AGI - Le immagini di civili uccisi nella città ucraina di Bucha "sono una messinscena" allestita dagli ucraini "dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa al termine del vertice con i colleghi della Lega Araba. Secondo Lavrov, il filmato è una "provocazione" e nessun cittadino di Bucha ha subito violenza dai militari russi.
Lavrov ha annunciato che funzionari russi presenteranno nelle prossime ore materiale a sostegno della tesi di Mosca in una speciale conferenza stampa a New York, allo scopo di "dissolvere" quelle che definisce "falsità". La Russia "insisterà affinché i crimini delle forze armate ucraine, guidate da battaglioni nazionalisti, non rimangano senza conseguenze".
L'Ue prepara un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Il passaggio naturale sarebbe l'embargo alle importazioni energetiche dalla Russia: gas, petrolio e carbone valgono oltre ottocento milioni di euro al giorno. Ma sono tanto preziosi per Mosca quanto indispensabili per l'Ue, in particolare per alcuni Paesi eccessivamente dipendenti. Per la Commissione "nulla è escluso ma bisognerà vedere le condizioni politiche". Ma Germania e Austria (che si sommano all'Ungheria) hanno gia' posto il proprio veto sul gas.
La Germania ha espulso 40 diplomatici russi. Il presidente Usa Biden vuole un processo per Putin per crimini di guerra, più armi a Kiev e nuove sanzioni. Il massacro di Bucha, che il Pentagono ha detto di non poter confermare in modo indipendente, domani sul tavolo del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Per il presidente ucraino Zelensky si tratta di un "genocidio". Il governo tedesco assumerà temporanemanete il controllo della filiale tedesca di Gazprom. Il presidente russo Putin ha firmato un decreto con il quale si sospendono gli accordi sui visti conclusi con i Paesi Ue, con la Norvegia, la Svizzera, la Danimarca e l'Islanda, tutti considerati come ostili alla Russia. Per Mosca "le sanzioni danneggiano l'economia mondiale".
Le forze russe si ritirano dall'oblast di Sumy
Le forze russe hanno lasciato l'Oblast di Sumy. Lo riferisce il governatore Dmytro Zhyvytsky, spiegando che le forze russe si sono ritirate: "Le forze armate ucraine e i battaglioni di difesa territoriale li hanno spinti via attraverso l'oblast di Chernihiv", ha detto Zhyvytsky, avvertendo tuttavia che "piccoli gruppi di russi potrebbero essere ancora in giro". Lo riporta The Kyiv Independent.Ser
Zelensky alle madri russe, guardate i corpi dei civili uccisi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy si è rivolto alle forze russe definendole "assassini", "torturatori" e "stupratori", dopo il ritrovamento di corpi di civili ucraini lungo le strade delle città intorno a Kiev. Lo riferisce il Guardian, che riporta le parole pronunciate da Zelensky in un discorso tenuto a tarda notte. Il presidente ucraino ha promesso di indagare e perseguire tutti i "crimini" russi compiuti nel suo Paese. "Centinaia di persone sono state uccise. Civili torturati e giustiziati. Cadaveri per le strade. Assassini. Torturatori. Stupratori. Saccheggiatori. Che si fanno chiamare esercito. E che meritano solo la morte dopo quello che hanno fatto". Poi, rivolgendosi alle madri dei soldati russi, ha aggiunto: "Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel. Perché dei normali civili in una normale città pacifica sono stati torturati a morte? Perché le donne sono state strangolate? Come hanno potuto le donne essere violentate e uccise davanti ai bambini?". E ancora: "Cosa ha fatto la città ucraina di Bucha alla vostra Russia? Come è stato possibile tutto questo? Madri russe, anche se avete allevato saccheggiatori, come hanno fatto a diventare dei macellai?". Infine, Zelenskiy ha detto: "Voglio che tutti i dirigenti della Federazione Russa vedano come vengono eseguiti i loro ordini". "Questo è il modo in cui lo stato russo sarà ora percepito. Questa e' la vostra immagine", ha aggiunto.
Zelensky ai Grammy, "riempite il silenzio della morte"
l presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha inviato un messaggio video per la notte dei Grammy. Zelensky, in maglietta verde militare e parlando in inglese, ha chiesto di "riempire con la musica" il "silenzio della morte" di tutte le persone uccise dalla Russia. Subito dopo si sono esibite, con John Legend, due artiste ucraine e una poetessa, Lyuba Yakimchuk, in uno dei momenti più emozionanti della serata degli Oscar americani per la musica.
Lavrov incontrerà una delegazione della Lega Araba
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov incontrera' una delegazione del gruppo di contatto della Lega Araba sulla situazione in Ucraina. La delegazione comprendera' il segretario generale della Lega Araba e i ministri degli esteri di Algeria, Egitto, Giordania, Iraq e Sudan. L'organizzazione e' pronta a facilitare gli sforzi per trovare una soluzione politica tra la Russia e l'Ucraina, che e' il motivo della sua visita a Mosca, ha detto il segretario generale aggiunto della Lega Araba Hossam Zaki. Lo riporta la Tass.
L'ambasciatore russo in Usa, nessuna violenze sui civili a Bucha
"Nessuna vittima civile nella città ucraina di Bucha quando questa era controllata dalle forze armate russe, ma i media statunitensi hanno ignorato il bombardamento della città da parte dell'esercito ucraino, che ha seguito il ritiro delle truppe russe", ha detto l'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov in risposta a una domanda di Newsweek. Lo riporta la Tass. "Il ministero della Difesa russo ha pienamente respinto queste false accuse", ha osservato Antonov, commentando i rapporti sulle truppe russe che avrebbero ucciso dei civili a Bucha. "Vorrei sottolineare che le truppe russe hanno lasciato Bucha il 30 marzo. Le autorità ucraine sono rimaste in silenzio per tutti questi giorni, e ora hanno improvvisamente pubblicato filmati sensazionali per offuscare l'immagine della Russia e far sì che la Russia si difenda", ha detto ancora Antonov. "Vorrei sottolineare con piena responsabilità che nessun civile ha subito violenza quando la città era controllata dalle forze armate russe. Al contrario, le nostre truppe hanno consegnato 452 tonnellate di aiuti umanitari per i civili", ha sottolineato Antonov. "Nel frattempo, il fatto che le forze armate ucraine hanno bombardato la città di Bucha subito dopo la partenza delle truppe russe è stato deliberatamente ignorato negli Stati Uniti. Questo è ciò che potrebbe aver causato vittime civili. Detto questo, il regime di Kiev sta chiaramente cercando di dare la colpa delle sue atrocità alla Russia", ha aggiunto.
Ser
Intelligence Gb, le truppe russe sono state spostate in Donbass
"Le forze russe continuano a consolidarsi e riorganizzarsi mentre rifocalizzano la loro offensiva nella regione del Donbass, nell'est dell'Ucraina". Lo rileva l'intelligence della Difesa britannica, nel suo ultimo aggiornamento della situazione. "Le truppe russe, compresi i mercenari della brigata Wagner, legata allo stato, sono state spostate nella zona". Lo rileva l'intelligence militare britannica, nel suo ultimo aggiornamento della situazione.
Kiev, Mosca vuole reclutare altri 60 mila soldati
La Russia ha iniziato una mobilitazione segreta di riservisti e punta a reclutare altri 60 mila soldati: è quanto sostiene lo stato maggiore ucraino nel suo ultimo aggiornamento della situazione. Secondo Kiev, il governo di Mosca "ha avviato misure per mobilitare i riservisti in modo da portare unità militari" nella guerra; nella selezione dei candidati, viene data la preferenza a persone che hanno già esperienza di combattimento". Le principali regioni di mobilitazione sono Krasnodar Krai, Perm Krai, Daghestan, Ingushetia, Kalmykia, riverisce il sito web informativo ucraino Ukrainska Pravda.
Missile su Odessa, colpita per la seconda notte
Nella notte, i russi hanno lanciato un missile contro una delle strutture di Odessa, strategico porto nel sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto il portavoce regionale, Serhiy Bratchuk. L'attacco ha seguito di poche ore quello lanciato all'alba di domenica, quando era stata colpita una raffineria di petrolio da cui era scoppiato un incendio. Parte dei missili lanciati erano stati intercettati dalla contraerea e non c'erano state vittime
Il sindaco di Mykolaiv, diversi missili sulla città
All'alba, le truppe russe hanno lanciato diversi attacchi missilistici su Mykolaiv: lo ha reso noto nel suo canale Telegram il sindaco della città, Alexander Senkevich. "Amici fin dal mattino, le truppe russe hanno lanciato diversi attacchi missilistici sulla città. Stiamo raccogliendo dati". Il sindaco ha chiesto alla gente del posto di non diffondere foto o video fino a quando non lo avessero fatto le fonti ufficiali.
Macron è favorevole a nuove sanzioni contro Mosca
Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto "favorevole" a nuove sanzioni dell'Unione Europea nei confronti della Russia, sanzioni riguardanti il petrolio e il carbone.
"Ci sono indizi molto chiari di crimini di guerra" nella cittadina di Bucha, ha detto all'emittente France Inter, ed è "quasi accertato che fosse presente l'esercito russo"
Mattarella, la guerra travalica ogni limite di orrore
"Ogni guerra è disumana. Nelle guerre si possono assumere decisioni tanto crudeli da travalicare ogni limite di orrore". Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla Presidente della Campagna Italiana contro le mine Onlus, Santina Bianchini, in occasione della Giornata internazionale per l'azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi, indetta dalle Nazioni Unite.
Zelensky, nonostante le atrocità avanti con i negoziati
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si impegna a continuare i colloqui di pace con la Russia nonostante le atrocità commesse in Ucraina. "È difficile dire, dopo tutto quello che e' stato fatto, come si possa intavolare qualsiasi tipo di trattativa con la Russia. Ma questo è a livello personale. Come presidente, devo farlo: ogni guerra deve finire", ha detto il presidente, secondo The Kyiv Independent
Mosca vara un'inchiesta su Bucha, accuse "provocatorie"
Ci sarà un'inchiesta russa sulle uccisioni di civili nella città di Bucha, in Ucraina: lo ha annunciato il Comitato investigativo russo su Telegram.
Il presidente, Alexander Bastrykin, ha detto che Kiev punta a "screditare" l'esercito russo, che ha fatto circolare informazioni "deliberatamente false" sulle forze armate russe su quanto avvenuto nella cittadina alle porte della capitale e che tutti i materiali, video e foto, sono "provocatori"
A Chernihiv sono rimasti alcuni soldati russi
Sono rimasti alcuni soldati russi nella regione settentrionale ucraina di Chenihiv, che Mosca ha annunciato di voler abbandonare nei giorni scorsi. Lo ha reso noto il governatore regionale Viacheslav Chaus, secondo l'agenzia Reuters.
Kirill, la Russia è un Paese di pace ma dobbiamo difenderci
"Siamo un paese amante della pace" e "non abbiamo alcun desiderio di guerra o di fare qualcosa che potrebbe danneggiare gli altri", "ma siamo stati così istruiti nel corso di tutta la nostra storia che amiamo la nostra Patria e saremo pronti a difenderla nel modo in cui solo i russi possono difendere il loro paese".
Il Patriarca di Mosca Kirill celebrando ieri la Divina Liturgia nella nuova Cattedrale della Resurrezione alla presenza delle forze armate, ribadisce l'idea di una guerra giusta.
Lavrov, a Bucha un "falso attacco" e una "messinscena"
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha definito quanto accaduto a Bucha un altro "falso attacco" e ha sostenuto che nella cittadina ucraina alle porte di Kiev è stata organizzata una messinscena.
"L'altro giorno, è stato effettuato un altro falso attacco nella città di Bucha, nella regione di Kiev, dopo che le truppe russe se ne erano andate dalla zona secondo i piani", riferisce l'agenzia russa Ria Novosti.
Lavrov parlava a margine dell'incontro con il vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Martin Griffiths.
Secondo il capo della diplomazia russa, pochi giorni dopo la partenza delle truppe russe dalla cittadina è stata "allestita una messinscena, diffusa (nell'etere; ndr) attraverso tutti i canali e i social network dei rappresentanti ucraini e dai loro protettori occidentali".
L'intelligence ucraina pubblica i nomi dei militari russi di stanza a Bucha
L'intelligence ucraina ha pubblicato l'elenco dei militari russi che erano di stanza a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev, che -secondo gli ucraini- e' stata teatro del "peggior massacro in Europa dalla seconda guerra mondiale".
La direzione dell'intelligence del ministero della Difesa ha pubblicato i nomi, i gradi e i dettagli del passaporto dei soldati russi che erano in servizio nella 64a brigata che ha occupato Bucha fino al 31 marzo. "Tutti i criminali di guerra saranno processati e perseguiti per i crimini contro la popolazione ucraina", ha aggiunto l'intelligence, secondo The Kiyv Independent.
L'Austria chiede indagine internazionale su Bucha
"Il tribunale penale, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e altri organismi devono indagare, serve un'indagine internazionale. Coloro che hanno commesso questo devono essere ritenuti responsabili". Lo ha detto il ministro degli esteri austriaco Alexander Schallenberg (OeVP) dopo il ritrovamento di fosse comuni a Bucha, la cittadina ucraina che si trova alla periferia di Kiev. "Sono immagini che non ci saremmo aspettati in Europa", ha aggiunto Schallenberg.
Zelensky visita Bucha, Negoziati? Devono continuare
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato Bucha, la cittadina alle porte di Kiev dove continuano ad emergere prove degli abusi commessi dalle truppe russe prima di battere in ritirata.
Zelensky ha visitato proprio la strada dove una colonna di blindati russi cadde in un'imboscata e ha parlato con i residenti locali, insistendo sul fatto che la Russia ha compiuto "crimini di guerra" e "atrocita'" in Ucraina, e a Bucha "uno dei piu' grandi genocidi dalla seconda guerra mondiale".
Il presidente ucraino ha comunque ribadito che i fatti di Bucha non devono congelare il negoziato di pace con la Russia. A un'esplicita domanda in questo senso della Bbc, Zelensky non ha mostrato esitazioni: "Sì, perché l'Ucraina deve avere la pace. Siamo nell'Europa del 21esimo secolo. Continueremo gli sforzi sia sul piano diplomatico che militare".
Putin sospende gli accordi sui visti con i Paesi ostili
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto con il quale si sospendono gli accordi sui visti conclusi con i Paesi Ue, con la Norvegia, la Svizzera, la Danimarca e l'Islanda, tutti considerati come ostili alla Russia.
Di Maio, Italia non si tirerà indietro sul blocco del gas russo
"L'Italia non si tirerà indietro" sul blocco dell'import di petrolio e di gas dalla Russia: lo ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Zagabria, dove ha partecipato alla Trilaterale dell'Alto Adriatico con i colleghi sloveno e croato. "Noi - ha aggiunto Di Maio - non abbiamo mai posto alcun tipo di veto sui pacchetti di sanzioni e non porremo alcun veto. I fatti atroci di Bucha ci dimostrano non solo che questa guerra non è finita, ma che la sua intensità e la sua atrocità continuano ad aumentare. Di fronte a 410 civili morti e ai bambini utilizzati come scudi umani, l'Italia e i suoi partner continueranno a fornire alla Corte penale Internazionale tutte le prove che servono per trovare tutti i responsabili di questi crimini di guerra".
Gentiloni, su sanzioni nessuna misura è esclusa
"C'è una discussione in corso, la Commissione dice sempre che per noi nessuna misura è esclusa. Certamente quello che abbiamo tutti visto merita una reazione ulteriore". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo in Lussemburgo in risposta a una domanda sulla possibilità che dopo le atrocità di Bucha l'Ue inserisca anche l'energia nel nuovo pacchetto delle sanzioni.
von der Leyen, istituita squadra con Kiev per indagini sui crimini di guerra
"L'Ue ha istituito una squadra investigativa comune con l'Ucraina per raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e contro l'umanità. L'Ue è pronta a rafforzare questo sforzo inviando squadre investigative sul campo a sostegno della procura ucraina. Eurojust ed Europol sono pronti ad assistere". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo il suo colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "È necessaria una risposta globale", ha aggiunto von der Leyen. "Sono in corso colloqui tra Eurojust e la Corte penale internazionale per unire le forze e affinché la Corte faccia parte del gruppo investigativo congiunto. Questo approccio coordinato da parte delle autorità ucraine, dell'Ue, dei suoi Stati membri e agenzie e della Corte penale internazionale consentirà di raccogliere, analizzare ed elaborare le prove nel modo più completo ed efficace possibile", ha specificato la presidente. "Ho incaricato il commissario alla giustizia Didier Reynders di seguire e prendere contatto con il procuratore generale ucraino. La Commissione fornirà tutto il supporto tecnico e finanziario necessario a tutte le indagini dirette dall'Ue", ha concluso.
von der Leyen, gli autori dei crimini non restino impuniti
"Questo pomeriggio ho avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui terribili omicidi che sono stati scoperti a Bucha e in altre aree da cui le truppe russe sono recentemente partite. Gli ho espresso le mie condoglianze e gli ho assicurato il pieno sostegno della Commissione europea in questi tempi terribili. Le immagini strazianti non possono e non rimarranno senza risposta". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un tweet. "Gli autori di questi crimini efferati non devono rimanere impuniti. Abbiamo deciso di garantire uno stretto coordinamento tra di noi", ha aggiunto.
Dombrovskis, fare di più per fermare la guerra
"Penso che sia molto chiaro che come Ue dobbiamo fare di più per fermare questa guerra e queste atrocità. Quindi la Commissione sta già preparando il prossimo pacchetto di sanzioni e spero che i Paesi membri potranno decidere su prossimi passi ambiziosi per quanto riguarda le sanzioni. Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia e il sostegno all'Ucraina". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al suo arrivo all'Eurogruppo. "Le discussioni" sulle sanzioni "sono in corso, ma per la Commissione europea nulla è fuori discussione", ha aggiunto Dombrovskis rispondendo a una domanda sulla possibilità di colpire, con le sanzioni, le forniture di combustibili fossili russi. Nella riunione di oggi, quindi, i ministri valuteranno "quali siano le implicazioni per l'economia" europea derivanti dall'aggressione russa all'Ucraina. "E tra le altre cose dobbiamo valutare degli scenari", ad esempio "che cosa significhi il taglio delle forniture russe del gas per l'Ue per qualunque ragione, se l'Ue decidesse di imporre sanzioni o la Russia decidesse di tagliarlo", ha continuato Dombrovskis.
Lindner, stop al gas russo per ora impossibile
Interrompere le importazioni di gas russo "nel breve termine" non è possibile e danneggerebbe più l'Unione Europea che Mosca. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, a margine dell'Eurogruppo.
"Abbiamo a che fare con una guerra criminale, è evidente che dobbiamo porre fine il più rapidamente possibile ai legami economici con la Russia", ha detto Lindner, avvertendo però che "il gas non può essere sostituito nel breve termine". Lindner ha sottolineato che un blocco totale delle importazioni di energia dalla Russia causerebbe più danni economici all'Unione Europea che a Mosca e che l'Ue deve considerare la possibilità di un blocco specifico del petrolio, del carbone o del gas, rimpiazzando progressivamente gli approvvigionamenti mancanti.
Sindaco Mariupol, distrutto il 90% della città
La citta' portuale di Mariupol, dopo settimane di assedio russo, è stata distrutta "al 90%". Lo ha dichiarato il sindaco della citta' portuale, Vadym Boichenko, in una conferenza stampa. "La triste notizia è che il 90% dell'infrastruttura nella città è distrutto e il 40% è irrecuperabile", ha detto Boichenko, secondo il quale sono 130 mila i civili ancora intrappolati a Mariupol.
Usa, sospendere Mosca dal Consiglio dell'Onu dei Diritti Umani
Gli Stati Uniti chiederanno la sospensione della Russia dal Consiglio Onu per i Diritti Umani. Lo ha affermato l'ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, su Twitter.
"Le immagini di Bucha e la devastazione dell'Ucraina in generale richiedono di far coincidere le nostre parole con le nostre azioni", scrive la diplomatica.
Erdogan chiama Scholz, avanti con gli sforzi per la pace
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua a credere nella diplomazia per risolvere la crisi ucraina e al termine di una telefonata con il cencelliere tedesco Olaf Scholz, attraverso un comunicato della presidenza, fa sapere che "gli sforzi per la pace continuano con decisione". Durante la telefonata i due ministri hanno parlato del conflitto in Ucraina e degli ultimi sviluppi legati al rientro di alcune truppe russe, oltre che delle relazioni tra i due Paesi. Erdogan nel pomeriggio ha anche avuto dei colloqui telefonici con il presidente finlandese Sauli Niniisto e con il presidente bulgaro Rumen Radev.
La Lituania espelle l'ambasciatore russo
Il governo lituano ha annunciato l'espulsione dell'ambasciatore russo alla luce dell'invasione dell'Ucraina e, in particolare, della strage di Bucha. "In risposta all'aggressione militare russa contro l'Ucraina sovrana e delle atrocità commesse dalle forze armate russe, compreso l'orrendo massacro di Bucha, il governo lituano ha deciso di abbassare il livello della rappresentanza diplomatica", ha dichiarato ai cronisti il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, "l'ambasciatore della Federazione Russa dovrà lasciare la Lituania".
Landsbergis ha poi annunciato che sarà chiuso il consolato russo nella città portuale di Klaipeda, dove il 20% dei residenti è di etnia russa. "Quello che il mondo ha visto a Bucha, purtroppo, potrebbe essere solo l'inizio", ha proseguito il ministro, "con la liberazione di altre città, potremmo assistere a nuovi orribili esempi di crimini di guerra".
"Non ci vorrà molto perché seguano misure di rappresaglia", è la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Zelensky, a Bucha è stato un genocidio
A Bucha vi è stato un "genocidio" perpetrato dalle forze russe: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la sua visita nella cittadina alle porte di Kiev, dove le forze ucraine affermano di aver trovato decine di cadaveri dopo la ritirata dei russi.
"Questi sono crimini di guerra e saranno riconosciuti dal mondo come un genocidio", ha affermato Zelensky. "Sappiamo che migliaia di persone sono state uccise e torturate con amputazioni, che le donne sono state stuprate e che sono stati assassinati bambini", ha detto ai giornalisti Zelensky, accompagnato da alcuni militari. "È un genocidio", ha aggiunto il presidente ucraino.
Kiev, completato il ritiro russo dalla regione di Zhytomyr
Le forze russe si sono ritirate completamente dalla regione ucraina di Zhytomyr. Lo riferisce il governatore dell'Oblast a Ovest di Kiev.
Biden vuole un 'processo per crimini di guerra' sui fatti di Bucha
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato ai cronisti di volere un "processo per crimini di guerra", dopo la scoperta di numerosi corpi che indossano abiti civili in una strada residenziale di Bucha, insediamento vicino Kiev liberato pochi giorni fa dalle forze ucraine. Biden ha inoltre affermato di voler infliggere "sanzioni aggiuntive" contro la Russia.
Metsola, crimini di guerra disumani non restino impuniti
Quelli visti nelle ultime ore in Ucraina "sono crimini di guerra perpetrati da criminali di guerra e questi disumani atti non possono restare impuniti". Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in apertura della sessione plenaria a Strasburgo. Metsola è stata accolta dal lungo applauso dei colleghi alla sua prima apparizione pubblica dopo il viaggio in Ucraina. "Sono orgogliosa - ha detto - di aver portato il nostro messaggio a Kiev e di aver mostrato che il nostro Parlamento è con loro in questi momenti bui". "Le atrocita' commesse dall'esercito russo in Ucraina sono terribili, scandalose e vergognose", ha aggiunto la presidente. "La verità è che le immagini arrivate da Bucha e Irpin sono le stesse che arrivano da altre città ucraine e sottolineano il livello di minaccia che la l'Ucraina e l'ordine mondiale stanno fronteggiando", ha sottolineato Metsola.
Il Pentagono: non c'è conferma indipendente del massacro di Bucha
Il Pentagono non è in grado di confermare in modo indipendente le notizie ucraine sulle atrocità commesse dalle forze russe contro i civili nella città di Bucha, ma non ha nemmeno motivo di contestarle. Lo ha riferito un alto funzionario citato dalla Reuters. Non abbiamo alcun motivo per confutare le affermazioni ucraine su queste atrocità, che sono chiaramente e profondamente preoccupanti", ha aggiunto il funzionario, parlando in condizione di anonimato. "Il Pentagono non può confermarlo in modo indipendente ma allo stesso trempo non siamo nella posizione di confutare tali affermazioni".
La Germania assume il controllo della filiale tedesca di Gazprom
Il governo tedesco assumerà temporanemanete il controllo della filiale tedesca di Gazprom. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Robert Habeck, spiegando che l'autorità dell'energia tedesca gestirà la filiale dell'azienda russa. "Il nostro obiettivo sarà quello di gestire Gazprom Germania nell'interesse della Germania e dell'Europa", ha detto Klaus Mueller, a capo dell'Agenzia federale delle reti. "Prenderemo tutte le misure necessarie per mantenere la sicurezza delle forniture", ha aggiunto.
Metsola: ora zero dipendenza da Russia ed embargo
"C’è bisogno di approvare un nuovo pacchetto di sanzioni per mettere nel mirino coloro che finanziano e sostengono Putin”, ma anche di “accelerare la nostra strategia per fare di questa invasione l’errore più costoso che il Cremlino abbiamo mai fatto” e “l’Europa deve affrettarsi verso una politica ‘dipendenza zero’ dal Cremlino e slegare l’Europa dalla fornitura di energia russa, applicando un embargo vincolante e bloccando il finanziamento indiretto delle bombe”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in apertura della sessione plenaria a Strasburgo.
Due sacerdoti feriti nella regione di Lugansk
"I russi hanno sparato sulla chiesa di San Luca della Crimea a Rubizhne, regione di Luhansk, due sacerdoti sono feriti, - ha detto il capo dell'amministrazione statale regionale di Luhansk Sergei Gaidai". lo scrive su twitter l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede.
La Germania espelle un 'numero elevato' di diplomatici russi
Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha annunciato l'esplusione di un "numero elevato" di diplomatici russi.
Mosca, crimini guerra? Si cominci da Jugoslavia e Iraq
"Biden chiede un processo per crimini di guerra, ottima idea, si inizi con i bombardamenti sulla Jugoslavia e l'occupazione dell'Iraq". Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commenta la proposta del presidente americano di creare un tribunale per crimini di guerra dei russi in Ucraina.
Bombardamento a Mykolaiv, il sindaco segnala morti e feriti
Il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, ha affermato che un bombardamento russo sulla città ha causato un numero ancora imprecisato di morti e feriti. Lo riporta il Kyiv Independent. Senkevych ha accusato i russi di aver utilizzato bombe a grappolo.
Truss: sospendere Mosca dal Consiglio Onu per i Diritti Umani
Dopo gli Stati Uniti, anche la Gran Bretagna ha chiesto la sospensione della Russia dal Consiglio Onu per i Diritti Umani. "Alla luce delle robuste prove di crimini di guerra, incluse le notizie di fosse comuni e atroci massacri a Bucha, la Russia non può rimanere un membro del Consiglio Onu per i Diritti Umani", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, "la Russia deve essere sospesa".
La Germania espelle 40 diplomatici russi
La Germania ha deciso di espellere 40 diplomatici russi come reazione agli “orrori contro i civili” a Bucha. A quanto riferisce Berlino, si considera che le persone colpite dal provvedimento sono “appartenenti ai servizi russi”. A detta della ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, si tratta di funzionari dell’ambasciata di Mosca “che rappresentano una minaccia per coloro che da noi cercano protezione” e “questo non lo permetteremo più”. Sempre a quanto afferma Baerbock, “il governo tedesco ha deciso di dichiarare persone non gradite un numero elevato” di collaboratori dell’ambasciata russa “le quali qui in Germania hanno lavorato tutti i giorni contro la nostra libertà e contro la coesione della nostra società”. La decisione è stata comunicata nel pomeriggio all’ambasciatore russo a Berlino. I diplomatici colpiti dal provvedimento di espulsione hanno cinque giorni di tempo per lasciare la Germania. In merito alla scoperta delle uccisioni di civili a Bucha, si tratta di immagini “che testimoniano l'incredibile brutalità della leadership russa”, afferma ancora Annalena Baerbock, così come “una determinazione alla distruzione che scavalca tutti i confini”. La ministra degli Esteri di Berlino teme che si vedranno altre immagini analoghe in altre località occupate dalle forze russe. “A questa mancanza di umanità dobbiamo contrapporre la forza della nostra libertà e della nostra umanità”, ha aggiunto Baerbock, secondo la quale “deve però anche essere chiaro che dobbiamo essere pronti a difenderla, questa libertà”. La numero uno della diplomazia tedesca ha anche precisato che il governo tedesco avvierà ulteriori reazioni in sintonia con i suoi alleati: “Continueremo a rafforzare le sanzioni contro la Russia, estenderemo con decisione il nostro sostegno alle forze armate ucraine e rafforzeremo la fiancata orientale della Nato”, ha aggiunto.
Truss: dall'Ue ancora soldi alla macchina da guerra di Putin
"Dall'Occidente sta ancora scorrendo denaro nella macchina da guerra di Putin" e "questo deve essere fermato a Bruxelles". È l'accusa lanciata dal ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, che sembra riferirsi al no della Germania a un blocco delle importazioni di gas russo. "Putin deve perdere in Ucraina e ciò significa più armi e più sanzioni", ha detto Truss in conferenza stampa congiunta a Varsavia con il collega ucraino, Dmytro Kuleba. Truss ha affermato che la prossima riunione ministeriale di Nato e G7 "dovrà annunciare una nuova dura ondata di sanzioni".
Il caso Bucha domani in Consiglio di Sicurezza Onu
Il caso di Bucha, la città ucraina dalla quale sono giunte immagini di numerosi civili uccisi, verrà esaminato nella “rilevante riunione" del Consiglio di sicurezza dell’Onu in programma domani mattina al Palazzo di Vetro e non oggi, come chiedeva la Russia. Lo apprende l'Agi da fonti diplomatiche. L’inizio della riunione è fissato alle 10 di domani, le 16 in Italia. Il veto della Gran Bretagna alla richiesta di Mosca di avviare subito una riunione d’emergenza potrebbe essere legato alla discrezionalità che spetta alla presidenza di turno, britannica, che ha deciso di calendarizzare la richiesta russa nell’appuntamento di domani, già in programma e incentrato sull’Ucraina. Sono previsti gli interventi del Segretario generale, Antonio Guterres, della vicesegretaria generale Rosemary DiCarlo e dell'inviato Onu per gli affari umanitari Martin Griffiths.
Steinmeier ammette i suoi ‘errori’ verso la Russia
Per la prima volta il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ammette di aver compiuto “errori” nella sua posizione politica verso la Russia degli ultimi anni. A cominciare dal progetto del mega-gasdotto Nord Stream 2. A quanto riferiscono diversi media tedeschi (tra cui la Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Zeit e la Sueddeutsche Zeitung), il capo dello Stato tedesco ha affermato che “il mio tenere fermo il progetto Nord Stream 2 è stato chiaramente un errore”.
E ancora: “Abbiamo mantenuto in vita dei ponti alla quale la Russia non credeva più e sui quali i nostri partner ci avevano avvertito”, ha detto ancora Steinmeier. Per quanto riguarda l’attuale attacco russo all’Ucraina, il presidente afferma che “la mia valutazione era che Vladimir Putin non avrebbe rischiato la completa rovina economica, politica e morale del suo Paese in nome della sua follia imperiale: in questo mi sono sbagliato, come anche altri”. Pertanto ora si tratta di compiere “un bilancio amaro”, dato che “abbiamo fallito nella costruzione di una casa comune europea nella quale venisse compresa anche la Russia. Abbiamo fallito nell’intento di coinvolgere la Russia in una comune architettura di sicurezza”, ha detto ancora Steinmeier.
"Non condanna l’invasione", eurodeputata lascia i Verdi
L’eurodeputata Tatjana Zdanoka ha lasciato il gruppo parlamentare dei Verdi/Alleanza libera europea dopo i dissidi con la formazione politica ecologista per la sua mancata condanna dell’invasione russa in Ucraina. Zdanoka - politica eletta in Lettonia, ma appartenente alla minoranza russa del Paese baltico - da oggi è entrata a far parte dei parlamentari non iscritti. “Nonostante i nostri ripetuti appelli, Tatjana Zdanoka ha rifiutato di condannare l'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa”, ha fatto sapere l’Alleanza libera europea, il partito Ue di riferimento dell’eurodeputata ex ecologista così come di altre formazioni politiche a difesa dei diritti delle minoranze linguistiche. “Questo disaccordo fondamentale rende impossibile mantenere la nostra lunga collaborazione con lei all'interno del gruppo politico Verdi/Ale”, si legge ancora in una nota. “Il gruppo Ale al Parlamento europeo - si precisa - è un difensore del diritto all'autodeterminazione e dei diritti delle minoranze, compresa la minoranza di lingua russa in Lettonia”. Tuttavia, gli eurodeputati che ne fanno parte “sono anche sostenitori della pace, del dialogo, della democrazia e dei diritti umani” e “crediamo che nulla possa giustificare un'invasione militare che violi i diritti umani e il diritto internazionale”. “A nome del gruppo Ale, ringraziamo Tatjana per il suo lavoro e i contributi durante i suoi 18 anni nel gruppo Verdi/Ale e le auguriamo il meglio”, conclude la nota.
Steinmeier, nessun ritorno a status quo prima guerra
Con una Russia sotto Vladimir Putin “non ci sarà alcun ritorno allo status quo esistente prima della guerra”. Lo ha affermato il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier. Nei giorni scorsi aveva causato molto scalpore l’attacco verso il capo dello Stato tedesco da parte dell’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, che l’aveva accusato di eccessiva “vicinanza” alla Russia: “Per Steinmeier il rapporto con Mosca è e rimane qualcosa di fondamentale, addirittura sacro, a prescindere da quello che accade. In questo anche la guerra d’attacco non ha un gran ruolo”, aveva affermato il diplomatico parlando con il Tagesspiegel, aggiungendo che il presidente ha sempre sin da quando è stato capo della cancelleria e poi ministro degli Esteri “una rete di contatti con la Russia nei quali sono coinvolte molte persone che oggi hanno un ruolo importante nel governo ‘semaforo’”.
A questo Steinmeier ha risposto “di aver sempre condiviso il dolore con le persone in Ucraina, sin dal 2014 nessun altro Paese ha marchiato così a fondo il mio lavoro”. Per quanto riguarda l’attuale conflitto, a detta del capo dello Stato “la responsabilità è del capo del Cremlino, non dovremmo addossarcela noi: ma questo ovviamente non significa che non abbiamo diverse cose da ripensare, con errori anche da parte nostra”.
Lavrov: immagini Bucha sono una messinscena
Le immagini di civili uccisi nella città ucraina di Bucha "sono una messinscena" allestita dagli ucraini "dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa al termine del vertice con i colleghi della Lega Araba. Secondo Lavrov, il filmato è una "provocazione" e nessun cittadino di Bucha ha subito violenza dai militari russi.
Lavrov ha annunciato che funzionari russi presenteranno nelle prossime ore materiale a sostegno della tesi di Mosca in una speciale conferenza stampa a New York, allo scopo di "dissolvere" quelle che definisce "falsità". La Russia "insisterà affinché i crimini delle forze armate ucraine, guidate da battaglioni nazionalisti, non rimangano senza conseguenze" ha aggiunto Lavrov, in dichiarazioni riportate da Tass.
Lavrov, segnali realismo da Kiev in colloqui Istanbul
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha affermato di aver riscontrato "segnali di realismo" nella posizione di Kiev dopo i colloqui di Istanbul."I contatti con l'Ucraina stanno continuando, il lavoro in corso è molto intenso", ha aggiunto Lavrov, "spero che la delegazione di Kiev ai colloqui sia guidata dagli interessi nazionali e non segua consigli dall'estero".
Egitto, Lega Araba pronta a mediare
I paesi della Lega Araba sono pronti a fare da mediatori nei negoziati tra Federazione Russa e Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, in una conferenza stampa a seguito dei colloqui a Mosca del Gruppo di contatto della Lega araba sull'Ucraina con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. "Il nostro obiettivo è facilitare i negoziati diretti tra Russia e Ucraina. Abbiamo riaffermato la nostra disponibilità a fornire sforzi di mediazione per portare avanti questo processo negoziale tra le parti nell'interesse di porre fine al confronto militare il prima possibile e avviare negoziati per creare fiducia - costruire misure e parametri specifici di una soluzione pacifica che consenta di porre fine a questa crisi", ha affermato Shukri, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
Lavrov, le sanzioni danneggiano l'economia mondiale
Le "sanzioni occidentali senza precedenti" contro la Russia "stanno danneggiando prima di tutto l'economia mondiale". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una conferenza stampa a seguito dei colloqui con il Gruppo di contatto della Lega araba (LA) sull'Ucraina. "In che modo questa situazione incide sulle nostre relazioni bilaterali, sui rapporti con il mondo arabo nel suo insieme, i paesi del Medio Oriente e del Nord Africa? Non è la situazione in sé a incidere sulle relazioni, ma quelle sanzioni assolutamente illegittime, illegali", ha detto Lavrov, "sanzioni senza precedenti che l'Occidente ha annunciato contro la Federazione Russa, che hanno colpito molto dolorosamente, in primo luogo, l'economia globale".
Lavrov, 'Putin criminale? La coscienza degli Usa non è a posto'
I politici americani "non hanno la coscienza del tutto a posto". È il commento del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, alle ultime dichiarazioni del presidente Usa, Joe Biden, che è tornato a definire Vladimir Putin "un criminale di guerra".
Lavrov, l'Ucraina ascolti i suoi interessi e non consigli esterni
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha auspicato che la delegazione di Kiev nei negoziati con Mosca sia guidata dagli interessi nazionali e non da "consiglieri a distanza". “Per quanto riguarda l'impatto dei negoziati sul corso dell'operazione militare russa, direi che non sono i negoziati a influenzare il corso dell'operazione, ma quegli attori esterni che stanno cercando di interferire con questi negoziati per continuare i combattimenti il più a lungo possibile", ha detto Lavrov in conferenza stampa al termine dei colloqui con i colleghi della Lega Araba.
Francia espelle 30 diplomatici russi
Le autorità francesi hanno deciso di espellere dal Paese alcuni diplomatici russi. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Parigi, affermando che "i dipendenti espulsi erano impegnati in attività contrarie agli interessi di sicurezza della Francia". Secondo il canale televisivo Bfm, si tratta di "circa 30 diplomatici russi".
Ue, 10 milioni di persone in fuga; 12 milioni in zone rischio
“Oltre 10 milioni di persone sono in fuga” dalla guerra “e di questi oltre 4 milioni hanno cercato rifugio nell’Unione europea, mentre 6 milioni sono rimasti all’interno dell’Ucraina” e “oltre 12 milioni di cittadini sono rimasti intrappolati in aree coinvolte dal conflitto, come le città assediate delle forze russe”. Lo ha dichiarato il commissario europeo alla Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, nell’audizione alle commissioni congiunte Sviluppo e Libertà civili del Parlamento europeo.
Zakharova, Usa e Nato dietro alla 'provocazione' di Bucha
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che le immagini di civili uccisi nella città ucraina di Bucha sono una "provocazione" orchestrata da Usa e Nato. "Chi sono i maestri della provocazione? Ovviamente gli Usa e la Nato", ha affermato Zakharova in un comunicato apparso sul canale Telegram del ministero, "in questo caso credo che il solo fatto che le dichiarazioni siano arrivate minuti dopo la diffusione di questo materiale non lasci dubbi su chi sia dietro tutta questa storia".
Trovati cinque cadaveri in seminterrato a Bucha
I corpi di cinque uomini torturati e uccisi dalle truppe russe sono stati trovati nel seminterrato di un sanatorio per bambini. Lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale ucraino su Telegram. "Nel seminterrato di uno dei sanatori per bambini, la polizia ha trovato i corpi di cinque uomini con le mani legate", si legge nella nota. "I soldati delle forze armate russe hanno torturato e ucciso civili disarmati", ha aggiunto il procuratore.
Sono 35 i diplomatici russi che saranno espulsi da Francia
Sono 35 i diplomatici russi che saranno espulsi dalla Francia per "attività sono contrarie ai (suoi) interessi". Lo apprende France Presse da una fonte vicina al ministero degli Affari esteri francese. "Questa azione fa parte di un approccio europeo", spiega un comunicato stampa del ministero, "la nostra prima responsabilità è sempre quella di garantire la sicurezza dei francesi e degli europei".
Il presidente dell'Eurogruppo, tutti pronti a più sanzioni
"Siamo tutti pronti ad aumentare le sanzioni in sostegno degli ucraini. E ora è così importante mantenere l’unità che ha caratterizzato la nostra risposta" nei giorni scorsi. Lo ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, al termine della riunione dei ministri delle Finanze dell'eurozona.
207 eurodeputati chiedono di sanzionare la Russia e l'embargo sull'energia
“Oltre 200 europarlamentari chiedono subito nuove sanzioni” alla Russia e dunque che “un vertice d’emergenza del Consiglio europeo approvi un embargo completo su petrolio, gas e carbone, la chiusura di tutti i porti alle navi russe, disconnessione di tutte le banche russe dal sistema Swift e supporto militare extra”. Ad annunciare l’iniziativa di 207 eurodeputati è stato Guy Verhofstadt, esponente dei centristi di Renew Europe. “Non possiamo aspettare che accadano altri crimini di guerra”, ha aggiunto Verhofstadt, “e il regime di Putin deve essere affamato di risorse ora!”, ha dichiarato in un tweet. Tra i firmatari della lettera compare un solo italiano, l’eurodeputato eletto in Francia nelle liste di La Republique En Marche, Sandro Gozi.
L'Ue: finora sono 1,4 milioni le richieste di protezione temporanea
"Ci sono finora 1,4 milioni di persone che hanno chiesto la protezione temporanea. Quelli che hanno chiesto l'asilo sono meno di 20 mila. Quindi molto meno. Il numero delle persone che stanno ricevendo la protezione temporanea sta crescendo velocemente". Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, nell’audizione alle commissioni congiunte Sviluppo e Libertà civili del Parlamento europeo.
Domani la discussione all'Ecofin sulle sanzioni
"Domani discuteremo delle nuove sanzioni alla Russia alla riunione dell'Ecofin dal punto di vista generale. I nostri ambasciatori faranno il proprio lavoro e le decisioni arriveranno nei prossimi giorni". Lo ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, al termine della riunione dei ministri delle Finanze dell'eurozona. "La discussione sarà generale, non sta all'Ecofin decidere sulle sanzioni", ha spiegato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni.
Draghi: solidarietà a Di Maio, ignobili minacce
"Esprimo massima solidarietà al Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per le ignobili minacce ricevute. Il Governo appoggia in pieno il suo impegno a difesa dell’Ucraina e a favore della pace". Lo dichiara il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Gentiloni: l'embargo sul gas non ora ma non è fuori dal tavolo
"Se vogliamo rispondere a quest’aggressione militare con lo strumento economico ha dei costi. Se le sanzioni sono estese a un embargo del gas questo impatto aumenterà. E’ collegato all’escalation, all’evoluzione dell’atrocità di questa guerra. E penso che la situazione che stiamo affrontando giustifica il fatto che adottiamo nuove misure, non prendiamo ora misure sull’embargo del gas, ma nel futuro non è fuori dal tavolo". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, al termine dell'Eurogruppo. L'embargo del gas russo "è legato all’evoluzione della guerra non tanto se colpisca di più la Russia o l’Unione europea. Non lo stiamo pianificando ora ma non è fuori dal tavolo", ha aggiunto.
Il sindaco: 10 morti e 46 feriti per bombe a Mykolaiv
Dieci civili sono stati uccisi e altri 46 sono rimasti feriti feriti nel bombardamento russo su Mykolaiv. Lo ha riferito il sindaco della città, Oleksandr Senkevich in una dichiarazione video. Un primo attacco dell'esercito russo ha causato "un morto e cinque feriti, due dei quali gravi". In un secondo attacco "nove persone sono state uccise e altre 41 ferite", ha aggiunto.
Dagli Usa ulteriore assistenza militare a Kiev
Gli Usa si preparano a fornire ulteriore assistenza militare all'Ucrina. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, spiegando che ci saranno presto annunci in tal senso.
Procuratori Usa in indagini su crimini guerra
Gli Stati Uniti stanno supportando un team che raccoglie e analizzare le prove delle atrocità in Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, citato dalla Cnn. “In questo momento, su richiesta del procuratore generale dell'Ucraina, gli Stati Uniti stanno sostenendo un team di procuratori internazionali nella regione per sostenere direttamente gli sforzi dell'Unità per i crimini di guerra del procuratore generale per raccogliere, preservare e analizzare le prove delle atrocità per perseguire le responsabilità", ha detto Price in un briefing.“I responsabili delle atrocità devono essere ritenuti responsabili, così come coloro che li hanno ordinati. Non possono e non agiranno impunemente", ha aggiunto Price.
Usa, i russi si riposizionano e puntano a Sud-Est
Le truppe russe si stanno riposizionando per concentrare l'offensiva nel Sud e nell'Est dell'Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan.
Gli Usa annunceranno nuove sanzioni alla Russia in settimana
Gli Usa annunceranno in settimana nuove sanzioni alla Russia. Lo ha anticipato il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. "Stiamo lavorando con i nostri alleati europei", ha detto.
La Casa Bianca: finora no prove di genocidio
Gli Usa finora non vedono evidenze a sostegno delle accuse ucraine di genocidio dei russi. Lo ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan.
Gli Usa: la prossima fase della guerra può durare mesi o più
La prossima fase della guerra in Ucraina potrebbe durare mesi, dopo che le forze russe si sono ritirate da Kiev per spostarsi verso le regioni orientali. Lo ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. "Questa fase successiva potrebbe durare mesi o più", ha detto.
Gli Usa: con gli alleati europei parliamo di sanzioni sull'energia russa
Nei colloqui tra gli Usa e gli alleati europei sulle nuove sanzioni alla Russia ci sono anche opzioni che riguardano l'energia russa. Lo ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan.
Mosca all'Onu: il 30 marzo annuncio ritiro a Bucha non c'erano corpi in strada
Il 30 marzo il ministro della Difesa aveva annunciato il ritiro e non c’erano corpi per strada. Lo ha detto l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya, in una conferenza stampa al Palazzo di Vetro. L’ambasciatore ha mostrato un video in cui appare il sindaco di Bucha annunciare che i soldati russi sono andati via e che la città era stata riconquistata. Poi Nebenzya ha mostrato un altro video che mostra i soldati russi mentre attraversano la strada e lasciano andare i civili, due anziani, che salutano e ringraziano.
Mosca all'Onu: finte le parole dei parenti delle vittime di Bucha
“Non potete escludere che quelle parole siano state costruite. C’è una messainscena, una messain scena”. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu Vassily Nebenzia, rispondendo alla domanda di una giornalista se considerasse “fake” anche le dichiarazioni dei parenti delle vittime di Bucha che hanno raccontato di aver visto i loro cari uccisi dai soldati russi.
Mosca all'Onu, domani forniremo altre prove su Bucha
L’ambasciatore russo all’Onu Vasily Nebenzya ha promesso “altre prove” su Bucha, domani al Consiglio di Sicurezza. “Sarò ancora più concreto”, ha aggiunto, prima di dichiarare conclusa la conferenza stampa. La consultazione del Consiglio di sicurezza è in programma domani alle 10, le 16 in Italia.
Mosca contro Gb, rifiuto riunione Onu senza precedenti
Il rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzya ha definito "senza precedenti" e "incredibile" il rifiuto di Londra, che presiede il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di tenere una riunione del Consiglio di sicurezza sugli eventi di Bucha, che il ministero della Difesa russo ha definito una provocazione. "È senza precedenti quello che è successo ieri e oggi. È incredibile che ci sia stata negata una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. E' qualcosa di inimmaginabile, senza precedenti nella storia dell'Onu", ha detto Nebenzya.
A Motyzhyn sindaca, marito e figlio trovati morti con le mani legate
Le autorità ucraine hanno denunciato il ritrovamento, in un villaggio a ovest di Kiev, di cinque corpi di civili con le mani legate dietro la schiena, tra cui quelli della sindaca, del marito e di suo figlio. La polizia ha mostrato ai giornalisti della France Press quattro corpi, compreso quello del sindaca, che era semisepolto in una pineta vicino alla sua abitazione a Motyzhyn. Un quinto corpo è stato trovato in un piccolo pozzo in giardino. Altri due uomini trovati morti non facevano parte della famiglia del sindaco e i corpi avevano le mani legate dietro la schiena. La sindaca, Olga Sukhenko, 50 anni, suo marito e il figlio, secondo la polizia erano stati rapiti dalle truppe russe il 24 marzo. Secondo quanto riferito da alcuni residenti, la sindaca e suo marito si erano rifiutati di collaborare con le forze russe.