AGI - A simbolica testimonianza dell’impegno italiano nel mondo per la tutela dei diritti delle persone LGBTIQ+, quest’anno, per la prima volta, il ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale espone sulla facciata della Farnesina uno striscione con i 6 colori della bandiera arcobaleno (cosiddetto "Freedom Flag").
Nella Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (IDAHOT), dedicata quest’anno al tema “Our Bodies, Our Lives, Our Rights”, la Farnesina coglie l'occasione per ribadire con forza che i diritti umani sono diritti inviolabili della persona, che devono essere garantiti a tutti, senza distinzioni o discriminazioni, incluse quelle basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
Per rendere questo impegno più concreto, su indicazione del ministro Luigi Di Maio, lo scorso novembre il Segretario Generale della Farnesina, l'ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha istituito la figura dell'"Inviato Speciale per i Diritti Umani delle persone LGBTIQ+ nel mondo", affidandone l’incarico al presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani, ministro plenipotenziario Fabrizio Petri.
L’azione dell’Inviato Speciale si concentra in particolare sulla promozione della decriminalizzazione dell’omosessualità nel mondo. Sono ancora numerosi gli Stati in cui le persone LGBTIQ+ continuano a patire discriminazioni, marginalizzazione, abusi e violenze, sperimentando una sistematica violazione dei loro diritti fondamentali. In molti casi le stesse relazioni consenzienti fra persone adulte del medesimo sesso sono considerate reato, punibile anche con la pena di morte.
L’Italia, che è anche membro della principale coalizione internazionale per promuovere i diritti delle persone LGBTIQ+ nel mondo (la Equal Rights Coalition), promuove i diritti umani e le libertà fondamentali delle persone LGBTIQ+ in tutti i fora multilaterali competenti - a livello europeo e internazionale - e nelle relazioni bilaterali con gli altri Paesi, agendo per la rimozione di quelle barriere che impediscono loro di godere pienamente dei diritti civili, politici, economici, sociali e culturali.
La lotta contro tutte le forme di discriminazione, incluse quelle fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, ha rappresentato una priorità del nostro recente mandato nel Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite (2019-2021) ed è anche al centro del nostro attuale Semestre di Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.
Insieme ai partner dell’Unione Europea, inoltre, il nostro Paese ha contribuito all’adozione del Piano d’azione UE sui diritti umani e la democrazia (2020-2024) che include uno specifico impegno delle Istituzioni europee e degli Stati Membri per prevenire e combattere tutte le forme di discriminazione nei confronti delle persone LGBTIQ+ e alla Strategia per l’uguaglianza LGBTIQ+ 2020-2025.