AGI - La ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha dedicato la prima trasferta da numero uno del Quai d'Orsay all'Ucraina e ha visitato Bucha, la "città martire" a nord ovest di Kiev che durante il periodo dell'occupazione russa, nelle prime settimane della guerra, ha subito una vera strage di civili inermi.
"Non dovrebbe succedere, e non può ricominciare", ha dichiarato Colonna dopo aver visitato una chiesa ortodossa che espone le fotografie di quanto accaduto e aver deposto dei fiori ai piedi di un muro a cui sono appese le fotoritratto delle vittime. Dopo la scoperta, a partire da fine marzo, di cadaveri di civili per strada e nelle fosse comune, Bucha è diventata la città simbolo dei crimini di guerra compiuti dagli invasori russi in Ucraina.
"La Francia è con gli Ucraini, con i suoi amici, e gli alleati farà tutto il possibile perché torni la pace". Quanto all'inchiesta sui crimini di guerra, "abbiamo risposto per primi", ha detto, riferendosi al contributo dei Gendarmi francesi alle indagini. "Sono rimasti alcune settimane, e vi hanno lasciato con materiale per andare avanti".
Ora la ministra auspica che "le procedure legali si completino al più presto perchè le famiglie possano vedere i propri cari riposarsi ed essere sepolti". Soltanto "i risultati dell'inchiesta condotta dalle autorità ucraine permetterà di stabilire l'identità dei responsabili delle violenze, a partire dai fatti che la nostra squadra ha contribuito a stabilire".