AGI - Al fianco del Principe Carlo, che oggi alla Camera dei Lord ha letto il Discorso della Corona in luogo della madre Elisabetta II, non c'era il trono vuoto della monarca. Un "simbolismo inatteso e potente", scrive il 'Times', il cui significato è che non è ancora giunto per lui il momento di guidare il Paese: nonostante la sua forzata assenza dovuta a motivi di salute, la regina è sempre in carica.
"Un trono vuoto sarebbe stato un potente simbolo dell'assenza della regina. Invece il trono del sovrano era stato semplicemente sostituito dal trono del consorte, leggermente più piccolo ma non per questo meno imponente", spiega il 'Times', "è lì che Carlo, vestito con l'uniforme di ammiraglio della flotta, sedeva mentre leggeva il discorso, con la Corona dello Stato Imperiale appoggiata su un cuscino rosso sul tavolo accanto a lui".
"La duchessa di Cornovaglia sedeva su una sedia di stato alla sua sinistra, mentre il duca di Cambridge sedeva sull'altra sedia di stato alla sua destra", scrive ancora il quotidiano britannico, "la soluzione ha trasmesso un suo messaggio potente, diverso da quello previsto ma non meno risonante: un messaggio di continuità. Era l'equivalente regale di 'non c'è niente da vedere qui', un modo sottile ma inequivocabile per trasmettere l'idea che anche in assenza della regina, gli affari di governo - e il ruolo costituzionale del sovrano - continuano".
L'autorità della monarca era rappresentata, oltre che dalla Corona, da altre due insegne regali: il Cap of Maintenance e la Sword of State, trasportate al Palazzo di Westminster in tre limousine statali. È stata solo la terza volta nei suoi 70 anni da record al trono che la regina ha mancato la cerimonia di 'state opening', nella quale il Capo dello Stato legge il programma del governo.
Le altre due occasioni furono nel 1959, quando era incinta del principe Andrea, e nel 1963, quando aspettava il principe Edoardo. Elisabetta II, che non ha potuto presenziare a causa di quelli che Buckingham Palace ha definito "problemi di mobilità episodici", avrebbe assistito alla cerimonia in televisione al Castello di Windsor.
Per Charles la lettura del Discorso della Regina - in cui vengono esposti i provvedimenti legislativi pianificati dal "governo di Sua Maestà" e dai "ministri di Sua Maestà" - è stata l'incombenza più vicina ai ruoli che gli spetteranno quando sarà re. Il discorso simboleggia l'essenza del ruolo costituzionale della regina: ogni legge approvata dal Parlamento è a nome di Sua Maestà.
"Carlo, che normalmente pronuncia i suoi discorsi con passione e sentimento, ha letto le parole scritte per sua madre con distacco e senso del dovere, ma nulla di più", osserva ancora il 'Times', "negli ultimi anni i funzionari del palazzo hanno lavorato dietro le quinte per garantire una transizione senza soluzione di continuità dalla regina al principe di Galles.
A poco a poco, quasi impercettibilmente, ha assunto più responsabilità della regina. Effettua per lei le più significative visite all'estero. Depone la corona al cenotafio la domenica della memoria a suo nome. È una presenza sempre più visibile nelle occasioni di Stato". Non si può quindi ancora parlare di reggenza. La proverbiale fibra della regina inizia a cedere all'età ormai veneranda ma, per il momento, la monarca è sempre lei.