AGI - L'Iran ha "categoricamente" negato qualsiasi legame con il giovane che la settimana scorsa ha accoltellato lo scrittore Salman Rushdie, autore dei 'Versetti satanici', opera per la quale nel 1989 era stata dichiarata una fatwa nei suoi confronti da parte della Guida Suprema iraniana Khomeini.
"Neghiamo categoricamente" qualsiasi collegamento e "nessuno ha il diritto di accusare la Repubblica islamica", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani.
L'ultimo bollettino medico
Salman Rushdie è sulla strada della guarigione e mostra segni del suo carattere "esuberante e provocatorio". A comunicarlo, in una nota, è la famiglia dello scrittore nato in India e naturalizzato britannico, con il figlio che ha specificato come "il suo senso dell'umorismo è intatto".
Poche ore dopo le coltellate ricevute venerdì scorso, durante un festival letterario organizzato a Chautauqua, l'autore dei "Versi satanici" era stato sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza per le ferite ricevute al volto, al collo e all'addome, potenzialmente letali. Ma le sue condizioni, sebbene ancora gravi, da allora hanno mostrato chiari segni di miglioramento tanto che Rushdie non necessita più di respirazione assistita ed è in grado di parlare..
"Non ha più il respiratore, quindi la strada verso la guarigione è iniziata", ha detto il suo agente Andrew Wylie. "Ci vorrà molto, le ferite sono gravi, ma le sue condizioni stanno andando nella giusta direzione".
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken ha accusato i media statali iraniani di aver "esultato" per l'attentato a Salman Rushdie. "Questo - ha detto - è spregevole". Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, invece, ha elogiato Rushdie per "il suo rifiuto alle intimidazioni o di essere messo a tacere".
La paura per la sorte del 75enne, però, sta iniziando a lasciare spazio alle critiche per la presunta mancata o inadeguata protezione fornita nei confronti di Rushdie sulla cui testa pende una fatwa lanciata nel 1989, dall'ayatollah Ruhollah Khomeini.
E se anche il movente che ha spinto Hadi Matar, 24enne nato negli Stati Uniti ma di origine libanese, ad attaccare Rushdie non è stato ufficializzato, tutto fa pensare che l'mabiente in cui ricondurre il tutto sia quello dell'estremismo sciita. I "Versetti satanici", accusati di balsfemia e insulti verso il profeta Maometto, sono stati pubblicati circa dieci anni prima della sua nascita.
L'uomo è stato arrestato per tentato omicidio e, pur dichiarandosi innocente, attende la nuova udienza fissata per il 19 agosto. Intanto è stata revocata qualunque possibilità per lui di essere temporaneamente liberato su cauzione.