AGI - La caduta del governo Draghi trova ampio spazio sui quotidiani internazionali, che raccontano la crisi mettendo l’accento su diversi aspetti. Alcuni giornali puntano sull’economia, con i rischi per gli obiettivi del Pnrr e di conseguenza per l’erogazione dei fondi europei, ma anche con le minaccia per il debito pubblico rappresentata dall’aumento dello spread.
Altri si concentrano sulla politica estera, e manifestano dubbi che il prossimo governo mantenga l’Italia su posizioni chiaramente atlantiste e ne confermi il rigoroso impegno a favore dell’Ucraina. Altri analizzano le responsabilità dei partiti nell’affondamento dell’esecutivo, e puntano il dito su M5s, Lega e Forza Italia.
WASHINGTON POST
Il governo Draghi cade “tra rancori e profonde divisioni”, e adesso “resta in certo quel che attende l’Italia”, scrive il Washington Post in un articolo sulla crisi politica apertasi a Roma, richiamato in prima pagina. Le dimissioni del premier dopo che M5s, Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto sulla fiducia, “mette fine a un periodo di relativa unità politica a Roma e destabilizza la terza economia più grande dell'Unione Europea, di cui Draghi era ampiamente considerato un garante”, nota il giornale, e aggiunge che “per un anno e mezzo, il centrista Draghi ha guidato un governo ampio, da sinistra a destra, e ha padroneggiato la sua reputazione - costruita come l'ex primo banchiere centrale d'Europa - per aumentare l'influenza dell'Italia a Bruxelles e garantire con forza per una linea dura europea contro la Russia nella sua guerra in Ucraina”.
Ma adesso, “quello che verrà per l'Italia, dopo che si terranno le elezioni, potrebbe essere molto diverso. È probabile che il prossimo governo riunisca un gruppo di partiti nazionalisti e di centro-destra, compresi alcuni che hanno opinioni euroscettici e filorussi”, afferma il Post. Il titolo principale della prima pagina è per il caldo che sta arroventando anche gli Usa, dove è stata dichiarata l’allerta in 28 Stati per temperature superiori a 100 gradi Fahrenheit (circa 38 gradi Celsius), con picchi ancora più elevati in Texas e Oklahoma.
Tra gli altri titoli, l’inchiesta parlamentare sull’assalto del trumpiani al Campidoglio, che si concentra sull’esitazione del presidente nel condannare l’attacco, anche dopo 24 ore dalla violenta irruzione dei suoi sostenitori nella sede del Congresso, e un approfondimento sulla crisi del gas in Germania, dove si adottano già misure di risparmio come lo spegnimento dell’illuminazione dei monumenti per risparmiare energia elettrica, in vista di un difficile inverno senza le forniture di gas dalla Russia.
NEW YORK TIMES
Dopo la caduta del governo Draghi si prospetta il pericolo di un indebolimento del sostegno italiano all’Ucraina e di una virata verso la Russia: questa l’analisi del New York Times, che pur non mettendo in prima pagina la crisi politica dell’Italia (ma è in homepage sul sito del giornale), le dedica un lungo articolo. Quello guidato da Draghi era un governo “che aveva ridato all'Italia credibilità e influenza”, osserva il Nyt, e sottolinea che è finito “in un momento critico, mentre l'Unione europea sta lottando per restare in un fronte unito contro la Russia e per rilanciare le sue economie''.
Questioni in cui Draghi ha giocato un ruolo di primo piano. Il premier dimissionario è stato “parte fondamentale della posizione eccezionalmente unitaria dell'Europa contro l'aggressione russa all'Ucraina”, e adesso potrebbe succedergli “un governo dominato da partiti molto più solidali con il presidente russo Vladimir Putin e più ostili verso l'Unione europea”, segnala il quotidiano, e ricorda, in proposito, che Salvini “'ha faticato a prendere le distanze da Putin”. L’apertura della prima pagina è centrata sull’Ucraina, con gli aggiornamenti sugli sviluppi del conflitto e con il piano dell’Ue per far fronte alla riduzione delle forniture di gas russo.
WALL STREET JOURNAL
Con la caduta di Draghi uno “sconvolgimento politico arriva in un momento cruciale per l'Italia, che come il resto d'Europa sta affrontando l'aumento dell'inflazione e altri effetti della guerra in Ucraina”, rileva il Wall Street Journal, che alla crisi dedica un servizio nelle pagine interne, senza richiamo in prima, a differenza che sul sito, dove la notizia è in homepage. “Il governo stava approvando e attuando misure per aiutare le aziende e le famiglie a far fronte all'aumento dei costi energetici quando è iniziata la crisi politica”, afferma il Wsj, e adesso “è probabile che l'Italia dovrà presto affrontare costi più elevati per rifinanziare il proprio debito”, anche a causa del rialzo dei tassi che la Bce deciderà oggi mettendo fine al “lungo periodo di bassi tassi di interesse che ha consentito all'Italia di rinnovare a buon mercato il proprio debito, che rappresenta oltre il 150% del Pil del Paese”.
Infatti, nota il giornale, lo spread si era ridotto dopo il discorso di Draghi in Senato, “quando sembrava che potesse riuscire a ottenere il sostegno della maggioranza del Parlamento”, perché “gli investitori erano più rialzisti sulle prospettive economiche dell'Italia con lui al timone”. Ma appena “è diventato chiaro che Draghi stava perdendo supporto, la differenza (tra Bund tedeschi e titoli italiani, ndr) è salita al di sopra del punto in cui aveva iniziato la giornata”.
Sulla prima pagina, Ucraina in evidenza, con la visita a Washington l’intervento della first lady Olena Zelenska, e il suo intervento al congresso, ma soprattutto con la partita del gas, con Putin che manifesta la volontà di continuare a rifornire l’Europa ma nello stesso tempo spiega che se le sanzioni continueranno a impedire la manutenzione del gasdotto Nord Stream 1 sarà impossibile garantirle. Tra gli altri titoli, il calo dei profitti di Tesla, che sono stati comunque superiori alle attese, dovuto alla crisi globale degli approvvigionamenti e alla lunga chiusura, per le rigide misure anti Covid cinesi, del suo impianto di Shanghai.
FINANCIAL TIMES
Dopo l’editoriale di tre giorni fa in cui affermava che “l’Italia ha ancora bisogno di Draghi”, il Financial Times non fa oggi cenno in prima pagina alla crisi politica italiana, di cui riferisce in un articolo nelle pagine interne: il taglio è di cronaca pura, fin dal titolo che vede “Draghi in bilico dopo il ritiro dell’appoggio dei partner della coalizione”. Il giornale, che sembra attendere gli eventi, insiste sul fatto che il premier non si è ancora dimesso, anche se “probabilmente” lo farà e l’Italia andrà a elezioni.
La prima pagina è invece dominata dalla sfida per la leadership Tory: le votazioni eliminatorie hanno mandato al duello finale l’ex cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, e la ministra degli Esteri, Liz Truss, che secondo Ft è “leggermente favorita”. Perché finora hanno votato solo i deputati, ma la scelta finale la faranno gli iscritti al partito. E tra questi, secondo Ft, Sunak non è amato, perché si ritiene che aumenterà le tasse e gli si rimprovera la slealtà nei confronti di Johnson. Ed è prevedibile che i molti amici del premier dimissionario lo attaccheranno con durezza.
THE TIMES
Tra Rishi Sunak e Liz Truss, i due candidati scelti dai parlamentari per il ballottaggio finale, è cominciata la battaglia per conquistare la leadership Tory e insediarsi come primo ministro, e l’ex cancelliere dello Scacchiere parte con un attacco politico affermando che la rivale, ministra degli Esteri, non potrebbe vincere le elezioni e consegnerebbe Downing Street al Labour.
Su questo titola il Times in una prima pagina pressocché monografica. Il giornale assicura che “sarà una lotta aspramente combattuta”, e nota che Truss ha iniziato a giocarla sul piano degli attacchi personali, a differenza dell’avversario, accusando Sunak di “tradimento” ai danni di Boris Johnson. Tra i due, il quotidiano sembra considerare favorita la Truss, e scrive che “Sunak deve acquistare spinta se vuole vincere”.
LE MONDE
Mario Draghi è come il gatto di Erwin Schroedinger, scrive Le Monde, che paragona la crisi politica con un esperimento immaginato dallo scienziato austriaco padre della fisica quantistica, quello, appunto, di un gatto chiuso in una scatola con una bottiglia di gas tossico e una sorgente radioattiva, e che così “si troverebbe in una sorta di stato sospeso, sia vivo che morto, fino a quando l'apertura della scatola permette all'osservatore di decidere tra i due stati”.
Perché, spiega il giornale, di fatto, il premier non è stato sfiduciato, e quindi è vivo, ma ha perduto i voti di M5s, Lega e Forza Italia, e dunque è morto. La notizia si trova nell’interno e non compare nemmeno in forma di richiamo sulla prima pagina, che presenta in apertura gli aggiornamenti sull’ondata di caldo e il suo impatto sulle strutture sanitarie, alle prese con un’impennata degli accessi al pronto soccorso. In grande evidenza anche le elezioni presidenziali in Brasile, sulle quali l’uscente Bolsonaro “getta un’ombra”, che critica la legge elettorale e minaccia di non riconoscere il risultato.
LE FIGARO
Crisi politica italiana in prima pagina su Le Figaro, che la vede così: “La destra e il movimento 5 stelle fanno cadere Mario Draghi”. Ieri mattina, scrive il giornale, “sembrava essere stato raggiunto un accordo tra i partiti di maggioranza per il mantenimento del governo Draghi”, ma “la folle giornata ha dato l'occasione per una nuova svolta: ci si aspettava un ultimatum dal M5s, ma è stato il centrodestra che, offeso dalla durezza del discorso del presidente del Consiglio nei suoi confronti, ha posto le condizioni per sottrargli il suo appoggio”.
Così, “essendosi astenuti la destra e il M5s sul voto a favore del mantenimento del governo, Mario Draghi è stato costretto alle dimissioni”. Nel suo discorso, il premier aveva “additato esplicitamente i responsabili delle divisioni” della maggioranza, e a trattati “nella sua voce era affiorata la collera”, ma “alla fine aveva teso la mano a tutti”. Inutilmente, perché “con solo 95 voti a favore del mantenimento del governo, 38 contrari e una maggioranza di astensioni, Mario Draghi alla fine ha avuto pochissimi consensi”, e non gli è rimasto che confermare le dimissioni. L’apertura del giornale è però sull’inflazione e sull’attesa per le decisioni della Bce, che secondo molti analisti oggi alzerà i tassi dello 0,50%.
EL PAIS
“Allarme in Europa per crisi italiana”, titola El Pais, che nell’apertura della prima pagina inquadra l’affondamento di Draghi in prospettiva europea e sottolinea: “La caduta di un governo in Italia è un fenomeno così comune (durano in media 13 mesi dalla seconda guerra mondiale) che a Bruxelles di solito passa inosservato. Ma la cacciata del premier Mario Draghi, messa in atto dai suoi stessi alleati della coalizione, arriva in un momento di enorme tensione geostrategica con la Russia.
E nella capitale europea si teme che l'Italia, terza economia della zona euro, diventi un punto vulnerabile della strategia contro Mosca o, nel peggiore dei casi, un cavallo di Troia al servizio del presidente russo Vladimir Putin”. Ci sono anche preoccupazioni economiche, visto che l’uscita di scena di Draghi “può mandare all’aria il soddisfacimento delle condizioni previste dal Pnrr”, un “compito in sospeso enorme perché l'Italia ha finora raggiunto solo il 10% dei traguardi e degli obiettivi concordati con Bruxelles, contro il 13% della Spagna (che ha già ottenuto il via libera per il secondo pagamento) o il 22% della Francia (che va per il primo pagamento)”.
Ma, rileva El Pais, “alla preoccupazione per la stabilità economica dell'Italia, che prevedibilmente peserà pesantemente sulle decisioni della Banca Centrale Europea questo giovedì, si aggiunge la crescente preoccupazione a Bruxelles per gli stretti legami di buona parte della classe politica italiana con il Cremlino. I due partiti più coinvolti nella caduta di Draghi, la Lega di Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle, sono stati tradizionalmente molto solidali con le politiche di Putin”, inoltre, “fonti diplomatiche europee da settimane sottolineano che l'Italia sta diventando anche il porto di ingresso per presunte teorie accademiche e neutrali che mettono in discussione la posizione dell'Ue nella guerra in Ucraina”.
FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG
“La tempesta perfetta incombe”, titola la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che dà ampio risalto alla caduta del governo di Mario Draghi, benché l’apertura della prima pagina sia riservata alla crisi del gas, tema sensibilissimo per la Germania. Il premier ha dovuto lasciare perché “la maggior parte dei parlamentari dei Cinque Stelle populisti di sinistra, ma anche dei partiti di centrodestra, ovvero Lega e Berlusconi Forza Italia, si sono rifiutati di sostenerlo nel voto di fiducia”, ma “l'ondata senza precedenti di sostegno della società civile che Draghi ha ricevuto ha superato il Parlamento”.
Il quotidiano sceglie un’angolatura economica per la sua analisi, concentrata sulla “prevedibile reazione dei mercati finanziari”, che senza Draghi “dovranno affrontare un lungo periodo di incertezza” in Italia. La Faz indica un numero impietoso per mettere in luce la sfiducia della finanza nei confronti di Roma: “I titoli di Stato italiani a 10 anni hanno reso il 3,5% in più rispetto a quelli della Grecia. Gli investitori si stanno quindi assumendo rischi maggiori per l'Italia rispetto al Paese che era sull'orlo del collasso finanziario solo pochi anni fa”.
CHINA DAILY
“La Cina ha adottato misure efficaci per rispondere ai rischi per la sicurezza alimentare globale causati dalla pandemia di Covid-19 e dai conflitti geopolitici”, scrive il China Daily, che dà risalto alle comunicazioni diffuse ieri dai dirigenti del ministero dell'Agricoltura e degli affari rurali, secondo cui Cina ha aumentato la capacità di produzione alimentare per garantire l'approvvigionamento alimentare attraverso la creazione di terreni agricoli di alta qualità e l'accelerazione dell'innovazione nell'allevamento.
"La disponibilità pro capite di grano ha raggiunto 483 chilogrammi l'anno scorso, molto più alta dello standard globale di sicurezza alimentare. Basandosi sulle risorse interne, la Cina ha risolto il problema alimentare di un quinto della popolazione mondiale, contribuendo notevolmente alla sicurezza alimentare globale", ha detto Zeng Yande, capo del dipartimento di sviluppo e pianificazione del ministero, e ha sottolineato che Pechino è il maggior contributore in termini di donazioni e numero di esperti di supporto. Ciò nondimeno, il ministero ha dovuto riconoscere che anche nella Repubblica popolare si stanno registrando rincari dei generi alimentari e in particolare dell’olio di semi di soia “a causa della scarsa offerta di semi di soia e delle limitate esportazioni di olio di girasole prodotto in Ucraina”.
QUOTIDIANO DEL POPOLO
Il governo cinese intende proseguire nella sua politica di apertura e coordinerà in modo efficiente il contenimento del Covid con lo sviluppo economico e sociale per rimettere l'economia in carreggiata: queste le assicurazioni che il premier Li Keqiang ha espresso in un colloquio virtuale con il presidente esecutivo del World Economic Forum, Klaus Schwab, cui dà risalto il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo ufficiale del Partito comunista cinese, secondo cui questa nuova “dichiarazione ufficiale di un più ampio accesso al mercato e di una crescita economica ragionevole fornisce un messaggio rassicurante alla comunità imprenditoriale straniera, una parte vibrante della seconda economia più grande del mondo”, ossia quella cinese.
E “il fatto che l'economia sia riuscita a resistere a vari venti contrari per registrare un'espansione durante il secondo trimestre sulla scia di una serie di misure tempestive ed efficaci a favore della crescita, rafforza la convinzione del mercato che il paese si stia dirigendo verso una crescita positiva anche se raggiungere l'obiettivo di crescita ufficiale del 5,5% sembra impegnativo”.
La Borsa di Milano in pesante calo
Titoli bancari in sofferenza a Milano sulla scorta delle incertezze dello scenario politico italiano e il netto innalzamento dello spread tra i decennali Btp e gli omologhi tedeschi. A pochi minuti dall'apertura delle contrattazioni tutti i titoli bancari registrano pesanti cali con Unicredit che perde il 4,65%, Bper Banca a -4,34%, Fineco a -3,97%. Male anche Intesa a -4,02% e Banca Generali a -3,49%. Peggio solo Poste Italiane che in questo momento registra una perdita di oltre 5 punti percentuali a -5,43%.
Tajani: Draghi ha scelto il Pd
"Abbiamo chiesto a Draghi di rimanere alla guida del Governo, ma senza il M5S, in sintonia con quanto lui ha deciso di fare salendo al Quirinale per dimettersi dopo che il M5S non aveva votato la fiducia al Governo sul Decreto aiuti. Draghi si è dimesso perché il M5S non gli aveva dato la fiducia, noi abbiamo detto che se uno non dà la fiducia in un momento così complicato vuol dire che è fuori dal governo". Lo ha detto Antonio Tajani a Rtl 102.5 questa mattina durante la trasmissione "Non stop news". "Non abbiamo mai chiesto a Draghi di dimettersi. È stata una sua scelta, l'abbiamo sostenuto dicendo: rimani in sella senza i grillini", ha affermato.
"Ieri siamo rimasti stupiti dalla scelta di Mario Draghi di mettere la fiducia su una risoluzione presentata dal senatore Casini. Noi avevamo detto che non avremmo mai votato un documento diverso del nostro, la scelta è stata quella di sostenere un documento di un senatore del Pd. In quel momento ha scelto il Pd e non una forza che è il centrodestra per andare avanti", ha concluso.
Lo spread corre dopo le dimissioni e sale del 3,7%
Dopo un leggero ripiegamento, lo spread ritorna a quota 241 punti, allo stesso livello dell'apertura di seduta. Si tratta di un balzo di 20 punti rispetto alla chiusura di ieri, ed è dovuto all'incertezza della situazione politica dopo le dimissioni del premier Mario Draghi. Ora anche il tasso di rendimento è in grande ascesa e segna 3,685%, in aumento di oltre 6 punti percentuali. Gli investitori attendono di conoscere i dettagli dello scudo anti-spread che dovrebbe fornire oggi la Bce.
Draghi è rientrato a Palazzo Chigi
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo avere incontrato la Presidente del Senato Casellati a palazzo Giustiniani, è rientrato a palazzo Chigi.
Mattarella riceverà nel pomeriggio Fico e Casellati
Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle Camere. L'articolo 88 della Carta citato dalla nota del Quirinale prevede che "il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse".
Casellati, a quanto si apprende da fonti parlamentari, salirà al Quirinale alle 16,30, mentre il presidente della Camera Roberto Fico salirà alle 17.
Conte alla Camera per l'assemblea del gruppo M5s
Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, è arrivato alla Camera per l'assemblea del gruppi parlamentare, dopo le dimissioni del premier Mario Draghi.
Draghi alla Camera per incontrare Fico
Il Presidente del Consiglio dimissionario, Mario Draghi, si è recato a Montecitorio per incontrare il Presidente della Camera Roberto Fico.
Italia al Centro riunisce la direzione nazionale
"Italia al Centro", il partito guidato da Giovanni Toti, ha convocato per questo pomeriggio la propria direzione nazionale, alla presenza del presidente Toti, del coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello, dei parlamentari, dei coordinatori regionali e dei dirigenti membri dell'organismo. All'ordine del giorno, l'organizzazione del partito e l'analisi della situazione politica dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, al quale "Italia al Centro" aveva rinnovato la propria fiducia nel voto parlamentare.
Renzi, il Paese pagherà l'errore, mandiamo a casa populisti
"L'Italia pagherà il conto di questo errore. Lo pagheranno le famiglie, la classe media, le piccole imprese, i lavoratori". Lo scrive Matteo Renzi in una lettera inviata ai firmatari della petizione 'Draghi rimanga a palazzo Chigi', che il leader di Italia viva aveva avviato nei giorni scorsi nel tentativo di evitare la crisi di governo. "Purtroppo non è bastato. L'assurda e surreale crisi di governo voluta dal Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte si e' conclusa con le dimissioni di Draghi. E nello sfascio ha giocato un ruolo decisivo anche la decisione di Lega e Forza Italia di accordarsi ai grillini: Salvini e Berlusconi sono corresponsabili di questo tragico autogol", prosegue. Renzi si dice orgolgioso "di aver portato Draghi a Palazzo Chigi mandando a casa Conte un anno e mezzo fa. Credo di aver fatto il bene del mio Paese quando mi sono preso gli insulti di tanti che mi accusavano di essere un irresponsabile".
Brunetta lascia Forza Italia
Renato Brunetta dice addio a Forza Italia. La decisione di non votare la fiducia al governo Draghi, ha convinto il ministro della Pubblica amministrazione a uscire dal partito. "Non sono io che lascio - precisa in una nota - ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia". Poi spiega i motivi della decisione: "Non votando la fiducia a Mario Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l'europeismo, l'atlantismo, il liberalismo, l'economia sociale di mercato, l'equità. I cardini della storia gloriosa del Partito popolare europeo, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell'agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr". Brunetta si dice poi "fiero di aver servito l'Italia da ministro di questo Governo".
Grillo: Conte ha fatto bene, Draghi ci ha fatto del male
Beppe Grillo ieri ha sentito, secondo quanto si apprende, più volte il presidente M5s Giuseppe Conte. Ma anche altri 'big' pentastellati. Il garante nelle sue interlocuzioni, apprende l'AGI, avrebbe appoggiato la scelta del Movimento 5 stelle di non partecipare al voto sulla risoluzione presentata dal senatore Casini.
Fico comunica all'Aula le dimissioni di Draghi
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha comunicato all'Aula di aver ricevuto dal presidente del Consiglio una lettera in cui Mario Draghi annuncia di aver reiterato le sue dimissioni al Capo dello Stato. Successivamente Fico ha convocato la conferenza dei capigruppo per le ore 13. La seduta è stata sospesa fino al termine della riunione.
Stasera Consiglio dei Ministri per definire il disbrigo degli affari correnti
Il Consiglio dei Ministri dovrebbe riunirsi questa sera per definire il perimetro del disbrigo degli affari correnti che attende il Governo dimissionario di Mario Draghi. Il Cdm si aprirà dopo che i Presidenti delle Camere saranno stati ricevuti al Quirinale, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione sullo scioglimento della diciottesima legislatura.
Esponenti della maggioranza ipotizzano anche un'approvazione in extremis del ddl concorrenza, stralciando l'articolo 10 sui taxi. Questo per salvagurdare il Pnrr.
Economist, Draghi vittima del peggio dei politici italiani
"All'inizio, Draghi è riuscito a far emergere il meglio dei politici italiani, entusiasmandone molti con il senso del dovere, la disponibilità al compromesso e la convinzione della necessità dell'unità nazionale. Ma dopo soli 17 mesi ora sta cadendo vittima del loro peggio: l'ambizione, il ristretto interesse personale e l'incapacità di capire, o forse di preoccuparsi, che gli eventi nel proprio travagliato Paese hanno sfortunate implicazioni ben oltre i suoi confini". È il duro giudizio sulla crisi politica italiana dell'Economist, che in un lungo articolo ripercorre genesi e caduta del governo di Mario Draghi.
Salvini, basta con la follia del M5s e i giochini del Pd. Ora al voto
"Basta con la follia dei 5 stelle e con i giochini di potere del Pd: ora scelgano gli italiani" ha twittato il segretario leghista Matteo Salvini.
Letta, l'unità è stata il valore aggiunto del Pd
"Fino ad ora l'unità è stata il nostro valore aggiunto e dovrà continuare. Gli organi del partito saranno riuniti. La discussione avvenga in quegli organi e non sui giornali. Decideremo della conformazione della nostra proposta sul progetto, sul programma". Lo ha detto Enrico Lettaalla segreteria nazionale del Pd.
Zelensky "convinto che il supporto del popolo italiano continuerà"
"Continueremo a lavorare per rafforzare la cooperazione Ucraina-Italia. Sono convinto che il supporto attivo del popolo italiano all'Ucraina continuerà!". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla luce delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi.
Di Maio, da Conte e Salvini un colpo all'agenda di governo
"Dopo aver assicurato sostegno a Draghi, Conte e Salvini hanno deciso di voler colpire l'agenda riformatrice del governo in un memento in cui stiamo vivendo una situazione inedita dal punto di vista economico, sociale, energetico e per la guerra in Ucraina". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incontrando i cronisti fuori Montecitorio.
Di Maio, non credo che salveremo il Pnrr
"Prima si fanno le elezioni meglio è perché almeno cerchiamo di salvare la legge di bilancio, non credo salveremo il Pnrr perché le riforme non si potranno fare, ma allo stesso tempo dobbiamo provare a salvare la legge di Bilancio ed evitare l'esercizio provvisorio" ha detto Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, incontrando i cronisti.
Tajani, ho detto a Draghi che sosterremo le misure per il Pnrr
"L'ho ribadito anche oggi a Mario Draghi che noi sosterremo l'azione di governo anche in questa fase di transizione per quanto riguarda le misure necessarie per ottenere i benefici del Pnrr" ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a 'Rainews'.
Di Maio: "Conte e Salvini vogliono destabilizzare il Paese"
Far cadere il governo Draghi "è stato solo il primo atto di un percorso che vede uniti Conte e Salvini nel cercare di portare l'Italia fuori dalle alleanze storiche, di destabilizzarla da un punto di vista economico". Lo dice Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, incontrando i cronisti. L'esecutivo, sottolinea, "aveva una chiara posizione internazionale che collocava l'Italia con i suoi alleati storici. E non è un caso che questo governo sia stato buttato giu' da due forze politiche che strizzano l'occhiolino a Putin".
Della Vedova: "M5S è populista; il problema è nel Pd"
Un'alleanza con il Pd? "Decideremo insieme, ci riuniremo nelle prossime ore. Abbiamo ammonito e cercato di spiegare in ogni modo al Pd che l'alleanza con i 5 Stelle era senza prospettive. Era tutto previsto: i populisti fanno i populisti, non sono stupito di quello che ha fatto il M5S. Il problema è tutto nel campo del Pd. Non so quello che il Pd deciderà di fare, noi nel frattempo abbiamo cominciato a costruire un'alternativa rigorosa alla destra sovranista e populista". Lo ha detto Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, conversando con i cronisti a margine degli Stati Generali per promuovere la candidatura di Roma ad ospitare Expo 2030.
Nel gruppo Leu anche Articolo Uno e Sinistra italiana
Il gruppo di Leu a Montecitorio ha cambiato la propria denominazione in 'Liberi e uguali - Articolo Uno - Sinistra italiana'. Lo ha annunciato questa mattina all'Assemblea il presidente Roberto Fico.
Gelmini: sono addolorata ma le mie sono scelte politiche, non personali
"Siamo sempre stati esclusi da qualunque vertice. Derubricare a questioni personali ragioni politiche come le mie e quelle di Renato Brunetta rispetto alla scelta scellerata" di far cadere il governo di Mario Draghi Lo ha detto Mariastella Gelmini a Skytg24. "Sono addolorata per la scelta fatta ma non mi sento più di far parte di un Movimento che ha rinnegato la sua storia", ha continuato.
Lega, Salvini sta già preparando il futuro governo
Finita la riunione di Matteo Salvini con ministri e sottosegretari della Lega. Il partito ribadisce che si impegnerà nel governo affinché siano immediatamente rinnovati gli sconti carburante, i sostegni alle famiglie per far fronte al caro bollette e i crediti d'imposta per le aziende. Salvini ha sottolineato che gli atteggiamenti di 5 stelle e Pd hanno causato la fine del governo Draghi. Il leader della Lega ha ringraziato tutti "per il grande lavoro e l'impegno", esprimendo grande rammarico perché "la follia dei 5Stelle e le provocazioni del Pd hanno portato alle dimissioni di Draghi". Salvini sta già preparando il futuro governo "per approvare pace fiscale, taglio delle tasse e flat tax, riforma delle pensioni e nuovi Decreti sicurezza".
Casellati 20 minuti a colloquio al Quirinale
La presidente del Senato Elsabetta Casellati ha lasciato il Quirinale dopo circa venti minuti di colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Fico al Quirinale da Mattarella
Il presidente della Camera, Roberto Fico, è appena giunto al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica.
Draghi è arrivato a Quirinale
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato al Quirinale per controfirmare il decreto di scioglimento delle Camere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Mattarella ha sciolto le Camere
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.
Mattarella: sciolte le Camere, si vota entro 70 giorni da oggi
"Ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni dall'indizione delle nuove elezioni". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere.
Mattarella, ho ringraziato Draghi per lavoro di 18 mesi
"Il governo ha presentato le dimissioni. Nel prenderne atto ho ringraziato il presidente Mario Draghi e i ministri per i lavori di questi 18 mesi". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Mattarella, mi aspetto contributo tutto nell'interesse Italia
"Mi auguro che - pur nell'intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale - vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell'interesse superiore dell'Italia". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere.
Mattarella: Governo ha strumenti per esigenze presenti
"È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l'insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere.
Mattarella, avanti Pnrr e contrasto a pandemia
Alle esigenze di contrasto al caro vita "si affianca - con importanza decisiva - quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle camere. "Ne' puo' essere ignorato il dovere di proseguire nell'azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa", ha aggiunto Mattarella.
"Per queste ragioni mi auguro che - pur nell'intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale - vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell'interesse superiore dell'Italia", conclude il presidente.
Fonti ministeriali, si vota il 25 settembre
Il Consiglio dei Ministri è ancora in corso. Fonti ministeriali fanno trapelare che la data scelta per le elezioni politiche sarebbe il 25 settembre
Mattarella, dopo il voto del Senato scioglimento Camere inevitabile
"Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del nostro Paese". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere. "Ma la situazione politica che si e' determinata ha condotto a questa decisione", ha aggiunto il presidente.
"La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l'assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere", ha aggiunto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Mattarella, non c'erano condizioni per continuare
Letta a Bbc, senza Draghi non sicuro sostegno a Kiev
Sul sostegno all'Ucraina "spero che l'Italia continui in questa direzione, ma non e' sicuro". Lo ha detto Enrico Letta intervistato dalla Bbc.
"Una delle ragioni per cui Draghi ha chiesto la fiducia - ha aggiunto il segretario Pd - è perché alcuni partiti hanno avuto un'attitudine ambigua a quanto sta accadendo, come l'invio delle armi e le sanzioni. Auspico che l'Italia continui con il sostegno e combatterò per questo".
Letta a Bbc, italiani puniranno chi ha ucciso governo
"Gli italiani non volevano quello che è successo e sono sicuro che puniranno i partiti che hanno ucciso il governo". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato dalla Bbc.
Letta, voglio candidati con 'occhi di tigre'
Nei prossimi giorni il Pd lancerà una proposta al Paese, per essere vincenti alle elezioni. L'ho detto oggi a tutti i nostri potenziali candidati, ai parlamentari, ai membri della segreteria, lo dico a tutti: voglio vedere candidati con occhi di tigre". Enrico Letta, al Tg3, ribadisce così il profilo con cui vuole che il Pd affronti la campagna elettorale.
"Vogliamo candidati che vadano in giro per il Paese a raccontare cosa è successo e, soprattutto, un'altra idea di Italia. Vedremo - ha aggiunto il segretario Pd - chi ci starà e attorno a questa volontà costruiremo una coalizione che sono convinto sarà vincente per un motivo molto semplice: il voto di ieri ha cambiato completamente il panorama politico e modificato completamente la percezione degli italiani".
Carfagna, prendo le distanze da FI, avvio riflessione
"Per questioni di stile non esprimo giudizi su come Forza Italia ha gestito questa crisi, assumendo una decisione che non ho condiviso, che sono convinta vada contro l'interesse del Paese e di cui non ho mai avuto l'opportunità di discutere in una sede di partito. Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunità che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica". Lo afferma Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
Meloni, rocambolesca e inaspettata. Ma noi pronti
"Non nascondo che non ci aspettavamo di arrivare al voto il prossimo 25 settembre, nel senso che la dipartita di questo governo è stata piuttosto rocambolesca e per certi versi inaspettata. Però pronti siamo sempre stati e siamo". Così la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni a Tg2Post che andrà in onda stasera alle 21.
Terminato il Consiglio dei ministri, si vota 25/9, Draghi lascia Chigi
Il Consiglio dei Ministri è terminato. Fonti ministeriali confermano che si voterà il 25 settembre. Draghi ha lasciato palazzo Chigi: potrebbe recarsi al Quirinale per la firma del decreto con la data delle elezioni.
Draghi e Lamorgese al Quirinale
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese sono al Quirinale per far controfirmare al Capo dello Stato il decreto che fissa le elezioni per il 25 settembre.
Bonetti, Governo operativo per covid, Ucraina e Pnrr
Il Consiglio dei Ministri ha approvato "il perimetro" per gli affari correnti del Governo dimissionario: è garantita "operatività piena nell'ambito degli esercizi che sono consentiti in questa fase. In particolare sull'emergenza pandemia che non è ancora finita, l'Ucraina e il Pnrr". Lo afferma la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti lasciando palazzo Chigi dopo il Cdm.
Berlusconi, forse Draghi era stanco
"Non volevamo far cadere Draghi, ma si è reso indisponibile a un bis. Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene. In ogni caso ha scelto lui e adesso siamo già al lavoro per un nuovo governo di centrodestra". Così Silvio Berlusconi in un colloquio con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari.
Di Maio, Conte e Salvini pagheranno un prezzo
Draghi è caduto perché "due forze politiche, quelle di Conte e Salvini, avevano crisi di sondaggi e hanno anteposto l'interesse dei loro partiti a quello nazionale. Pagheranno politicamente un prezzo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio a CorriereTv..
Berlusconi, non volevamo via Draghi ma ha detto no a bis
"Forza Italia voleva che il governo andasse avanti ma ciò non poteva accadere con i 5 stelle che avevano determinato la crisi e rotto il patto di fiducia alla base della maggioranza di unità nazionale. Avevamo proposto una risoluzione che prevedeva un nuovo esecutivo senza i grillini. Ma Draghi ha deciso di mettere la fiducia sulla mozione Casini, che non conteneva queste indicazioni. Ecco perché, a quel punto, il gruppo di Forza Italia non ha potuto fare altro che uscire dall'aula". Così Silvio Berlusconi in un colloquio con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari. "In ogni caso, ha scelto lui. Forza Italia non ha alcuna responsabilità nella caduta di questo governo".
Berlusconi, premier ha orari più lunghi di quelli della Bce
"La mia impressione è che Draghi si fosse stancato, che non avesse più voglia di andare avanti. Sa, il lavoro di presidente del Consiglio ha orari più lungi di quelli di governatore di una banca centrale... ". Così Silvio Berlusconi in un colloquio con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari.
Di Maio, agenda Draghi punto di riferimento politico
"L'agenda riformatrice di Draghi non può cadere nella polvere. Quell'agenda non è solo un punto di riferimento politico, ma sono provvedimenti che stavano rimettendo in moto l'Italia". Così Luigi Di Maio a CorriereTv.
"Su questi temi i partiti che hanno fatto cadere il governo non avranno credibilità in campagna elettorale. Proporremo agli italiani un metodo di lavoro nel solco dell'agenda Draghi", ha concluso Di Maio.
Mattarella firma decreti per voto 25/9, nuove Camere 13/10
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha presentato per la firma i seguenti atti deliberati dal Consiglio dei Ministri:
- Il decreto di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per il 25 settembre 2022, nonché di determinazione della data della prima riunione delle nuove Camere fissata per il 13 ottobre 2022.
- Il decreto di assegnazione alle Regioni del territorio nazionale e alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni per il Senato della Repubblica.
- Il decreto di assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e delle ripartizioni al territorio della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni della Camera dei Deputati.
Il Capo dello Stato ha firmato i suddetti decreti, che sono stati controfirmati dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro dell'Interno.
Meloni, chiedo indisponibilità ad alleanze variabili
"Quello per chiedo maggiore impegno rispetto al passato è l'indisponibilità a fare alleanze variabili". Così la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni a Tg2Post che andrà in onda stasera alle 21. "Quando sei una squadra, la prima regola è che si vince o si perde insieme", ha continuato.
Elezioni: simboli entro 12-14 agosto; liste entro 21-22 agosto
Le elezioni politiche si svolgeranno domenica 25 settembre. Pertanto i simboli e i programmi andranno presentati al Viminale tra venerdì 12 e domenica 14 agosto. Le liste, i candidati per i collegi uninominali e le firme per i partiti non esentati andranno presentati nelle Corti d'Appello domenica 21 e lunedì 22 agosto.
Conte, sentito Grillo. Sconcertato come me per attacchi
Ma Grillo lo ha sentito? "Assolutamente sì. Oggi, voglio dirlo pubblicamente, è il suo compleanno e gli ho fatto gli auguri". Giuseppe Conte risponde così a Zona Bianca che andrà in onda stasera su Rete4 e poi entra nel vivo della contesa politica di queste ore: "Ci siamo sentiti e anche lui -dice ancora il presidente M5s a proposito del Garante e cofondatore del Movimento - e ovviamente è rimasto sconcertato come me, sgomento, per gli attacchi subiti ieri"
"Quasi tutte le forze politiche - prosegue Conte - erano lì a chiedere 'fuori M5s dalla maggioranza'. Siamo rimasti veramente sorpresi - rimarca Conte - da questo livore, da questa aggressione".
Di Maio, l'Italia ha ancora bisogno di Draghi
"L'Italia ha ancora bisogno di Mario Draghi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al CorriereTv.
Conte, mi presento alle elezioni
"È ovvio che mi presento alle elezioni, come leader M5s". Giuseppe Conte lo annuncia a Zona Bianca in onda questa sera su Rete4.
Berlusconi, noi pronti. Io in campo in campagna elettorale
"Noi siamo pronti, la campagna elettorale sarà molto contenuta nei tempi. Io saro' ancora qui, in campo, come ho fatto altre volte. Mi sento la responsabilità di essere presente con la mia azione". Così il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in un'intervista al Tg2.
Salvini, il lavoro non si interrompe
Matteo Salvini condivide le parole di Sergio Mattarella sul fatto che "non c'è tempo da perdere" e rimarca che "i problemi delle famiglie a casa sono bollette, mutui e le riforme non fatte per i no di Pd e 5 stelle". Il leader della Lega, dal Tg1, rivendica al suo partito che "stiamo insistendo per un taglio delle accise", per lo sconto sulle bollette del gas "il via libera al fondo per l'autismo" sottolineando che si tratta di una misura dovuta a un ministro della Lega. "Il lavoro non si interrompe nonostante la crisi", ribadisce Salvini.
Letta, Berlusconi? Volgare e fuori luogo
"L'ho trovato volgare, totalmente sopra le righe. Penso che si debba avere rispetto e lì non c'è, è un declino fuori luogo". Enrico Letta commenta così, a In Onda Estate su La7, le parole di Silvio Berlusconi sulla fine del governo Draghi.
Letta, impossibili alleanze con 3 partiti che hanno fatto cadere Draghi
"Penso che con i tre partiti che hanno fatto cadere Draghi sia impossibile immaginare alleanze in questa prossima tornata elettorale. Questo è il mio pensiero, ne discuterò con il mio partito e decideremo insieme". Così il segretario Pd, Enrico Letta, a In Onda su La7.
Renzi, prossime elezioni sono Area Draghi-Area Putin
"Si sono cappottati in un parcheggio, questo è successo ieri. Il primo degli irresponsabili si chiama Giuseppe Conte, che non potendo arrivare al 2023 ha preferito aprire la crisi per salvare le poltrone di qualcuno dei suoi. Il centrodestra ha fatto una scelta secondo me sbagliata ma, nella logica del calcio di rigore, hanno fatto il loro. La battaglia per portare Draghi al posto di Conte è forse la cosa migliore che ho fatto nella mia carriera. Le prossime elezioni saranno tra chi ha voluto Draghi e chi lo ha buttato giù: sarà area Draghi contro area Putin". Così Matteo Renzi intervistato da Bruno Vespa a Manduria.
Di Maio, io lavoravo e Conte faceva fibrillare il governo
"Tutte le volte che stavo lavorando ai vertici internazionali, Conte lavorava per fare fibrillare il governo". Luigi Di Maio, a Zona Bianca su Rete4, replica così alle stoccate arrivate, nel corso della medesima trasmissione, da Giuseppe Conte.
"Ora sono al ministero per lavorare, la perdita di Draghi non è solo una perdita per l'Italia ma anche per l'Europa", ribadisce il ministro degli Esteri e leader Ipf.