AGI - La Gran Bretagna ha avviato una discussione con gli altri alleati della Nato sull'invio di armi moderne alla Moldavia per consentirle di proteggersi da un'eventuale aggressione russa.
Lo ha dichiarato in un'intervista al Telegraph il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss. Lo scorso aprile il generale Rustam Minnekayev, capo del Distretto militare centrale russo, aveva affermato che l'obiettivo di Mosca era strappare all'Ucraina tutta la costa in modo da costruire un collegamento con la Transnistria, il territorio separatista filorusso della Moldavia.
"Vorrei vedere la Moldavia equipaggiata secondo gli Standard Nato. Ne stiamo discutendo con i nostri alleati", ha dichiarato Truss. "Putin e' stato del tutto chiaro sulle sue ambizioni di creare una Russia piu' grande e il fallimento dei suoi tentativi di prendere Kiev non significa che abbia rinunciato a queste ambizioni", ha aggiunto la numero uno del Foreign Office.
Nelle settimane passate la Transnistria è stata teatro di alcuni misteriosi attentati con esplosivo a a strutture governative e ripetitori radio delle emittenti russe. Tali attentati erano stati definiti sia dal governo di Chisinau che dai secessionisti di Tiraspol come tentativi di trainare la Transnistria nel conflitto.
Le autorità separatiste avevano affermato che dietro agli attacchi, che non hanno causato vittime, ci sono elementi riconducibili all'Ucraina, una tesi che l'esecutivo moldavo ha affermato di non escludere.
Truss, a lavoro con Polonia su difesa permanente
La Gran Bretagna e la Polonia hanno costituito una commissione congiunta con l'Ucraina che ha l'obiettivo di dotare Kiev di una struttura di difesa che le consenta di contrastare in modo "permanente" la Russia. Lo ha dichiarato in un'intervista al Telegraph il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss.
"Al momento stiamo lavorando a una commissione congiunta con l'Ucraina e la Polonia per portare le difese ucraine in linea con gli standard Nato", ha spiegato Truss, "esamineremo quindi la situazione attuale, le necessità degli ucraini".
"La domanda è: come conservare questo nel tempo? Come assicuriamo che l'Ucraina sia capace in modo permamente di difendersi e come garantiamo che ciò accada? È cio a cui stiamo lavorando al momento", ha sottolineato ancora la numero uno del Foreign Office, "e ciò si applica anche ad altri Stati vulnerabili come la Moldavia perché, ancora, dalla Russia c'è una minaccia più ampia e abbiamo bisogno di assicurarci che siano equipaggiati secondo gli standard Nato".