AGI - Da alcuni giorni le forze russe sono impegnate in una manovra "a tenaglia" che punta a colpire da due direzioni la difesa ucraina nel Donbass, dove si organizza l'evacuazione dei civili prima che la situazione peggiori.
Secondo le analisi della situazione militare, è in corso una doppia offensiva, che da Izyum si dirige verso sud est (Sloviansk) e verso sud-ovest (Barvinkove).
Lo stato maggiore ucraino ha scritto che i russi stanno rapidamente ricostruendo un ponte distrutto a Izyum per facilitare il flusso delle truppe verso sud, che l'esercito russo è avanzato di sette chilometri e che ha preso il controllo del villaggio di Brazhkivka.
La strategia della Russia nel 42/mo giorno dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina si conferma quindi concentrata a Est: l'obiettivo è di arrivare nel prossimo periodo al controllo completo delle regioni di Donetsk e Lugansk.
Migliaia di persone stanno cercando di fuggire prima della prevista offensiva russa: sono stati realizzati cinque corridoi umanitari per riuscire ad allontanare quanti più civili dalla linea del fronte.
Continua anche l'attacco sul porto strategico di Mariupol, dove i circa 160 mila residenti che non hanno lasciato la città sul mar d'Azov sono ormai allo stremo.
Nella notte, un deposito di carburante a nord di Dnipro, la città industriale sul fiume Dniepr e' stato bombardato e distrutto, secondo le autorità locali: serviva a rifornire la città e non era un obiettivo militare, hanno spiegato. "Gli invasori - secondo il bollettino dello stato maggiore ucraino - stanno infliggendo danni da fuoco alle strutture di difesa, alle infrastrutture logistiche e alle aree residenziali delle città".
Infine, i militari ucraini non escludono che venga utilizzato il territorio della Transnistria per sostenere le operazioni verso l'Ucraina.
Est
Continua l'offensiva russa verso Izyum, città sul fiume Donetsk nella provincia di Kharkov: viene segnalato in particolare lo spostamento delle forze dalla capitale Kiev e da Sumy, che si trovano rispettivamente a 600 km a ovest e a 300 a nord di Izyum, che a sua volta dista circa 200 km da Lugansk.
Il successivo obiettivo, in una strategia di accerchiamento "a tenaglia", sono le città di Sloviansk e Barvinkove, nella stessa area. Secondo l'istituto americano per lo studio della guerra (ISW) le operazioni verso Sloviansk continuano ma su piccola scala e con progressi limitati mentre secondo lo stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha preso di mira le posizioni dell'esercito ucraino e le infrastrutture civili a Borivske, Novoluhanske, Solodke, Marinka e Zolota Nyva. A Mariupol, continua la strenua difesa da parte delle forze ucraine, come ha sottolineato lo stato maggiore di Kiev.
L'intelligence britannica ha dedicato al porto sul mar d'Azov il suo aggiornamento di stamattina, ricordando che i circa 160 mila civili ancora in città soffrono della mancanza prolungata di luce, acqua, farmaci e riscaldamento.
Secondo Londra, "le truppe russe hanno impedito l'accesso degli aiuti umanitari, probabilmente per esercitare pressione sugli occupati e indurli alla resa".
Intanto, un deposito di petrolio nei pressi di Dnipro, città industriale da 1 milione di abitanti a nord di Zaporizhzhia nell'Est dell'Ucraina, è stato bombardato e distrutto la notte scorsa dalle forze armate russe.
Sud
Lo stato maggiore dell'esercito ucraino osserva che i russi stanno cercando di migliorare la situazione tattica nella direzione di Pivdennyi Bug, il fiume in direzione della Moldavia. I militari ucraini non escludono l'uso del territorio dell'autoproclamata Repubblica Moldava di Transnistria per sostenere le operazioni offensive.
Il campo d'aviazione di Tiraspol viene attrezzato per ricevere gli aerei militari russi, sostiene Kiev. Nord Secondo il capo dell'amministrazione militare di Hostomel, nell'area della capitale Kiev, sono oltre 400 i civili di cui si sono perse le tracce nei 35 giorni di occupazione.
I russi hanno rinunciato all'attacco a Kiev per "ridispiegare alcune delle forze di combattimento ritirate dalla Bielorussia in Russia", secondo l'ISW.
È probabile, secondo lo stesso istituto americano, che le unità ritirate da Kiev non riusciranno a essere nuovamente operative a breve.
Tutte le truppe che si trovavano a ovest della capitale, secondo il ministero della Difesa francese, hanno ripiegato in Bielorussia.
Anche la seconda città dell'Ucraina, Kharkiv, è stata intensamente bombardata durante la notte.
Ovest
Da ieri sera e durante la notte, ci sono state esplosioni nella cittadina di Radekhiv, a 70 chilometri da Leopoli, che per la sua lontananza dal fronte e la vicinanza con la frontiera polacca è diventata dall'inizio del conflitto la destinazione del personale diplomatico in fuga da Kiev oltre che la base di molti giornalisti giunti da tutto il mondo in Ucraina per i loro reportage di guerra.