piuttosto diversificate. Tra gli altri temi, il cambiamento climatico è in rilievo sul Wall Street Journal, con una lettura in chiave economica del caldo record, e su Le Monde, che sottolinea la fine dell’indifferenza dell’opinione pubblica sul riscaldamento del pianeta, mentre la guerra in Ucraina ha il posto d’onore sul Financial Times, e sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Washington Post
In vista delle elezioni di midterm, i democratici si distanziano sempre più dall’impopolare Joe Biden, considerato più nocivo che utile nella campagna elettorale. Lo scrive in prima pagina il Washington Post, che sottolinea come il presidente non compare né viene menzionato negli spot pubblicitari, è quasi del tutto assente sui siti web della campagna e sugli account Twitter, e i candidati nelle sfide chiave o non gli chiedono di venire in visita nei loro Stati, o lo evitano quando lo fa. Il quotidiano ha sondato 60 candidati democratici a governatore, senatore o deputato, e “solo pochi hanno detto di volere che Biden faccia campagna per loro”, mentre parecchi non hanno risposto a questa domanda. Stessi risultati per la vicepresidente Kamala Harris. Un altro titolo è dedicato al campo repubblicano, dove invece la campagna elettorale per il midterm offre a Trump, Pence e altri aspiranti alla nomination per la Casa Bianca nel 2024 l’occasione di promuovere se stessi mentre intervengono a sostegno dei candidati Gop al Congresso e negli Stati. Trova spazio in prima pagina anche la svolta del nuovo presidente della Colombia, Gustavo Petro, sulla droga: prendere atto che la guerra contro il traffico di cocaina ha fallito, e aprire perciò alla legalizzazione. Un’idea che non piace agli Usa, come ha subito chiarito Jonathan Finer, vice consigliere per la sicurezza nazionale. In evidenza un servizio sulla battaglia degli abitanti di un quartiere di Memphis a maggioranza afroamericana contro la discarica di ceneri di carbone che si trova in quel territorio.
New York Times
La bomba che ha ucciso nei dintorni di Mosca Darya Dugina, figlia di Alexander, ideologo della grande Russia e teorico della guerra in Ucraina, “ha scosso l’elite russa”, sottolinea il New York Times, che punta la sua prima pagina su questa notizia. L’attentato, uno dei rarissimi colpi diretti contro un membro della cerchia putiniana e che ricorda gli infuocati omicidi dei caotici anni '90 di Mosca, scrive il Nyt, “ha il potenziale per ribaltare ulteriormente gli sforzi di Putin per portare avanti la guerra in Ucraina pur mantenendo un senso di normalità a casa”, anche perché “arriva sulla scia di una serie di attacchi ucraini in profondità dietro la linea del fronte nella penisola della Crimea controllata dalla Russia, e perché molti dei più accesi sostenitori della guerra hanno chiesto a Putin di lanciare un nuovo assalto all'Ucraina per rappresaglia”. Tra gli altri titoli in evidenza, la campagna lanciata dagli antiabortisti in vari Stati, tra i quali Indiana e Goergia, perché sia legalmente riconosciuto al feto lo status di persona, e quindi titolare di diritti. Un servizio informa sulla vita notturna del sindaco di New York, Eric Adams, che aveva promesso di frequentare i locali della città per ridare fiato a un’attività colpita dal Covid, e che invece ha finito con il “tenere corte” sempre nello stesso ristorante, “Osteria La Baia”, di proprietà di due fratelli gemelli pregiudicati e debitori del fisco: il mese scorso ha passato lì 14 delle 22 serate in cui ha tirato tardi fuori di casa nel centro della città.
Wall Street Journal
Il surriscaldamento globale ha elevati costi e il Wall Street Journal lo sottolinea in prima pagina con un servizio sulle pesanti ricadute della straordinaria siccità di questa estate sulle maggiori economie del mondo. Dalla California, all’Europa, alla Cina, soffrono le catene di approvvigionamento e salgono i prezzi di cibo ed energia, “aggiungendo pressione a un sistema commerciale globale già sotto stress”, rileva il Wsj. L’agricoltura accusa le perdite maggiori: ad esempio negli Usa si attende un -40% del raccolto di cotone, e in Spagna la produzione di olio d’oliva diminuirà di un terzo. Ma il prosciugamento di grandi fiumi, come il Reno in Germania, impedisce la navigazione e dunque la circolazione delle merci su queste importanti vie d’acqua, e ha messo in crisi la produzione di energia idroelettrica in Cina dove molte fabbriche, anche di giganti come Apple, Toyota e Volkswagen, hanno dovuto per questo rallentare l’attività. Il quotidiano dedica poi un’analisi alla ripresa della Borsa di New York, dove sono sempre di più i titoli in risalita grazie a trimestrali meno peggio delle attese che hanno ridato fiducia agli investitori. Tra le altre notizie in risalto, l’aumento della partecipazione azionaria di Berkshire Hathaway, la finanziaria di Warren Buffet, in Occidental Petroleum, che non sarebbe comunque preludio ad un’acquisizione.
Financial Times
La Russia non vede possibilità di una soluzione diplomatica della guerra in Ucraina ed è pronta a un conflitto di lunga durata: parole pesanti quelle dette al Financial Times dell’ambasciatore russo presso la sede delle Nazioni Unite, Gennady Gatilov. Le dichiarazioni del diplomatico sono il titolo principale della prima pagina del quotidiano: “Al momento non vedo alcuna possibilità di contatti diplomatici, e più il conflitto si allunga più sarà difficile avere una soluzione diplomatica”, ha affermato Gatilov, secondo cui l’Onu è impantanata nella “politicizzazione”, e la guerra ne ha indebolito l’autorevolezza e depotenziato la sua funzione di camera di mediazione: a Ginevra, ha lamentato l’ambasciatore di Mosca, “non abbiamo alcun contatto con le delegazioni occidentali, semplicemente non ci parliamo”. Per Gatilov, “è una sventura che l’Onu non stia giocando un ruolo maggiore”. L’accordo sul grano “è stato l’unico esempio in cui hanno svolto un ruolo pratico tentando di mediare. Dovrebbero fare più di questo”, ha osservato il diplomatico. Un titolo è dedicato alla crisi di Bulb, la società pubblica di distribuzione dell’energia elettrica nel Regno Unito: salvarla costerà alle casse statali 4 miliardi di sterline, che significheranno 150 euro in più nelle bollette di ogni utente.
The Times
La base Tory preferirebbe che Boris Johnson resti premier e leader del partito, a un suo avvicendamento con Liz Truss o Rishi Sunak, i due candidati alla successione. Risulta da un sondaggio commissionato dal Times, che lo mette al centro della sua prima pagina. Tra chi vota conservatore, il 49% vede con favore una conferma di Johnson e la percentuale è più alta della somma dei consensi che riscuotono Truss e Sunak, scrive il giornale. Si tratta di una virata significativa sull’onda del rimpianto, dato che secondo una rilevazione del 5 luglio scorso il 54% approvava le dimissioni del premier. Il giornale esemplifica i sentimenti dell’elettorato Tory con la dichiarazione di un idraulico di Southampton: “Gli altri non hanno dovuto affrontare quel che ha dovuto lui. Si era appena insediato, e c’era la Brexit, poi è venuto il Covid e ora la guerra. Tutti blaterano su quello che avrebbe dovuto fare, ma vorrei vedere loro al posto suo”. Titoli anche per l’attentato in cui è stata uccisa vicino a Mosca la figlia dell’ideologo di Putin, Alexander Dugin, e per una ricerca da cui risulta che il rendimento scolastico delle femmine nel Regno Unito è migliore di quello dei maschi, perché le ragazze dedicano meno tempo ai videogiochi.
Le Monde
È finita l’era dell’incoscienza sul cambiamento climatico, titola Le Monde in apertura del suo numero di domenica e lunedì, come sempre per forza di cose sganciato dall’immediata attualità. Il giornale ha tirato le somme degli effetti che sull’opinione pubblica francese ha avuto questa estate torrida e arsa, con il suo carico pesante di incendi e di siccità. E’ la climatologa Valerie Masson-Delmotte a sintetizzare con l’espressione usata nel titolo: “I francesi hanno perso la loro incoscienza”. Il sondaggista Brice Teinturier, tuttavia, dubita che questa presa di coscienza possa consolidarsi nel lungo periodo. In evidenza anche il caso di Salma Al Shebab, saudita e studentessa di medicina in Gran Bretagna, arrestata al suo rientro in Arabia Saudita e condannata a 34 anni di carcere per i suoi tweet in difesa dei diritti umani.
Le Figaro
Punta sulla politica interna Le Figaro, che centra la sua apertura sul primo Consiglio dei ministri dopo la pausa agostana. La seduta è in programma per mercoledì e i dossier sul tavolo sono scottanti, dai prezzi dell’energia, al cambiamento climatico, alla legge di bilancio. Insomma, “Per Macron un rientro sotto pressione”, titola il quotidiano, che evidenzia come il presidente, privo della maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale, dovrà cercare compromessi. E’ giunta, insomma, “l’ora della verità” e sarà il bilancio che, secondo il giornale, il momento “più pericoloso” per il campo presidenziale. A meno che non decida, come previsto dalla Costituzione, di adottarlo senza un voto parlamentare. Una mossa legittima ma che, per Le Figaro, “sarebbe un terribile segnale di debolezza”.
El Pais
La Spagna si orienta a comprare dagli Usa 80 caccia F35 per sostituire i suoi F18 ormai obsoleti: una commessa da 10 miliardi di euro, che finirà in America a causa dei ritardi nello sviluppo del nuovo eurofighter. E’ questa la notizia del giorno per El Pais, che sottolinea come il governo di Madrid abbia dovuto rivedere il suo programma di acquisto dei cacciabombardieri europei, inceppati dal contenzioso tra le due principali imprese costruttrici, la francese Dassault e la tedesca Airbus. L’Aeronautica militare spagnola ha proposto di acquistare gli F35 di quinta generazione, prodotti dall’americana Lockheed Martin. Il governo non ha ancora deciso, ed esita a rivolgersi agli Usa voltando le spalle all’Ue, anche perché le imprese spagnole non ne avrebbero alcun vantaggio. Tra gli altri titoli della prima pagina, l’assassinio vicino a Mosca di Darya Dugina, figlia di Alexander, teorico della guerra in Ucraina e consigliere di Putin, gli incendi che continuano a devastare la Spagna con 45 roghi attivi e 250 mila ettari di vegetazione già bruciati, e l’oro spagnolo negli 800 metri agli europei di atletica, con il “prodigioso” Mariano Garcia.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Oltre che sui campi di battaglia in Ucraina, Putin combatte anche su un “secondo fronte”, quello dell’opinione pubblica europea, dove “la Germania (insieme all’Italia) è l’anello debole e il bersaglio migliore”: lo scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung che in un editoriale riflette sull’arma del gas, usata dal capo del Cremlino per ricattare i Paesi la cui dipendenza energetica da Mosca è ancora alta e dove “la narrazioni russe sono radicate fino alla più leadership politica”. Spunto del ragionamento della Faz sono le dichiarazioni del vicepresidente del Bundestag, Wolfgang Kubicki, che ha chiesto l’apertura immediata del gasdotto Nord Stream 2, congelato da Berlino nel quadro delle sanzioni contro Mosca. In risalto anche gli sgravi fiscali per i tedeschi con redditi medio bassi annunciati dal ministro degli Affari sociali, Hubertus Heil. L’apertura è per la polemica che ha investito la premier finlandese Sanna Marin dopo la diffusione di sue fotografie mentre balla durante una festa.
China Daily
La Cina favorirà la crescita delle aziende private, che rappresentano oggi il 60% del Pil nazionale e versano al fisco il 50% del totale delle entrate tributarie. E’ il tema in evidenza sul China Daily, che dedica un lungo approfondimento alla linea esposta da Xi Jinping nel luglio scorso a una conferenza sul lavoro. Il leader aveva detto che il governo deve facilitare una sana crescita del “settore non pubblico” e il raggiungimento del successo delle persone che vi lavorano. Una strategia che appare volta a sostenere l’economia e tentare di riportare l’aumento del Pil su ritmi elevati dopo il rallentamento dovuto alle severe misure anti Covid. “Dalle piccole imprese private in province come Zhejiang e città come Shenzhen alle imprese di Internet che guidano i progressi tecnologici globali, le società private cinesi sono pioniere nello stimolare la crescita economica e lo sviluppo innovativo sia all'interno del paese che sulla scena globale”, scrive il giornale, secondo cui “incoraggiare varie entità di mercato, incluso il settore non pubblico, è guidare la prosperità comune del Paese e la modernizzazione in stile cinese”.
Quotidiano del Popolo
La Cina è in grado di mantenere i prezzi “in una fascia ragionevole, malgrado l’aumento della pressione inflazionista globale e le fluttuazioni dei costi degli alimentari”: lo assicura il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese. Per la Repubblica popolare, la cui produzione di cereali destinati al mercato interno è “in generale abbondante”, il problema è l’inflazione “importata”, sottolinea il giornale, che elenca le contromosse adottate da Pechino: misure per alleviare lo squilibrio tra domanda e offerta, maggior rigore nelle regole di mercato, contenimento delle “truffe sui prezzi” delle materie prime, aumento delle capacità di produzione di energia. “A parte gli sforzi per stabilizzare i prezzi delle materie prime e dei generi alimentari, non esiste una base monetaria per l'aumento dei prezzi grazie alla coerenza della Cina nel non ricorrere a stimoli a pioggia", afferma il giornale.