AGI - I primi progressi verso un possibile accordo di pace dopo 34 giorni di guerra in Ucraina vengono da Istanbul: grazie alla mediazione turca, i colloqui in presenza sul Bosforo hanno permesso "due passi da gigante" da parte della Russia, impegnata a ridurre drasticamente le sue attivita' militari a Kiev e anche a Chernihiv e a prevedere un vertice nel caso si giunga a un accordo.
Usa e Regno Unito hanno espresso qualche prudente perplessità e preferiscono verificare che gli impegni di Mosca si trasformino in fatti concreti, ma i mercati hanno reagito in maniera positiva, anche se i negoziatori russi hanno detto che questo impegno non equivale a un cessate il fuoco e che "la strada e' ancora lunga" per arrivare a un trattato accettabile reciprocamente.
Nella conversazione di oggi, i leader di Usa, Gb, Francia, Germania, Italia hanno affermato la loro determinazione a continuare ad alzare i costi sulla Russia così come a continuare a fornire all'Ucraina assistenza di sicurezza per difendersi da questa aggressione "ingiustificata e non provocata". Lo ha riferito la Casa Bianca.
L'Ucraina ha detto che accetterà uno status di neutralità se ci sarà un "accordo internazionale" per garantire la sua sicurezza: i possibili candidati al ruolo di "Paesi garanti" sono Polonia, Israele, Turchia e Canada.
Zelensky è tornato sulla questione che riguarda le sanzioni contro Mosca. La fine di quest'ultime può essere ipotizzata "solo dopo che la guerra sarà finita". In un video diffuso dopo i colloqui di oggi fra Russia e Ucraina, il presidente ucraino ha comunque ammesso la registrazione di qualche progresso che lui stesso ha definito "positivo".
Intanto il Regno Unito ha fatto sapere di star organizzando una conferenza a livello internazionale per aiutare l'Ucraina con la fornitura di armi. "La conferenza - si legge in una nota - si terrà giovedì e sarà convocata dal ministro della Difesa", Ben Wallace.
Nel corso di una visita in Norvegia, Wallace ha precisato che l'appuntamento consentirà di capire "cos'altro possiamo raccogliere in tutto il mondo per far si' che la Russia non sia vittoriosa in questa occupazione illegale e invasione di un Paese sovrano". Londra e' stata da subito in prima linea a livello internazionale per fornire armi all'Ucraina.