AGI - L’eccidio nella scuola di Uvalde ha ancora oggi molto spazio sulla stampa internazionale, che punta sulla visita di Biden nella città texana sconvolta dal massacro, ma anche sul controllo delle armi da fuoco e sui ritardi nell’intervento della polizia. Anche l’Ucraina resta tra le notizie principali, con l’offensiva russa nel Donbass, i nuovi appelli di Kiev per forniture di armamenti e le trattative in corso nell’Ue per decidere l’embargo sul petrolio russo.
Washington Post
Il Washington Post registra nel suo titolo di apertura, che nella grafica di oggi non è il più evidente della prima pagina, la “sofferenza” delle truppe ucraine davanti all’avanzata russa nel Donbass e le rinnovate richieste di Kiev agli Usa per armi di potenza tale da permettere una risposta efficace all’offensiva.
La notizia dominante è però la visita di Biden a Uvalde, in Texas, per un omaggio alle vittime della strage nella scuola elementare. “L'apparizione di Biden ha coronato quasi una settimana di sconvolgimenti nei ritmi della vita quotidiana qui, poiché i residenti hanno affrontato non solo il massacro dei bambini e dei loro insegnanti, ma anche gli interrogativi sul fatto che alcune di quelle vite avrebbero potuto essere salvate da tentativi più rapidi di neutralizzare il pistolero di 18 anni. I residenti di Uvalde, la maggior parte dei quali messicani americani, hanno visto le emittenti televisive descrivere le loro sofferenze in francese e giapponese e i politici resuscitare argomenti fin troppo familiari sul controllo delle armi. E hanno visto il modo in cui intendono la loro comunità iniziare a dissolversi”, scrive il giornale.
Torna nella fascia alta della prima pagina anche il Covid: è il terzo anno che il virus segna il Memorial Day, per gli americani festività che marca l’inizio della stagione estiva, e le cose non vanno bene, visto che i casi sono 100.000 al giorno, 5 volte più che l’anno scorso nella stessa data. Resta l’attenzione sulle primarie dei repubblicani, con Trump che, dopo aver perso in Georgia, va all’attacco in Wyoming per scalzare Liz Cheney, una delle voci più critiche nei suoi confronti e vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sull’attacco al campidoglio del 6 gennaio 2021.
New York Times
Una grande foto di Biden e della first lady Jill vestita a lutto davanti alla scuola elementare di Uvalde accompagna il titolo di apertura del New York Times sulla visita del presidente nella cittadina de Texas dove un adolescente ha assassinato 19 bambini e 2 due insegnanti. Alcuni dalla folla hanno urlato un appello, “Fate qualcosa”, e Biden ha risposto “Lo faremo”: questo l’attimo che, nel titolo del giornale, riassume il significato della visita.
Il Nyt si chiede in un commento se pubblicare le immagini delle vittime di simili sparatorie di massa possa servire, com’è stato in altre circostanze, a suscitare un’ondata di indignazione tale da incrinare “l’inerzia ufficiale” sul controllo delle armi da fuoco e alimentare il sostegno a una legge più restrittiva.
Un’analisi è dedicata alla Nato: “Mentre cerca unità, la Turchia mette i bastoni tra le ruote”, scrive il quotidiano a proposito del no di Ankara all’ingresso di Finlandia e Svezia, e aggiunge che Erdogan è ormai considerato in qualche modo “un artista del ricatto”, ricordando come in passato il presidente turco abbia messo il veto su decisioni importanti dell’alleanza per condizionarle o per ottenere vantaggi per la Turchia.
Wall Street Journal
La visita di Biden a Uvalde è in evidenza anche sul Wall Street Journal, che valorizza anche due approfondimenti di carattere economico-finanziario. In un’analisi, il giornale si concentra sui così detti “indicatori della paura” cui gli investitori guardano per valutare le prospettive di questa fase di volatilità dei mercati. Il principale di questi, il Cboe Volatility Index, o VIX, che misura i prezzi delle opzioni sul listino S&P, “sebbene balzato quest'anno, rimane ben al di sotto dei livelli raggiunti nei precedenti mercati ribassisti” e questo viene inteso come un segnale significativo dagli analisti.
Un altro servizio fa il punto sulla ripresa del mercato del lavoro negli Usa, partendo dal tasso di disoccupazione che è sceso al minimo storico in 17 Stati concentrati nel Midwest, nel Sud e nella regione montuosa occidentale, con “una netta inversione di tendenza dalla primavera del 2020, quando la pandemia di Covid-19 ha portato la disoccupazione a livelli record in 15 di quegli Stati”.
Financial Times
Biden “sul luogo del massacro” a Uvalde è l’apertura anche del Financial Times, che a centro pagina dà risalto a un approfondimento sull’inflazione “che ha innescato la più vasta spinta al rialzo dei tassi di interesse negli ultimi 20 anni”. Il quotidiano fa il punto sulle decisioni prese dalle Banche centrale in giro per il mondo, e calcola che sono stati oltre 60 gli aumenti dei tassi decisi negli ultimi tre mesi su scala globale, con un’ampiezza e una sorta di unanimità dei banchieri che non si vedeva dai tempi della grande crisi finanziaria del 2008.
Le mosse più pesanti sono state quelle della Federal Reserve e della Bank of England, mentre – sottolinea il giornale – la Bce finora si è limitata ad annunci e dovrebbe rialzare i suoi tassi a luglio.
In basso, un titolo sull’Ucraina centrato sulla richiesta di Kiev per nuove forniture di armamenti mentre “infuria la battaglia per il controllo di una città chiave del Donbass”, Severodonetsk.
The Times
La lentezza della reazione della polizia all’attacco del diciottenne Salvador Ramos contro la scuola elementare di Uvalde, in Texas, è il tema di apertura del Times, con la notizia che il Dipartimento della Giustizia ha avviato un’indagine finalizzata, più che all’accertamento di responsabilità, a “trarre una lezione e individuare le migliori procedure per aiutare le unità di pronto intervento a prepararsi per rispondere attivamente alle sparatorie”.
Più sotto, in risalto ancora il tema dell’energia: 6 milioni di famiglie britanniche potrebbero subire il prossimo inverno interruzioni delle forniture a causa della guerra in Ucraina, secondo stime del governo di cui il giornale ha preso visione.
Il Times anticipa anche che per far fronte a questa potenziale emergenza, si sta valutando di ritardare la chiusura delle centrali a carbone che era stata programmata nel quadro dei piani di riduzione delle emissioni. Una fotografia dà conto di un’iniziativa per il giubileo di platino della regina Elisabetta: sue immagini in vari momenti del lungo regno sono state proiettate sui monoliti del sito preistorico di Stonehenge.
Le Monde
Prima pagina fredda, come ogni lunedì, quella di Le Monde che oggi non esce. Il titolo portante è sulla decarbonizzazione, con un approfondimento su come i Paesi del G7 si preparano ad attuarla per cambiare radicalmente da qui al 2035 i metodi di produzione dell’energia elettrica. Un processo che, secondo il giornale, comporterà un rafforzamento del ruolo dello Stato, invertendo la tendenza delle privatizzazione che ha connotato il settore, perché diventeranno cruciali la pianificazione e gli investimenti pubblici.
Anche ai cittadini toccherà dare un contributo con una “sobrietà individuale” nei consumi elettrici, che dovrà integrarsi con le trasformazioni strutturali, secondo il giornale. Un focus sul futuro politico di Marine Le Pen segnale che, candidata alla rielezione nel suo collegio storico di Pas-de-Calais, “non terrà più le redini” del Rassemblement National e non si candiderà più alle presidenziali.
Le Figaro
Punta il suo sguardo sull’Ue Le Figaro, che mette in primo piano il vertice dei 27 oggi a Bruxelles per tentare di sciogliere il nodo dell’embargo sul petrolio russo. “L’unità europea davanti alla sfida di una lunga guerra” in Ucraina, titola il quotidiano, che spiega come bisognerà “faticare” perché l’Ungheria continua a opporsi e come, in una prospettiva più ampia, queste divergenze potranno incidere sul “futuro politico di indipendenza energetica e di autonomia strategica” dell’Europa.
In evidenza anche la debacle del servizio d’ordine alla finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid disputata allo Stade de France nel sobborgo parigino di Saint-Denis. Il quotidiano fa ironia sui tentativi del ministro dell’Interno Gerard Darmanin di addossare agli hooligan inglese il caos di una serata finita con 238 feriti e 68 arresti: “Ah, i tifosi britannici! Se non ci fossero, Saint-Denis sarebbe un'oasi di pace e le grandi serate di calcio allo Stade de France, una fiera per famiglie".
"Di solito il discorso pubblico è diffidente verso le consorterie, ma, da sabato sera, si potrà credere che in ogni inglese ci sia un teppista che dorme. Questa è la versione orwelliana del fiasco della finale di Champions League. Il problema è che le parole di Gérald Darmanin non corrispondono al racconto dei giornalisti e degli spettatori presenti allo stadio”, scrive criticamente Le Figaro.
El Pais
In Andalucia il Partito popolare potrebbe governare da solo dopo le prossime elezioni regionali secondo i risultati di un sondaggio commissionato da El Pais, che il quotidiano spagnolo valorizza in apertura. Nelle intenzioni di voto, il PP conquisterebbe 48 seggi, 22 più di quelli di cui dispone oggi, tutti a spese dei centristi di Ciudadanos, che franerebbe dal 18% al 3%.
In questa situazione, i popolari potrebbero formare un monocolore, senza allearsi con i neo franchisti di Vox, come hanno fatto nella regione di Castiglia e Leon.
Ancora in risalto le intercettazioni delle conversazioni che il commissario di polizia Josè Manuel Villarejo, oggi in pensione, teneva (e registrava) con dirigenti del Partito popolare, e che El Pais da diversi giorni sta pubblicando in esclusiva: la nuova punta riguarda il “caso Gurtel”, nome creato dalla stampa spagnola per la “mani pulite” iberica, le varie inchieste su casi di tangenti che hanno coinvolto diversi politici e imprenditori tra il 200 e il 2010.
Dalle intercettazioni risulta che il ministero dell’Interno “manovrò per evitare che fosse investito Rajoy”, allora premier e leader del Pp, cui Villarejo si riferisce come “il Barba”. In grande evidenza la parata trionfale del Real Madrid, al suo rientro nella capitale dopo la vittoria in Champions League contro il Liverpool.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
“Battaglie perse nell’Ucraina orientale”, titola in apertura la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che racconta la battaglia di Severodonetsk, l’ultima delloblast di Luhansk ancora difesa dalle truppe ucraine. Il giornale si sofferma anche sugli sforzi diplomatici condotti in tandem dal cancelliere tedesco Scholz e dal presidente francese Macron, che nel fine settimana “hanno parlato telefonicamente per 80 minuti” con Putin per sollecitarlo a negoziare con Zelensky un cessate il fuoco immediato, e per sensibilizzarlo sui rischi di una crisi alimentare mondiale a causa del blocco delle esportazioni di grano ucraino.
Nell’editoriale, il quotidiano manifesta “dubbi sulla determinazione del governo federale” ad attuare in concreto la svolta sulla politica di difesa annunciata da Scholz al Bundestag il 27 febbraio, tre giorni dopo l’invasione russa: l’aumento di 100 miliardi della spesa militare. Politica interna in rilievo, con le trattative tra Cdu e Verdi per formare il governo nel Land del Nord Reno-Westfalia.
China Daily
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha concluso sabato la sua visita in Cina, “che non è stata un’indagine”, e il China Daily tira così le somme: “Ha migliorato la comprensione del percorso della Cina sullo sviluppo dei diritti umani e ha fornito l'opportunità di vedere la vera regione autonoma dello Xinjiang Uygur, che è stata imbrattata di bugie fabbricate con il pretesto di proteggere i diritti umani”. Parole del viceministro degli Esteri Ma Zhaoxu. Il giornale ricorda che la stessa Bachelet, primo commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani nella Repubblica popolare dal 2005, ha sottolineato che il viaggio è stato organizzato dal suo team e che tutti gli incontri sono stati condotti "in modo non supervisionato" dalle autorità cinesi.
Bachelet, che ha avuto un colloquio in videoconferenza con Xi Jinping, e uno in presenza con il ministro degli Esteri Wang Yi di persona, ha diplomaticamente affermato: "La visita è stata un'opportunità per avere discussioni dirette con i leader più importanti della Cina sui diritti umani, per ascoltarsi reciprocamente, sollevare preoccupazioni, esplorare e aprire la strada a interazioni più regolari e significative in futuro, al fine di sostenere La Cina nell'adempiere ai propri obblighi ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani".
Quotidiano del Popolo
Le tensioni con gli Usa per l’influenza nell’Asia Pacifico restano un tema importante nella scaletta del People’s Daily, che torna a criticare “la cosiddetta cornice economica indopacifica” lanciata da Biden durante la sua missione in Corea del Sud e Giappone la scorsa settimana, come “il tentativo di formare una cricca per contenere la Cina”.
Il giornale evidenzia che “esiste già un quadro funzionale di cooperazione regionale nell’Asia-Pacifico di cui beneficiano i paesi della regione. Gli Stati Uniti, avviando un altro quadro che diluisce il concetto di "Asia-Pacifico", ovviamente non stanno lavorando per lo sviluppo o la prosperità dei paesi regionali”, scrive il quotidiano, secondo cui “tutti i Paesi della regione ne sono consapevoli” e sono in allerta “per le caratteristiche della Guerra Fredda che comporta” la strategia americana, “formulata per assicurarsi che gli Stati Uniti vincano la competizione nel 21° secolo e per presentare ai Paesi regionali un'alternativa all'approccio cinese”.
Ma, ricorda il giornale, la Cina è “il principale partner commerciale per la maggior parte dei Paesi della regione”, e pertanto “i suoi interessi sono profondamente intrecciati con quelli dei Paesi della regione”, un “gigantesco mercato con 1,4 miliardi di persone” in cui “la Cina amplierà sicuramente i vantaggi reciproci con i Paesi regionali”, mentre “i Paesi che cercano di isolare la Cina finiranno solo per isolare se stessi”.