AGI- Severodonetsk resta l'epicentro dell'offensiva delle forze russe in Ucraina: per sostenere l'assalto nella città nel Donbass, Mosca ha inviato ulteriori battaglioni tattici e le sue forze stanno cercando di sfondare a Slavyansk, colpendo il più possibile con l'artiglieria. Le forze russe insieme alle milizie della Repubblica popolare di Lugansk hanno annunciato l'intenzione di aprire un corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili rifugiati nello stabilimento Azot a Severodonetsk, a partire dalle 7 alle 19 (ora italiana) di domani.
La richiesta, ha specificato Mikhail Mizintsev, capo del Centro nazionale per il controllo della difesa della Federazione Russa, è arrivata da Kiev che pero' vorrebbe l'evacuazione dei civili verso il territorio controllato dagli ucraini nella vicina Lysychansk. Il corridoio studiato da Mosca, invece, prevede il trasferimento in direzione nord, verso la città di Svatovo nell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk.
Per Mizintsev, "è impossibile organizzare un'uscita sicura dei civili verso Lysychansk perchè ieri i militari ucraini hanno fatto saltare in aria l'unico ponte sul fiume Seversky Donets verso Lysychansk".
Il rappresentante del ministero della Difesa ha, infine, invitato le "truppe ucraine e i mercenari stranieri" che si trovano nello stabilimento Azot a "fermare ogni ostilità e liberare i civili che stanno trattenendo", come anche a "fermare l'insensata resistenza e deporre le armi". Intanto, ha fatto sapere l'intelligence britannica, le forze di Mosca hanno fatto "piccoli progressi" a Kharkiv "per la prima volta in diverse settimane".
Da Kiev, il presidente Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere armi: le forze ucraine hanno abbastanza munizioni ma hanno bisogno di armi a lungo raggio, quelle "che hanno una gittata per ridurre il vantaggio dell'equipaggiamento bellico della Federazione Russa", ha sottolineato.
Tra Mosca e Kiev c'è stato un nuovo scambio di salme di soldati morti in guerra, anche se non è stato precisato dove e quando: il governo ucraino ha fatto sapere di aver ricevuto i cadaveri di 64 soldati morti a difesa delle acciaierie di Mariupol in cambio dei resti di militari russi.
Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha invece accusato combattenti nazionalisti ucraini di aver ucciso 32 militari ucraini che si erano arresi alle truppe russe nel Donetsk e si accingevano a raggiungerle portando bandiere bianche.