AGI - Non si arresta la guerra legale che si sono dichiarati gli ex coniugi Johnny Depp e Amber Heard. L'attore ha citato in giudizio l'attrice per diffamazione, puntando il dito contro l'editoriale da lei scritto nel dicembre 2018 sul Washington Post in cui alludeva a lui come "marito violento". Un'accusa che secondo il 58enne avrebbe avuto un gravissimo impatto sulla sua carriera e per questo ha chiesto 50 milioni di dollari di danni.
"Per quasi 30 anni, Depp si è costruito una reputazione come uno degli attori più talentuosi a Hollywood. Oggi il suo nome è associato a una bugia, false dichiarazioni della sua ex moglie. E quando la tua carriera dipende dalla tua immagine, questo può essere particolarmente devastante", ha sottolineato uno dei suoi avvocati Benjamin Chew. Opposta la versione della 35enne, secondo la quale il 'pirata dei Caraibi' si trasformava in un "mostro" pieno di "rabbia" a causa degli eccessi di droga e alcol, "abusandola verbalmente, emotivamente, fisicamente e sessualmente".
Accuse durissime per le quali ha chiesto 100 milioni di dollari. "Dietro i red carpet, oltre la fama, i soldi e i costumi da pirata, vedrete chi è veramente", ha promesso uno degli avvocati della Heard, Ben Rottenborn. Una tesi contro la quale si sono scagliati i legali di Depp, che hanno sottolineato come "in cinquant'anni nessuno abbia mai accusato Johnny Depp di essere stato violento con una donna".
Al contrario, ha sostenuto Camille Vasquez, è l'attrice che poteva diventare violenta, "lanciandogli contro oggetti, colpendolo". Il processo è in corso in Virginia e si prevede che durerà diverse settimane, con un lungo elenco di 'vip' chiamati a testimoniare.