AGI - I bombardamenti russi hanno causato un enorme incendio nell'impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove infuriano combattimenti "senza tregua". Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare di Lugansk, Serhiy Haidai, su Telegram, aggiungendo che l'esercito ucraino mantiene il controllo su Severodonetsk.
La città, quella più a Est nel territorio tra quante Kiev ancora controlla, è da giorni l'epicentro dello sforzo russo per avanzare nel Donbass. "L'impianto chimico di Azot è stato oggetto di pesanti bombardamenti per ore", ha raccontato Haidai. Ma secondo le autorità militari Ucraine, l'impianto Azot non è stato bloccato dalle truppe russe.
"Azot non è bloccato. Sono in corso combattimenti nelle strade vicino all'impianto", ha scritto il governatore. Fonti ucraine stimano che nei rifugi antiaerei sotterranei nello stabilimento ci siano qualcosa come 800 civili ucraini. Haidai ha anche aggiunto che è probabile che le truppe russe intensificheranno i loro attacchi per prendere la città tra oggi e domani.
La Russia, che con il controllo di Severodonetsk punta a ottenere quello dell'intera regione di Lugansk, sostiene invece che sta gia' bloccando l'impianto di Azot, dove sembra che cerchi di ripetere la strategia seguita con l'acciaieria Azovstal a Mariupol, che poi ha ceduto.
Haidai ha già smentito sabato la caduta di Severodonetsk ("La situazione è difficile ma sotto controllo") e ha spiegato anche che l'incendio è scoppiato dopo che decine di tonnellate di petrolio sono fuoriuscite dai radiatori danneggiati da un attacco russo. Non ha chiarito però se ci siano state vittime o se l'incendio sia stato messo sotto controllo. Il governatore ha riconosciuto che la situazione rimane molto difficile nel villaggio di Toshkivka, alla periferia nord-occidentale della città; e aggiunto che le forze ucraine hanno bloccato con successo l'avanzata russa vicino a Popasna.
Il governatore ha ammesso pero' che la maggior parte di Severodonetsk è ora sotto il controllo russo. Secondo l'esercito di Mosca, tutte le aree residenziali della città hanno ceduto. La presa di Sevierdonetsk e della sua citta' gemella, Lysychansk, darebbe ai russi il controllo sull'intero Oblast di Lugansk.