AGI - Il porto strategico di Mariupol, che Mosca sostiene di aver "liberato", resiste ancora alle forze russe, ha rivendicato Kiev. Gli ultimi difensori della città sul Mare d'Azov continuano a rimanere trincerati nel vasto complesso metallurgico Azovstal, nella cui rete di bunker sotterranei si sarebbero rifugiate anche alcune centinaia di civili.
Da parte sua, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato le autorità ucraine di impedire ai militari presenti sul posto di arrendersi e Mosca ha ribadito di essere pronta a una tregua se i soldati si arrendono. Il sindaco della città portuale è tornato a chiedere "la completa evacuazione" dei civili, che sono ancora "circa 100 mila".
Secondo l'ultimo bollettino dell'intelligence britannica, la Russia ha deciso di non attaccare l'acciaieria Azovstal per poter impiegare altrove le forze impegnate da settimane nell'assedio della città. "Un assalto di terra russo completo all'acciaieria costerebbe probabilmente perdite significative ai russi, diminuendo ulteriormente la loro complessiva efficacia nei combattimenti", si legge nel bollettino.
Nonostante la riorganizzazione, le truppe russe schierate in Ucraina, infatti, "stanno ancora soffrendo per le perdite subite nelle fasi precedenti del conflitto", sottolineano gli 007 di Londra. Intanto, lo stato maggiore ucraino ha denunciato un intensificarsi degli attacchi russi nel Sud-Est del Paese, in particolare nella regione di Donetsk e nel distretto di Tavriya, mentre continua l'offensiva in direzione degli insediamenti di Novtoshkivske e Popasna.
Nella regione di Kherson, le autorità locali hanno annunciato che i russi hanno preso il controllo della città di Oleshky. Dall'India dove si trova in visita il premier britannico Boris Johnson ha fatto sapere che Londra sta valutando il possibile invio di carri armati alla Polonia in modo che Varsavia possa mandare i suoi alle forze ucraine che combattono l'invasione russa.
Il capo di Downing Street non ha escluso che Mosca posso vincere la guerra e che quest'ultima possa proseguire per tutto il 2023. "È una cosa triste ma è una possibilità realistica", ha affermato. L'obiettivo di Mosca si estende oltre il Donbass, ha precisato durante una conferenza il comandante in carica del distretto militare centrale, Rustam Minnekayev: il controllo sull'Ucraina meridionale consentirà anche l'accesso alla Transnistria, il territorio separatista filorusso della Moldova, "dove pure sono stati osservati casi di oppressione della popolazione di lingua russa".
Nessun commento dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, interpellato al riguardo dai giornalisti.