AGI - In attesa del nuovo round di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina, che prenderà il via martedì mattina a Istanbul, in Turchia, gli Stati Uniti hanno annunciato un aumento del bilancio della difesa per il 2023 dell'8%, portandolo a 773 miliardi di dollari, "avendo in mente l'Ucraina".
Il Pentagono ha anche spiegato che la Russia costituisce "una minaccia acuta" ma la maggiore priorità degli Stati Uniti, in campo di difesa, "rimane contrastare le ambizioni della Cina nell'Indo-Pacifico". Da parte sua, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha criticato Il presidente Usa, Joe Biden, per aver invocato un cambio di regime a Mosca.
Il Wall Street Journal ha riportato che l'oligarca russo Roman Abramovich e alcuni negoziatori ucraini hanno sofferto i sintomi di un sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all'inizio del mese. La notizia è stata confermata da un portavoce di Abramovich.
Il Financial Times: ok di Mosca all'Ucraina nell'Ue se non allineata militarmente
La Russia non chiede più la "denazificazione" all'Ucraina ed è pronta a lasciare Kiev entrare nell'Ue a condizione che rimanga non allineata militarmente: questo prevede la bozza del cessate il fuoco fra Russia e Ucraina, secondo quattro fonti del Fiancial Times. Nel documento, spiegano queste fonti, da parte di Mosca non vi sono più le richieste di "denazificazione", di "smilitarizzazione" e di tutela legale della lingua russa in Ucraina, ma c'è comunque la richiesta che Kiev rinunci a ospitare basi militari straniere e abbandoni la sua ambizione di diventare membro della Nato. Le fonti, precisa il quotidiano britannico, hanno richiesto l'anonimato perché la questione "non è ancora finalizzata". Le delegazioni di Russia e Ucraina inizieranno un nuovo round di colloqui domani mattina in Turchia.
Gb, oltre mille mercenari della Wagner nell'est
Il gruppo militare russo Wagner "è già presente nell'Ucraina orientale e ci aspettiamo che dispieghi oltre mille mercenari, inclusi alti dirigenti dell'organizzazione, per intraprendere operazioni di combattimento". Lo ha scritto il ministero della Difesa britannico su Twitter aggiungendo che, "a causa delle pesanti perdite e di una invasione che si è ampiamente fermata", Mosca "è stata molto probabilmente costretta a rivedere le priorità del gruppo Wagner", portando in Ucraina i suoi combattenti che si trovano in Siria e in altre zone dell'Africa.
Biden, brutalità Russia ha rafforzato Kiev e Occidente
"Le tattiche brutali della Russia hanno rafforzato la determinazione ucraina anziché infrangerla" e, allo stesso modo, "anziché dividere la Nato" hanno fatto sì che "l'Occidente è ora più forte e unito di quanto non lo sia mai stato". Lo ha scritto su Twitter il presidente Usa, Joe Biden.
Turchia, le richieste russe non sono realistiche
Le richieste della Russia sul Donbass e sulla Crimea "non sono realistiche": lo ha detto alla Cnn Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, alla vigilia del nuovo round di colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina in Turchia. "I russi dovrebbero veramente cambiare le loro idee", ha aggiunto Kalin.
Offensiva di Kiev a Kherson, riconquistata Trostyanets
Un alto funzionario della Difesa Usa ha riferito al Washington Post che le forze ucraine hanno riconquistato la città di Trostyanets, nell'Oblast nordorientale di Sumy, e hanno lanciato un'offensiva a Kherson, nel Sud, per tentare di riprendere il controllo dell'unico grande centro urbano in mano ai russi. Il funzionario ha poi avvertito che non è possibile al momento confermare che gli ucraini abbiano riconquistato, come annunciato, la città di Irpin, nei dintorni di Kiev.
Attacco missilistico su un deposito di petrolio a Rivne
Un attacco missilistico russo ha colpito un deposito di petrolio nella regione di Rivne, nel Nord Ovest dell'Ucraina. Lo riferisce in un messaggio video il governatore della regione, Vitaliy Koval.
Biden, non mi interessa cosa pensa Putin delle mie parole
"Non mi interessa cosa pensa (Putin, ndr). Farà quel che farà": così il presidente Usa, Joe Biden, ha risposto ai giornalisti, alla Casa Bianca, che gli chiedevano se la sua dichiarazione a Varsavia ("Putin non può restare al potere") possa aumentare la tensione con Mosca.
Biden, risposta significativa se usate armi chimiche
Biden, vertice con Putin? dipende dall'argomento
"Dipende dall'argomento di cui vuole parlare": così il presidente Usa, Joe Biden, ha riposto ai giornalisti, alla Casa Bianca, che gli chiedevano se c'è la possibilità di un colloquio sull'Ucraina con il suo omologo russo, Vladimir Putin.
Biden: nessuna marcia indietro su Putin, era il mio sdegno personale
Il presidente Usa, Joe Biden, ha affermato in una conferenza stampa sul budget per il 2023 che non ha fatto "nessuna marcia indietro" sulla sua dichiarazione che Vladimir Putin "non può restare al potere". Biden ha chiarito che quelle parole pronunciate a Varsavia hanno rispecchiato il suo personale sdegno per la guerra decisa da Putin in Ucraina. Biden ha anche affermato di non credere che questa sua affermazione possa complicare l'azione diplomatica. A Varsavia "non stavo parlando di un cambio politico (a Mosca, ndr) e non ne parlo ora", ha affermato Biden. "Esprimevo lo sdegno per Putin", ha aggiunto il presidente Usa.
Pentagono annuncia il rafforzamento del fronte Est in Germania
Il Pentagono ha annunciato un rafforzamento del Fronte Est dell'Alleanza Atlantica con l'invio in Germania di sei aerei della Marina specializzati in guerra elettronica e 240 uomini della Marina. In totale, la Difesa Usa ha stanziato 4,2 miliardi di dollari per la European Deterrence Initiative nel suo bilancio del 2023, un sostegno che include l'invio di navi. I nuovi armamenti, ha chiarito il portavoce, John Kirby, non saranno impiegati nel conflitto in Ucraina. Kiev riceverà, nondimeno, dal Pentagono 300 milioni di dollari in assistenza. Michael J. McCord, direttore finanziario del Pentagono, ha avvertito in conferenza stampa che l'America "ovviamente non potrà fare da sola" nel rafforzamento del fianco orientale della Nato, un'allusione alla necessità di ingenti investimenti militari da parte delle nazioni europee.
Borrell, finire la guerra proteggendo sovranità di Kiev
“Non inviare più armi per non prolungare la guerra? Pensate bene a questa frase” perché “dobbiamo concludere questa guerra e io non metto l’enfasi solo nella spedizione di armi, ma sul lavoro diplomatico che c’è da fare affinché la guerra finisca senza mettere in pericolo l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Perché altrimenti la guerra può terminare domani, semplicemente con la resa” di Kiev. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nell’audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo.
Borrell, spingere la Russia verso la Cina sarebbe un errore
“Il ruolo della Cina e la sua relazione con la Russia è fondamentale nel nuovo scenario geopolitico che ha aperto la guerra. Non abbiamo alcun interesse a spingere la Russia verso la Cina e creare l’area più estesa del mondo e più popolata del mondo unita con l’India, il sudest asiatico e l’Africa” che “determinerebbe la fine della globalizzazione come l’abbiamo vista finora”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nell’audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo in vista del summit Ue-Cina che si terrà il primo aprile in videoconferenza. “Queste conversazioni - ha aggiunto Borrell - saranno molto importanti e senza dubbio metteremo l’accento sul fatto che la Cina non debba cooperare con la Russia nella sua attività bellica in Ucraina”.
Pentagono: bilancio difesa +8% 'con Ucraina in mente'
Il governo degli Stati Uniti ha aumentato il bilancio della difesa per il 2023 dell'8%, portandolo a 773 miliardi di dollari. Lo ha dichiarato il vice segretario alla Difesa Usa, Kathleen H. Hicks, in conferenza stampa, spiegando che i maggiori fondi sono stati stanziati "avendo in mente l'Ucraina".
Zelensky: bene la volontà Roma essere garante sicurezza
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo la sua conversazione con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso su Twitter "apprezzamento per la volontà dell'Italia di unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l'Ucraina". Zelensky ha spiegato di aver discusso con Draghi "lo sviluppo del contrasto all'aggressione" russa e lo ha "ringraziato per l'importante sostegno nella difesa e umanitario".
Un portavoce di Abramovich conferma il sospetto di avvelenamento
Un portavoce di Roman Abramovich ha confermato che, come riportato dal Wall Street Journal, l'oligarca russo ha sofferto i sintomi di un sospetto avvelenamento all'inizio del mese dopo un incontro avvenuto nell'ambito dei negoziati per la pace fra Ucraina e Russia.
Il portavoce, si legge sul sito della Bbc, non conferma se ci sono state altre persone che hanno avuto gli stessi sintomi né chi possa essere l'autore di questo presunto avvelenamento. Abramovich, si legge ancora, ha partecipato a diversi incontri e i suoi collaboratori hanno sottolineato che è impegnato per la pace per conto suo, dopo che era stato riferito che gli era stato chiesto un aiuto.
Ue, aiuti economici a Stati e a rifugiati ospitati
Nel piano presentato dalla Commissione europea per la gestione dei rifugiati dall'Ucraina è prevista l'assitenza economica per "sostenere nel miglior modo a livello finanziario gli Stati membri e le persone che fuggono dall’Ucraina. Che siano ucraini o residenti in Ucraina". Lo ha annunciato Gerald Darmanin, ministro dell'Interno della Francia, Paese che ha la presidenza di turno dell'Ue.
Borrell, tribunale ad hoc? Non proposto né escluso
“Non mi risulta che ci sia una proposta concreta per creare un tribunale ad hoc” per punire i crimini di guerra del conflitto in Ucraina, “ma ciò non vuol dire che non si possa fare”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nell’audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo. “Non discuto sulla necessità di un tribunale ad hoc”, ha aggiunto Borrell, “noi stiamo collaborando per raccogliere le prove per il lavoro normale del tribunale” della Corte penale internazionale.
Le autorità ucraine rivendicano la riconquista di Irpin
Le forze ucraine avrebbero ripreso il pieno controllo della città di Irpin, uno degli insediamenti nei dintorni di Kiev teatro nei giorni scorsi di pesanti combattimenti con le forze russe. Lo riferisce il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushyn, in un messaggio video sul suo canale Telegram. "Abbiamo buone notizie, Irpin è stata liberata", ha detto Markushyn, "riteniamo che ci saranno ulteriori attacchi contro la nostra città e la difenderemo con coraggio".
Guterres bacchetta Biden, "Ridurre escalation"
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha invocato un immediato cessate il fuoco e chiesto di “abbassare la retorica” per evitare un’escalation della guerra in Ucraina.
“Rivolgo fortemente un appello a tutti e alla comunità internazionale - ha detto - perché lavorino con noi per la pace, in solidarietà al popolo ucraino”. “Penso - ha aggiunto - che abbiamo bisogno di una de-escalation sia militare sia retorica”. Il riferimento è alle parole usate dal presidente americano Joe Biden, che ha invocato, in modo indiretto, un cambio di regime a Mosca. “Abbiamo migliaia di vittime - ha spiegato Guterres - milioni di persone in fuga, stiamo assistendo alla sistematica distruzione delle infrastrutture. Tutto questo deve finire”.
Un parlamentare di Kiev: difficile la soluzione in tempi brevi
“La situazione qui a Kiev è sotto controllo, ormai siamo preparati a tutti gli scenari possibili. Di tanto in tanto sentiamo questi allarmi ma la situazione è sotto controllo. Stiamo resistendo perché capiamo che questa è una guerra per la sopravvivenza non solo dell'Ucraina ma del mondo e dei valori occidentali, non si tratta solo del nostro Paese”. Lo dice a Rai Radio1, Dmytro Natalukha, presidente della Commissione Affari economici del Parlamento Ucraino e consigliere del Ministro della Difesa.
Domani riprenderanno i negoziati per arrivare alla pace. “Non credo che si arriverà a una soluzione in tempi brevi, per me è difficile parlare di qualche soluzione quando ci sono tante perdite, bambini e civili. Non credo che si arriverà ad una soluzione diplomatica a breve”. E quindi lei quale evoluzione immagina? “Un cambio di potere in Russia? - ha detto il parlamentare - Questa mi pare l'unica soluzione possibile”. Un 'golpe' nei confronti di Putin? “Esattamente, si”. Che appello si sente di lanciare ai paesi occidentali? “Dico grazie per tutto il sostegno e l'aiuto ma abbiamo bisogno di più armi e più sanzioni”.
Johansson, ora arrivano 40 mila rifugiati al giorno
"Il picco dei 200 mila rifugiati al giorno dall'Ucraina è stato superati, ora arrivano circa 40 mila al giorno ma non sappiamo che cosa succederà in futuro e quindi dobbiamo prepararci". Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, al termine del Consiglio Affari interni.
Il Wsj: per Abramovich e negoziatori ucraini sintomi di sospetto avvelenamento
L'oligarca russo, Roman Abramovich, e alcuni negoziatori ucraini hanno sofferto i sintomi di un sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all'inizio del mese. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando fonti a conoscenza del fatto, secondo le quali dopo quell'episodio, il tycoon e almeno due alti funzionari ucraini hanno avuto occhi rossi, lacrimazione costante e dolorosa e pelle squamata su faccia e mani. Secondo le fonti, la responsabilità sarebbe dei 'falchi' a Mosca, decisi a sabotare i colloqui indetti per mettere fine alla guerra; secondo una persona vicina ad Abramovich, non è invece chiaro chi li abbia presi di mira. Da allora le loro condizioni di salute sono migliorate e non c'è alcun rischio per la vita. Il portavoce del presidente ucraino ha negato di aver alcuna informazione in merito a un sospetto avvelenamento.
Kiev: almeno 5.000 morti a Mariupol
Dall'inizio dell'invasione russa a oggi, a Mariupol sono morte almeno 5.000 persone. Lo ha detto all'AFP un alto funzionario ucraino. "Circa 5.000 persone sono state seppellite, ma da 10 giorni non si seppellisce più a causa dei continui bombardamenti", ha detto Tetyana Lomakina, consigliere del presidente Zelensky attualmente responsabile dei corridoi umanitari, aggiungendo che potrebbero essere decedute fino a 10 mila persone.
Il sindaco di Kiev: la guerra tocca tutti, Russia non si fermerà
“Se qualcuno di voi ritiene che questa guerra è troppo lontana o non lo coinvolge direttamente, vi state sbagliando. L'Ucraina è uno dei paesi più grandi in Europa: la destabilizzazione di questo Paese può causare ripercussioni in tutti gli altri Stati europei”. Così il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in collegamento con il Comune di Firenze, con cui è gemellato, in occasione del Consiglio Comunale. "Siamo consapevoli – sottolinea Klitschko - che i grandi progetti russi non si fermeranno all'Ucraina. La ricostruzione del vecchio impero russo può riguardare anche altri stati come Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, questo è quello che viene sostenuto anche dai rappresentati dei Paesi Baltici”.
Biden presenta il budget: investiamo per rispondere all'aggressione di Putin
Nel chiedere un maggior stanziamento per la Difesa, il presidente Usa Joe Biden ha sottolineato l'importanza di "un investimento continuo per rispondere con forza all'aggressione di Putin contro l'Ucraina con il sostegno degli Stati Uniti per i bisogni economici, umanitari e di sicurezza dell'Ucraina". Presentando il budget, il presidente americano ha detto: "Chiedo uno dei più grandi investimenti nella nostra sicurezza nazionale della storia, con i fondi necessari per assicurare che il nostro esercito rimanga il meglio preparato, meglio addestrato e meglio equipaggiato del mondo". Nel bilancio, ha aggiunto, ci sono anche "gli investimenti necessari per ridurre i costi per le famiglie e fare progressi sulla mia Agenda dell'Unità - compresi gli investimenti per tagliare i costi dell'assistenza all'infanzia e sanitaria; aiutare le famiglie a pagare per altri beni essenziali; porre fine al cancro come lo conosciamo; sostenere i nostri veterani; e dare a tutti gli americani i servizi di salute mentale di cui hanno bisogno".
Il sindaco di Kiev: non ci inginocchieremo mai alla dittatura
“Secondo la Russia dobbiamo fare un compromesso: cedere una parte dell’Ucraina ma questo è inaccettabile, non ci rimane altro che difendere la nostra patria” perché “noi non ci inginocchieremo mai, non staremo mai sotto una dittatura”. Così il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in collegamento con il Comune di Firenze, con cui è gemellato, in occasione del Consiglio Comunale. “Non vogliamo vivere – ribadisce Klitschko - in un Paese in cui i cittadini non godono di diritti, non hanno libertà di parola, ogni singola scelta politica dipende dall'umore di chi sta al Governo”.
Germania, distribuire con solidarietà rifugiati nell'Ue
"Offriamo protezione ai rifugiati ucraini dentro l'Unione europea". Il compito ora è "che distribuiamo più attivamente all'interno dell'Ue e mostriamo anche solidarietà nell'accoglienza". Lo ha dichiarato la ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, all'arrivo al Consiglio Affari interni dell'Ue.
La delegazione di Kiev è atterrata in Turchia
La delegazione dell’Ucraina incaricata di portare avanti il negoziato con la Russia e’ atterrata nel pomeriggio a Istanbul. David Arakhamia, uno dei negoziatori ucraini, ha annunciato alcune ore fa che il nuovo round di colloqui prenderà avvio domani mattina alle 10 (le 9 in Italia) e proseguirà fino a mercoledì. Un percorso negoziale "molto difficile" nato in Bielorussia, dove le due delegazioni si sono incontrate le prime volte di persona, e poi proseguito in videoconferenze.Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha parlato ieri sera al telefono con l'omologo ucraino Volodimir Zelensky e poi con il russo Vladimir Putin.
Il consigliere di Zelensky, non rinunceremo ai territori
L'Ucraina non è disposta "a rinunciare a nessun territorio". Lo ha affermato un consigliere del presidente ucraino Zelensky, alla Bbc, parlando alla vigilia di ulteriori colloqui tra Mosca e Kiev in Turchia, "La pressione è ora sulla Russia - ha detto Alexander
Rodnyansky -. Chiaramente, non possono sostenere questa guerra per anni e il loro morale è così basso che non riescono nemmeno ad avere le forniture e la logistica adeguati", ha detto, aggiungendo che l'Ucraina non sacrificherà la sua "integrità territoriale".
Amnesty, l'Ucraina rivela disparità di trattamento dei rifugiati
"Stiamo assistendo a un'incredibile ondata di apertura e supporto ai rifugiati ucraini vittime dell'aggressione del governo russo. Questa è una prova evidente che nella gestione dei flussi migratori esistono cittadini di classe diversa, quindi quando i governo vogliono aprire, aprono". Lo ha detto il presidente di Amnesty Italia, Emanuele Russo, nel corso della presentazione del Rapporto 2021-2022 sulla Situazione dei diritti umani nel mondo. Alla stregua della pandemia di Covid-19, che ha dato prova di come i diritti umani non siano centrali nell'agenda dei leader mondiali, ora la guerra in Ucraina ha evidenziato che "negli ultimi 20 anni - se c'era ancora qualche dubbio in merito - il mancato trattamento dignitoso di chi fugge da conflitti, carestie e altre situazioni di crisi è dovuto ad un blocco di tipo politico, a una deliberata mancata volontà di accogliere" ha evidenziato il responsabile dell'Ong.
"Ci troviamo di fronte a una politica generalizzata da parte dei nostri governanti a restringere le categorie di chi ha diritto o meno. Questo è un periodo cruciale, uno spartiacque tra chi si adopera a tutela dei diritti umani e chi pensa che siano soltanto ostacoli ad interessi nazionali e ai profitti" ha prospettato Russo. Il presidente di Amnesty Italia ha poi chiamato in causa la società civile, "sempre più indebolita e bersagliata", insistendo sulla "necessita' impellente di prendere posizione sui diritti, per evitare un esteso peggioramento delle violazioni, altrimenti il tempo rischia di essere troppo poco". Per Russo, la stessa 'corsa contro il tempo' riguarda anche l'emergenza climatica e la gestione delle piu' grandi crisi geopolitiche aperte sui vari continenti.
Mosca, il nostro scopo non è rovesciare il governo di Kiev
L'obiettivo dell'invasione russa dell'Ucraina non è rovesciare il governo di Kiev. Lo ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, a margine di un incontro con il suo omologo algerino. "L'obiettivo della nostra operazione speciale in Ucraina non è il cambio di regime di Kiev, come l'Occidente sta cercando di far credere, ma la protezione del popolo dal genocidio e la smilitarizzazione e denazificazione dell'Ucraina", ha detto Patrushev.
L'alto funzionario ha affermato che l'invasione russa "è stata solo una risposta ai passi criminali di Kiev verso quelle repubbliche (le autoproclamate repubbliche separatiste filorusse di Donetsk e Lugansk, nda), una misura tempestiva e preventiva". "Sono stati trovati documenti che dimostrano che Kiev stava preparando un attacco su larga scala e intendeva eliminarle", ha aggiunto Patrushev, riferendosi a un documento esibito da Mosca come prova dei piani di Kiev ma bollato come un falso dalle autorità ucraine. Patrushev ha infine negato che la Russia stia colpendo aree urbane e infrastrutture civili.
Ue, 58mila rifugiati al giorno; in calo dal picco
"I numeri di arrivi stanno calando, si tratta di circa 58 mila al giorno. Al picco erano oltre 200 mila. Ma ci servono piani di emergenza se la situazione dovesse persino peggiorare in Ucraina". Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, al suo arrivo al Consiglio Affari interni.
Zelensky a Draghi, Mosca blocca i corridoi umanitari
Durante la telefonata con il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky ha lamentato il blocco da parte russa dei corridoi umanitari. E' quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
Ue, pronto il piano di dieci punti per la gestione dei rifugiati
"Con la presidenza francese dell'Ue abbiamo preparato un piano d'azione di dieci punti per affrontare le necessita' degli Stati membri e la prima linea di accoglienza" dei rifugiati che arrivano dall'Ucraina. Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, al suo arrivo al Consiglio Affari interni. "Vogliamo avere regole chiari per registrazione, trasporto, protezione bambini e anche sulle procedure di finanziamenti", ha aggiunto.
Draghi a Zelensky, impegnati per far finire la guerra
Durante la telefonata con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, Il presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini. Lo riferiscono fonti di palazzo Chigi.
Zelensky a Draghi, i bimbi muoiono sotto le bombe
Durante la telefonata con il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky ha lamentato la prosecuzione dell'assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
Kiev: l'invasione è costata 564,9 miliardi di dollari
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è costata al Paese 564,9 miliardi di dollari. Lo ha affermato la ministra dell'Economia, Yulia Svyrydenko, riferendosi ai danni alle infrastrutture, alle perdite per l'economia e ad altri fattori. A causa dei combattimenti in Ucraina sono stati distrutti circa 8.000 chilometri di strade e 10 mila metri quadrati di abitazioni, ha detto la ministra in un post.
Il Papa: "Non stanchiamoci di pregare per la pace"
"#PreghiamoInsieme, senza stancarci, la Regina della pace, alla quale abbiamo consacrato l'umanita', in particolare la Russia e l'Ucraina, con una partecipazione grande e intensa, per la quale ringrazio tutti voi". Lo scrive Papa Francesco in un tweet riprendendo quanto affermato ieri durante l'Angelus. Sull'account inglese Pontifex, il suo appello e' tradotto anche in russo e in ucraino.
Novaya Gazeta ha sospeso la pubblicazione
Dopo aver ricevuto il secondo avvertimento dalle autorità russe, la Novaya Gazeta ha annunciato la sospensione delle pubblicazioni fino alle "fine dell'operazione speciale in Ucraina".
Kiev, nuovi negoziati domani dalle 10 in Turchia
Nuovo appuntamento per i negoziatori russi e ucraini che si incontreranno domani a Istanbul in Turchia a partire dalle 10 di mattina (le 9 in Italia). Lo ha riferito il negoziatore di Kiev, David Arakhamia.
Viminale, 73.898 profughi ucraini accolti finora in Italia
Sono 73.898 gli ucraini giunti finora in Italia: 38.068 donne, 6.959 uomini e 28.871 minori. Ad aggiornare il dato e' il Viminale, secondo cui, rispetto a ieri, l'incremento è di 1.958 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali restano Milano, Roma, Napoli e Bologna.
UNHCR, il numero dei rifugiati ucraini sale a 3,862 milioni
Il numero dei rifugiati ucraini che hanno lasciato il Paese dallo scorso 24 febbraio è salito a 3.862.797, secondo l'ultimo aggiornamento dell'UNHCR. L'agenzia Onu conferma il dato di 6,48 milioni di sfollait interni mentre le persone bloccate nelle zone dell'Ucraina coinvolte nei combattimenti sono circa 13 milioni. I rifugiati finora arrivati in Italia sono 71.940.
Lavrov, denazificazione e smilitarizzazione sono la priorità
La posizione negoziale della Russia nei colloqui con la controparte in Ucraina, che si riapriranno fra oggi e domani in Turchia, considera imprescindibile "la denazificazione e la smilitarizzazione dell'Ucraina" per i "futuri accordi con Kiev". Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
Lavrov ha sottolineato che i membri dei battaglioni nazionalisti dell'Ucraina "stanno praticando metodi di guerra nazisti". Sempre durante l'intervista ai media serbi, Lavrov ha ricordato i recenti video-choc sulle azioni contro i prigionieri. "Se avete visto come vengono trattati i prigionieri di guerra russi dai nazisti ucraini dei battaglioni Azov o Aidar, penso che capirete tutto", ha aggiunto.
Ue, stop passaporti d'oro e revoca ai russi sanzionati
La Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di abrogare immediatamente i cosiddetti passaporti d'oro, ovvero tutti i regimi di cittadinanza offerti agli investitori, e valutare se cittadini russi o bielorussi sanzionati dall'Ue abbiano beneficiato di questi schemi. "I permessi di soggiorno concessi nell'ambito di un regime di soggiorno per investitori a cittadini russi o bielorussi soggetti a sanzioni dovrebbero essere immediatamente revocati", si legge in una nota della Commissione europea. "La stessa misura - spiega ancora la Commissione - dovrebbe applicarsi anche a coloro che sostengono in modo significativo la guerra in Ucraina o altre attività correlate del governo russo o del regime di Lukashenko che violano il diritto internazionale". La Commissione ha infine chiesto di "sospendere il rilascio di permessi di soggiorno nell'ambito dei regimi di soggiorno per investitori a tutti i cittadini russi e bielorussi".
Lavrov, voci di golpe e sparizione Shoigu sono assurdità
Le voci sui preparativi in corso per un colpo di Stato in Russia e sulla sparizione del ministro della Difesa russa Serghei Shoigu sono false e "nonsense" (assurdita'). Lo ha detto intervistato dalla stampa serba il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.
"Non voglio commentare queste assurdità - ha osservato Lavrov - perché sono assurdità diffuse dai servizi speciali ucraini. Come avete detto ora, sono diffuse anche dai nostri neo-liberali russi, che si trovano ora all'estero".
Riferendosi in particolare alle ipotesi sul golpe e il ministro della Difesa, "è tutta una bugia - ha detto - Tutti sono vivi e in buona salute, tutti stanno lavorando, come si può vedere alla Tv o sui social network: l'intero governo sta lavorando, l'intera amministrazione presidenziale sta lavorando sulla base degli interessi del nostro Paese e sui doveri che tutti noi abbiamo".
Il Cremlino non esclude un nuovo colloquio Putin-Macron
Anche se un nuovo colloquio telefonico fra il presidente russo Vladimir Putin e il francese Emmanuel Macron non è stato programmato "per oggi o domani", potrebbe avvenire in qualunque momento. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda. "Non è in programma oggi e domani, ma, d'altra parte, gli eventi si stanno svolgendo rapidamente ora e potrebbe apparire in qualsiasi momento", ha osservato. Peskov ha promesso di informare i giornalisti se ci sarà un nuovo colloquio; il presidente francese è fra i leader occidentali quello che ha sentito più volte il capo del Cremlino dall'inizio del conflitto in Ucraina.
Cremlino, colloqui in Turchia probabilmente da domani
Le delegazioni di Russia e Ucraina sono in viaggio per la Turchia, dove si terrà il prossimo round di negoziati "in presenza": come ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, è però improbabile che i colloqui comincino già oggi. "Ci aspettiamo che questo possa teoricamente avere luogo domani", ha osservato. "Non possiamo e non vogliamo parlare dei progressi fatti finora. Il fatto stesso che sia stato deciso di continuare i negoziati in un formato 'di persona' è certamente importante. Tuttavia, stiamo ancora rispettando la linea di non rivelare alcun dettaglio relativo ai negoziati. Crediamo che questo potrebbe solo danneggiare il processo".
Mattarella, recuperare pace e diritto internazionale
"L'Italia e l'Europa, in particolare l'Unione Europea, hanno da affrontare tre gravi emergenze: quella sanitaria, con la sconfitta definitiva non ancora conseguita della pandemia; quella della sfida economica, con i piani nazionali di rirpresa e resilienza; a queste due emergenze e difficolta' impegnative si e' aggiunta inattesa quella provocata dalla guerra di aggressione della Russia all'Ucraina, con la nuova emergenza di recuperare pace, sicurezza e pieno rispetto dle diritto internazionale". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'inaugurazione dell'anno accademico 2021/2022 dell'Università di Trieste
Cremlino "preoccupato" per dichiarazioni di Biden
"Preoccupazione" per la recente dichiarazione del presidente Usa Joe Biden sulla necessità di un cambio di potere a Mosca, poi corretta dalla Casa Bianca, è stata espressa oggi dal portavoce del Cremlino. "In effetti - ha detto Dmitry Peskov rispondendo a una domanda sulla questione - "questa dichiarazione ci fa preoccupare. Continueremo a monitorare da vicino le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti. Le stiamo registrando accuratamente e continueremo a farlo", ha aggiunto. Quanto al merito, Peskov aveva già commentato nei giorni scorsi, dicendo che non spetta a Biden decidere chi governa la Russia, e il portavoce ha affermato di non volersi ripetere.
Cremlino, nessun vertice Putin-Zelensky dopo i colloqui in Turchia
Un vertice fra i presidenti di Russia e Ucraina dopo i colloqui previsti in Turchia in questi giorni non è al momento all'ordine del giorno. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "No, non ci sono progressi", ha risposto a una domanda sull'organizzazione di un incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky dopo i colloqui in programma a Istanbul a partire da oggi o domani.
Cina a Biden, dialogo unica via, no all'aumento di conflitti
La Cina ribadisce l'importanza del dialogo per risolvere la crisi ucraina e avverte di "non intensificare i conflitti", dopo le dichiarazioni del presidente Usa, Joe Biden, che dalla Polonia aveva dichiarato che Putin non poteva rimanere al potere, definendo, in seguito un "macellaio" il leader del Cremlino. "Quello che voglio sottolineare è che il dialogo e i negoziati sono l'unico modo corretto per risolvere la questione ucraina", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, in risposta a una richiesta di commento sulle parole del presidente Usa, senza menzionare direttamente Biden. "Ciò che tutte le parti devono fare urgentemente, ora, è alleviare la situazione, promuovere i colloqui e porre fine alla guerra, piuttosto che intensificare i conflitti". La Cina, infine, chiede a tutti di "svolgere un ruolo costruttivo" sulle questioni riguardanti la pace e la stabilità europea e mondiale.
La Turchia auspica che i colloqui portino a una tregua duratura
Il governo turco spera che i colloqui tra i delegati russi e ucraini previsti per questa settimana a Istanbul portino a "un cessate il fuoco duraturo" che apra la strada alla pace. Lo ha scritto sul suo profilo Twitter il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, confermando l'incontro in presenza, preannunciato ieri dopo le conversazioni fra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il russo Vladimir Putin, e fra i rispettivi ministri degli Esteri Cavusoglu e Serghei Lavrov. "Le delegazioni negoziali russa e ucraina si incontreranno in Turchia", si legge sul social network. "Siamo consapevoli della responsabilità che deriva dalla fiducia riposta in Turchia da entrambe le parti. Speriamo che gli incontri portino a un cessate il fuoco duraturo e alla pace". Non è ancora chiaro se le consultazioni cominceranno oggi, come previsto da Ankara e Kiev, o domani, come ha sostenuto Mosca.
Lavrov, controproducente un confronto Putin-Zelensky
Un incontro fra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky "soltanto per uno scambio di posizioni sarebbe controproducente". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Secondo Lavrov, un incontro fra i presidenti sarà necessario solo dopo che sarà stata fatta chiarezza "sulle questioni chiave per la Russia", ovvero "la denazificazione e la smilitarizzazione dell'Ucraina". Solo una volta che i colloqui fra le delegazioni, che riprenderanno in Turchia fra oggi e domani, avranno prodotto "risultati tangibili", i presidenti li potranno "consolidare", ha detto il capo della diplomazia di Mosca.
Poroshenko, da Mosca sottostimata l'unità dell'Ucraina e il sostegno del mondo
Vladimir Putin e i suoi generali "hanno fatto due errori, sottostimando l'unità dell'Ucraina e la solidarietà del mondo": lo ha detto in un'intervista a Fausto Biroslavo per Zona Bianca su Retequattro l'ex presidente ucraino Pedro Poroshenko. "Sono assolutamente fiducioso che mai ci arrenderemo. E la nostra vittoria sarebbe più vicina se ricevessimo di più, più armi, più sostegno". Secondo Poroschenko, occorre "chiudere lo spazio aereo. Siamo pronti a farlo da soli, ma abbiamo bisogno di supporto". Poroshenk sa di essere nel mirino delle forze di Mosca: "Prima del 24 febbraio noi eravamo ex presidente, leader dell'opposizione, ma ora siamo soldati, soldati ucraini uniti. Sicuramente so che mi stanno dando la caccia, e sto facendo di tutto per non far loro questo regalo, ma sicuramente sono pronto. Uno degli obiettivi delle forze speciali russe sono io, lo so".
Kiev, i russi si ricompattano ma non avanzano
Le forze russe stanno cercando di ricompattarsi ma non riescono ad avanzare: lo ha dichiarato il vice ministro della Difesa ucraina, Hanna Malyar, durante un briefing con la stampa a Kiev secondo quanto riporta la stampa presente.
Mosca, prosegue l'offensiva nella regione del Donetsk
Le forze russe stanno continuando l'offensiva nella regione di Donetsk in Ucraina. Come ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, "un contingente delle forze armate russe ha continuato un'offensiva di successo, si è spostato di due chilometri all'interno delle linee di difesa della 95a brigata d'assalto aereo delle forze armate ucraine, e ha raggiunto la periferia meridionale di Novoselivka". Intanto, "le unità della Repubblica Popolare di Lugansk sono avanzate di cinque chilometri per portare avanti un'offensiva, hanno preso il controllo di Ivanivka e Novosadove, e hanno raggiunto la linea di Novoliublino e Terny".
Mosca, colpiti 36 obiettivi militari in 24 ore
Gli aerei tattici e i sistemi missilistici russi hanno colpito 36 obiettivi militari ucraini nelle ultime 24 ore: lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Si tratta di "due posti di comando, due sistemi missilistici di difesa aerea, un lanciarazzi, tre depositi di munizioni, due depositi di carburante e 23 aree di hardware militare ucraino concentrato", ha detto Konashenkov in una conferenza stampa.
"Dall'inizio dell'operazione militare speciale - ha aggiunto - un totale di 308 veicoli aerei senza equipaggio, 1.713 carri armati e altri tipi di veicoli corazzati da combattimento, 170 lanciarazzi, 715 sistemi di artiglieria e mortai, e 1.557 veicoli militari speciali sono stati distrutti".
Anche Heineken lascia la Russia
Anche Heineken ha deciso di lasciare la Russia. Il produttore di birra olandese ha annunciato stamani il ritiro dal Paese, sulla scia dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. "A seguito della revisione strategica precedentemente annunciata delle nostre operazioni, abbiamo concluso che la proprietà di Heinken dell'attività in Russia non è più sostenibile nè praticabile nell'ambiente attuale", ha affermato la società in una nota.
Vicepremier Kiev, oggi nessun corridoio umanitario
Oggi "non ci saranno corridoi umanitari in Ucraina". Lo ha annunciato la vicepremier Iryna Vereshchuk sul suo profilo Telegram. Il motivo, ha spiegato, è che l'intelligence ucraina è a conoscenza di un piano russo di "provocazioni" che suggerisce di non aprire i corridoi per questioni di sicurezza.
Guerini, avanti su impegni Nato per costruire la difesa Ue
"La credibilità di un Paese e, a mio giudizio, dei suoi leader, è un capitale fondamentale sul piano delle relazioni internazionali. Probabilmente il più importante. E' un concetto che va tenuto bene a mente, anche quando rischia di scontrarsi con immediati interessi politici o elettorali": lo scrive il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in una lettera a La Stampa in cui ricorda che l'obiettivo del 2% del Pil per le spese militari entro il 2024 è stato assunto con la Nato.
Si tratta, ha sottolineato Guerini, di un impegno sottoscritto nel 2014, al vertice in Galles, dall'allora governo italiano in carica, "e riaffermato da tutti i presidenti del Consiglio, nessuno escluso". "Si tratta, quindi, di continuare su questa strada, con gradualità e costanza", ha insistito il ministro, "tenendo conto dei vincoli finanziari con cui ci dobbiamo confrontare, ma mantenendo chiara la direzione di marcia che l'Italia intende percorrere se vuole confermarsi un attore credibile e affidabile nell'ambito delle relazioni internazionali e mostrarsi consapevole delle responsabilità che derivano dallo scenario internazionale nel quale ci troviamo".
"Scarsità e incertezza delle risorse sul piano degli investimenti, esiguità del bilancio ordinario della Difesa, anche in confronto a quelli di altri Paesi europei, ad esempio la Francia o addirittura la Germania", ha osservato il ministro, "necessitano di una graduale crescita delle risorse dedicate nell'ottica di ammodernare le nostre Forze Armate anche sul piano della qualità dei sistemi d'arma e della volontà di confermare il ruolo dell'Italia nella costruzione della Difesa europea oltre che membro importante dell'Alleanza atlantica".
Kiev, respinti 5 attacchi nel Donbass
La resistenza ucraina ha respinto 5 attacchi russi in 24 ore nelle regioni di Donetsk e Lugansk: è quanto riferisce su Facebook lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Da 33 giorni, le forze di Kiev "stanno resistendo all'invasione della Federazione Russa - si legge - Il raggruppamento delle forze di difesa continua a condurre un'operazione difensiva nelle direzioni orientale, sudorientale e nordorientale". Le battaglie difensive, prosegue l'esercito, "continuano nelle aree degli insediamenti di Topolskoye, Kamenka, Sukhaya Kamenka. Inoltre, i raggruppamenti delle nostre truppe stanno effettivamente frenando l'avanzata del nemico nelle direzioni degli insediamenti di Gulyaipole e Zaporozhye".
Un video di Mosca mostra un convoglio russo a 40 chilometri da Kiev
Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video in cui si vede un convoglio di mezzi blindati, affermando che si trova a una quarantina di chilometri dalla capitale Kiev. "Unità delle forze aviotrasportate hanno eseguito una marcia nella regione di Kiev; hanno attraversato un fiume e hanno rilevato e abbattuto UAV (droni) ostili sulla loro strada", ha dichiarato il ministero. Il video mostra i veicoli in movimento lungo la strada E95, dopo aver lasciato Zalissya, a circa 40 chilometri da Kyiv, e una decina di veicoli blindati russi con i simboli V sul bordo della strada. "Nel corso dell'avanzamento, le truppe hanno attraversato un fiume tramite un ponte di barche e hanno continuato a muoversi verso l'area designata", ha aggiunto il ministero.
L'intelligence britannica: la Russia avanza a Sud verso Mariupol
La Russia avanza a Sud ma si ferma nel resto dell'Ucraina: è quanto scrive l'intelligence britannica nell'ultimo aggiornamento sulla situazione dell'invasione, giunta al 33/mo giorno. "Nelle ultime 24 ore non ci sono stati cambiamenti significativi nelle disposizioni delle forze russe nell'Ucraina occupata", si legge nella nota di aggiornamento diffusa dal ministero della Difesa del Regno Unito.
"Le carenze logistiche in corso sono state aggravate da una continua mancanza di slancio e di morale tra i militari russi, e da una resistenza aggressiva da parte degli ucraini". "La Russia ha guadagnato la maggior parte del terreno a Sud, nelle vicinanze di Mariupol, dove continuano pesanti combattimenti mentre Mosca tenta di conquistare il porto" sul mar d'Azov.
Kiev annuncia: Mosca sta ritirando parte delle truppe in Bielorussia
La Russia sta ritirando sul territorio della Bielorussia le unità che hanno subito perdite significative durante l'offensiva, per ripristinare la loro capacità di combattimento. È quanto riporta lo Stato maggiore dell'esercito ucraino nel suo ultimo aggiornamento. In particolare, secondo l'ultimo rapporto, alcune unità della 106a divisione aviotrasportata russa sono state ritirate dal territorio della regione di Kiev al territorio della Bielorussia.
Erdogan a Putin: necessario il 'cessate il fuoco'
Il presidente turco, Tayyip Erdogan, nella telefonata con il presidente russo, Vladimir Putin, ha sottolineato la necessità di un cessate il fuoco e di migliori condizioni umanitarie. Lo ha spiegato il suo ufficio in una dichiarazione. "Erdogan ha notato l'importanza di un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, l'attuazione della pace e il miglioramento delle condizioni umanitarie nella regione", si legge nella dichiarazione.
Sui social video di prigionieri russi colpiti alle gambe
Un video shock sta circolando sui social di tutto il mondo. Le immagini mostrano presunti soldati ucraini che sparano contro prigionieri russi con le mani legate, colpendoli alle gambe. A fare fuoco sembrano essere militari con la mimetica ucraina, alcuni dei quali indossano al braccio la fascia azzurra delle truppe di Kiev. Quelli che vengono colpiti invece vestono divise russe. Secondo il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valerii Zaluzhnyi, "le forze militari russe girano video falsi per screditare le forze armate dell'Ucraina". "Sottolineo che i militari delle forze armate ucraine e di altre legittime formazioni militari aderiscono rigorosamente alle norme del diritto umanitario internazionale", ha aggiunto.
Biden: non ho chiesto cambio regime in Russia
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiarito che non stava chiedendo un cambio di regime in Russia quando ha detto che il presidente Vladimir Putin "non può rimanere al potere". Lo riporta Reuters. "No", ha risposto Biden mentre lasciava una funzione religiosa a Washington, a un giornalista che gli ha chiesto se stesse chiedendo un cambio di regime nel Paese.