AGI - Al 32esimo giorno dell'invasione russa in Ucraina, l'esercito di Kiev sostiene di aver respinto nel Donbass, nelle aree di Donetsk e Lugansk, sette attacchi nemici distruggendo 8 carri armati russi mentre c'è chi pensa che Putin abbia in mente per l'Ucraina uno "scenario coreano".
Secondo l'intelligence del ministero britannico della Difesa, nel nord del Paese la situazione è sostanzialmente statica anche perché il contrattacco ucraino sta ostacolando "i tentativi russi di riorganizzare le proprie forze".
Al momento, valuta Londra, le forze russe sembrano concentrare gli sforzi per tentare l'accerchiamento delle regioni separatiste nell'est del Paese, avanzando dalla direzione di Kharkiv a nord e Mariupol a sud. La Difesa russa, ha intanto confermato di aver distrutto con i missili Kalibr un deposito di armi e munizioni a ovest di Kiev, il 25 marzo.
Quanto all'attacco di sabato su Leopoli, la città dell'Ovest del Paese che finora era stata relativamente risparmiata dai combattimenti, hanno colpito un deposito di carburante e un sito militare strategico ferendo 5 persone secondo le autorità locali.
A Mykolaiv, città di passaggio per la conquista del grande porto di Odessa, che l'esercito russo cerca da settimane di colpire, la presa si sta allentando secondo quanto riferiscono le fonti locali. Nel complesso, questo fronte è addirittura arretrato, grazie alla controffensiva ucraina su Kherson, 80 Km a sud est, di cui l'esercito russo aveva rivendicato la conquista totale.
Intanto, in seguito alle polemiche di Kiev il Comitato internazionale della Croce rossa ha smentito formalmente di aver facilitato le evacuazioni forzate dei civili verso la Russia. Il capo dell'intelligence ucraina ha ipotizzato che, di fronte alle difficoltà incontrate, il presidente russo Vladimir Putin stia ora lavorando a uno "scenario coreano" ovvero di divisione del territorio, creando "una Corea del Nord e una del Sud in Ucraina".
Sul fronte di Mosca, l'agenzia spaziale russa Roscosmos programma di raddoppiare il numero di satelliti mandati in orbita dalla Russia e preannuncia il rafforzamento della parte militare dell'agenzia e la costruzione di satelliti a doppio uso civile-militare.