AGI - "L'Ucraina dovrebbe avere una prospettiva europea. Quella che ai Balcani Occidentali fu data nel 2003 al Summit di Salonicco e l'impegno non riguarda solo l'adesione", ma anche "la preparazione" dei Paesi. Lo dichiara in un'intervista all'AGI il ministro degli Esteri della Macedonia del Nord, Bujar Osmani. "Ci sono fasi e ciascuna porta benefici ai candidati", sottolinea. "Credo sia importante che emerga l'impegno Ue per l'Ucraina. Ma questa è una politica di allargamento, non una politica 'di salti' per cui salti i Balcani Occidentali e vai oltre. Penso che la miglior via sia una decisione forte immediata per i Balcani occidentali e un chiaro impegno per l'Ucraina nello stesso tempo", chiarisce.
Secondo Osmani, nella situazione ucraina, "la storia viene utilizzata per giochi geopolitici" e "gli ucraini devono difendere il proprio Paese" perché "difendendolo stanno proteggendo tutto il mondo democratico, i principi dell'ordine internazionale basato su regole, il principio di Paesi indipendenti di avere il diritto all'esistenza e di scegliere sia le proprie questioni interne che gli orientamenti di politica estera. Per questo stanno combattendo gli ucraini", afferma.
"Combattono più per noi che per loro. Soprattutto per noi Paesi piccoli. Altrimenti torniamo alla logica degli imperi quando il più forte occupava il più piccolo", avverte il ministro. "Quindi noi elogiamo il coraggio degli ucraini. Se gli ucraini perderanno, l'Ucraina sarà solo la prima fermata e poi toccherà al resto d'Europa" e quindi "penso che difendere l'Ucraina sia importante per l'intero mondo, ma penso che sia anche importante che la Russia fermi la guerra per il bene della sua stessa popolazione". Perché "anche i russi stanno soffrendo, per il peso delle sanzioni economiche e per la macchina della propaganda.