AGI - Oltre 83 milioni di adulti europei hanno fatto uso di droghe nel 2021, si tratta del 29% della popolazione del Continente. La cannabis resta la sostanza maggiormente consumata, con oltre 22 milioni che ne hanno segnalato l'uso nell'ultimo anno, ma sono gli oppiacei a causare più morti: i tre quarti dei 5.800 decessi per overdose registrati.
Sono le stime dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze raccolte nella "Relazione europea sulla droga 2022: Tendenze e sviluppi" che fotografano un preoccupante rimbalzo del consumo di sostanze illecite, ormai tornato ai livelli pre-pandemia, accompagnato dalla crescita delle morti per overdose e dalla 'popolarità' in ascesa delle droghe pesanti e sintetiche. "Si stima che nel 2020 nell'Unione europea si siano verificati almeno 5.800 decessi da overdose causati da sostanze illecite", si legge nel rapporto.
"E' un tasso di mortalità stimato per overdose pari a 16,7 decessi per milione per la popolazione adulta", la cui gran parte dei casi "è associata alla tossicità data dal consumo plurimo, che generalmente comprende combinazioni di oppiacei illeciti, altre sostanze illecite, farmaci e alcol".
In particolare, gli esperti hanno osservato che "il numero di decessi per overdose tra la fascia di età 50-64 è aumentato dell'82% tra il 2012 e il 2020" e "ciò riflette la tendenza all'invecchiamento tra i consumatori di stupefacenti ad alto rischio e, in alcuni Paesi, l'aumento dei decessi, spesso tra le donne, correlati a oppiacei soggetti a prescrizione medica, probabilmente collegati alla gestione del dolore e all'abuso di farmaci".
Assieme all'età media delle persone a rischio, è aumentata anche la circolazione delle sostanze ritenute più pericolose. Tra il 2010 e il 2020 i maggiori incrementi, espressi in termini percentuali, dei quantitativi sequestrati sono stati registrati per la metamfetamina (+477%), amfetamina (+391%), cannabis in foglie e infiorescenze (+278%), cocaina (+266%) e Mdma (+200%).
In Europa esistono considerevoli mercati di consumo di queste droghe, ma è probabile che l'incremento delle quantità sequestrate rispecchi, almeno in parte, il ruolo più importante dell'Europa come luogo di produzione, esportazione o transito di tali droghe, si sottolinea nella relazione.
Al netto delle sostanze destinate al commercio estero, si stima che nell'Unione europea circa 83,4 milioni di adulti (di età compresa tra 15 e 64 anni), pari al 29%, abbiano fatto uso di sostanze illecite, con un numero di uomini superiore (50,5 milioni) rispetto alle donne (33 milioni) ad averne segnalato il consumo.
La cannabis resta la sostanza maggiormente consumata, con oltre 22 milioni di europei adulti che ne hanno segnalato il consumo nell'ultimo anno. Nel 2021 - si evidenzia ancora nella relazione - si stima 3,5 milioni di adulti nell'Ue abbiano consumato cocaina, 2,6 milioni Mdma e 2 milioni amfetamine. Circa un milione di europei ha consumato eroina o un altro milione sostanze oppiacee illecite nell'ultimo anno.
Le ultime cifre che preoccupano gli esperti sono quelle relative alla tossicodipendenza da crack nell'Ue, triplicata dal 2016, e che nel 2020 ha costretto 7 mila consumatori a sottoporsi a un trattamento di disintossicazione e recupero. "Un'analisi del 2021 delle acque reflue comunali in 13 città europee" ha rilevato "residui di crack in tutte le città in tutti i giorni di campionamento, con le concentrazioni più elevate segnalate ad Amsterdam e Anversa".