AGI - Mentre continuano gli attacchi russi nella parte orientale dell'Ucraina, dall'altra parte del confine il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha fatto sapere che uno dei suoi villaggi è stato attaccato con bombe provenienti da oltre frontiera, senza che ci siano state vittime ma solo un ferito lieve.
La notizia del giorno, l'83/mo dall'inizio del conflitto, resta però la fine della battaglia di Mariupol, dopo la decisione dell'Ucraina di fare evacuare i militari che ancora difendevano l'acciaieria Azovstal.
La conquista della città portuale sul mar d'Azov, considerata strategica dai russi fin dall'inizio della "operazione speciale", permetterebbe di avvicinarsi a uno degli obiettivi principali di Mosca, ovvero la creazione di un corridoio terrestre fra l'Est dell'Ucraina e la Crimea.
Secondo lo stato maggiore di Kiev, i russi hanno continuato anche oggi "a lanciare attacchi missilistici su infrastrutture militari e civili nelle regioni di Leopoli, Chernihiv e Sumy. Nella direzione di Donetsk, il nemico sta cercando di condurre operazioni offensive lungo l'intera linea di contatto, bombardando gli insediamenti con l'artiglieria. Nelle aree di Bakhmut, Klinovy, Soledar e Vovchoyarivka" i russi hanno invece lanciato missili "dagli aerei Su-35".
Sempre secondo Kiev, "nella direzione di Kharkiv, i principali sforzi del nemico sono concentrati sul mantenimento delle loro posizioni e sulla prevenzione dell'avanzata delle forze armate fino al confine di stato dell'Ucraina".
Quanto a Severodonetsk, la città che è diventata capitale regionale da quando le forze separatiste controllano una parte del Donbass, ovvero dal 2014, è quasi completamente circondata e continuano i bombardamenti, che oggi hanno ucciso "almeno 10 persone" secondo il governatore.
Quanto alla parte occidentale del Paese, un attacco russo ha distrutto un carico di materiale militare proveniente dai partner dell'Ucraina e diretto al Donbass, in una stazione ferroviaria della regione di Leopoli, secondo il ministero russo della Difesa.
E a proposito di forniture d'armi, in una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il capo dell'Eliseo Emmanuel Macron si è impegnato su ulteriori invii.