AGI - "Il trasporto di passeggeri e merci non soggetti al regime di sanzioni Ue da e per la regione di Kaliningrad prosegue attraverso il territorio della Lituania. La Lituania non ha imposto restrizioni unilaterali, individuali o aggiuntive a questo transito". Così le autorità di Vilnius in una nota si sono difese di fronte alle proteste di Mosca per il blocco lituano al transito ferroviario di una vasta gamma di beni - sanzionati da Bruxelles - verso l'enclave russa.
"La Lituania sta attuando in modo coerente le sanzioni dell'Ue, che hanno periodi di transizione e scadenze diversi", ha aggiunto il ministero degli Esteri di Vilnius.
Il blocco di Kaliningrad "non è un'azione della Lituania, si tratta delle sanzioni Ue che sono entrate in vigore dal 17 gennaio ed è l'industria, in questo caso le Ferrovie, che le sta applicando". Lo ha dichiarato il ministro lituano, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri.
"Stanno informando i loro clienti che dal 17 giugno le merci sanzionate, l'acciaio e altre merci a base di minerale di ferro non potranno più transitare in Lituania. Viene fatto con le consultazioni con la Commissione europea e secondo le linee guida della Commissione europea", ha spiegato. "Quindi penso che ci siano state alcune informazioni false diffuse dalle autorita' russe, non è la prima volta, ma sono contento che abbiamo la possibilità di spiegarlo", ha evidenziato il capo della diplomazia lituana.
Peskov, illegale stop transito beni Lituania-Kaliningrad
La decisione della Lituania di sospendere il transito di beni soggetti a sanzioni Ue verso l'enclave russa di Kaliningrad è "illegale" è sarà seguita da contrimisure. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "È davvero una decisione senza precedenti, che viola qualsiasi cosa", ha detto il portavoce della presidenza russa, "constatiamo che cio' deriva dalla decisione dell'Unione Europea di applicare sanzioni al transito. E consideriamo anche questo illegale".
"La situazione è più che seria e richiede una profonda analisi prima che venga adottata qualsiasi misura o presa qualsiasi decisione. La profonda analisi verrà condotta nei prossimi giorni", ha proseguito Peskov, "verranno raccolte le opinioni di diverse agenzie e verranno organizzati incontri interagenzie in modo di arrivare a una posizione comune".
Il ministero degli Esteri russo ha definito "apertamente ostili" le azioni di Vilnius in una nota, che segue la convocazione dell'incaricata d'affari lituana ad interim a Mosca, Virginia Umbrasene.
"Una forte protesta è stata espressa al capo della missione diplomatica in relazione al bando imposto da Vilnius senza preventiva notifica alla Russia del transito ferroviario di una vasta gamma di beni verso la regione di Kaliningrad attraverso il territorio della Lituania", si legge nella nota, "è stata richiesta l'immediata cancellazione di queste restrizioni".
"È stato segnalato che, a meno che il transito commerciale tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio della Russia non venga pienamente ripristinato nel prossimo futuro, la Russia si riserva il diritto di agire in difesa degli interessi nazionali", aggiunge la nota, "Mosca ritiene apertamente ostili le misure provocatorie adottate dalla Lituania in violazione degli obblighi legali internazionali della Lituania, in primo luogo la dichiarazione congiunta del 2002 della Federazione Russa e dell'Unione Europea sul transito tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio russo".
Senatore russo Klimov: Vilnius mette in pericolo intera Nato
La decisione della Lituania di bloccare il transito sul suo territorio delle merci russe soggette a sanzioni Ue e dirette dal resto delle Federazione verso Kaliningrad è un "comportamento inaccettabile" che "mette in pericolo l'intero blocco politico-militare" della Nato. Lo ha scritto su Telegram il senatore Andrej Klimov, vicepresidente della Commissione Esteri del Consiglio federale, la Camera alta russa.
Se l'Unione Europea non interverrà sulla decisione della Lituania di bloccare il transito sul suo territorio delle merci russe soggette a sanzioni Ue e dirette dal resto della Federazione verso Kaliningrad Mosca riterra' di avere "le mani libere" per risolvere il problema "con ogni mezzo". Ha detto Andrej Klimov.
Secondo Klimov, la Nato "de jure avvia un blocco inaccettabile di un'entità costituente della Federazione Russa attraverso le mani di uno dei suoi paesi membri" e "quest'ultima può essere valutata come un'aggressione diretta contro la Russia, costringendoci letteralmente a ricorrere con urgenza a un'adeguata autodifesa".
Borrell, transito terrestre Kaliningrad non è bloccato
"Il transito terrestre tra Kaliningrad e altre parti della Russia e' ancora aperto. Quindi, primo, non c'e' un blocco, il transito terrestre tra Kaliningrad e altre parti della Russia non è stato oggetto di blocco. Il secondo elemento è che il transito di passeggeri e merci non soggetti a sanzioni continua. Terzo, la Lituania non ha preso alcuna restrizione nazionale unilaterale e applica solo le sanzioni Ue. Quindi è falsa ed è pura propaganda l'accusa che la Lituania applichi sanzioni nazionali. Non ci sono restrizioni unilaterali imposte dalla Lituania". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri dell'Ue.
"Ma conformemente alle sanzioni Ue ci sono restrizioni ad importazioni ed esportazioni in relazione ad alcune merci, inclusa la proibizione del transito di quei beni nel territorio Ue. E la Lituania non fa altro che attuare le linee guida previste dalla Commissione", ha spiegato Borrell. "Ma verificheremo ancora gli aspetti legali per assicurarci di essere in piena osservanza delle regole. Ma la Lituania non ha colpa, non sta applicando sanzioni nazionali", ha aggiunto.