AGI - Sulla stampa occidentale si affaccia la consistente preoccupazione di un’imprevedibile escalation della guerra in Ucraina dopo l’attacco russo di domenica contro obiettivi ucraini a soli 25 chilometri dal confine della Polonia, ovvero della Nato. È questa la notizia di apertura pressocché su tutti i maggiori quotidiani internazionali, con la sola eccezione, in Europa, della Frankfurter Allgemeine Zeitung che punta invece sulla ripresa dei negoziati tra Russia e Ucraina, anche se al significato del bombardamento in prossimità della frontiera polacca dedica il suo editoriale. Negoziati in primo piano anche sulla stampa cinese. Ecco una lettura delle prime pagine.
Washington Post
“La Russia colpisce una base ucraina vicino al confine polacco”, titola il Washington Post, che ricorda i ripetuti moniti di Washington sulla determinazione americana di “difendere ogni centimetro del territorio della Nato”. Il giornale si sofferma sull’effetto che i missili di Putin hanno avuto sulla politica americana: “Un numero crescente di parlamentari statunitensi domenica ha intensificato le pressioni sul presidente Biden per aumentare gli aiuti militari all'Ucraina, compreso l'invio di jet da combattimento e sistemi di difesa aerea che l'amministrazione ha respinto la scorsa settimana”. Gli appelli vengono da repubblicani e democratici e “la spinta bipartisan sottolinea il passaggio tra i falchi di molti leader a Capitol Hill, che hanno esortato Biden a fare di più per aiutare l'Ucraina a difendersi dagli attacchi russi mentre la guerra infuria nella sua terza settimana”. Queste prese di posizione, sottolinea il Post, discendono non solo dall’escalation militare russa ma anche dal fatto che “la Russia si è rivolta alla Cina per equipaggiamento e aiuti militari nelle settimane successive all'inizio della sua invasione dell'Ucraina”, una mossa che “potrebbe coinvolgere una delle principali potenze mondiali nel conflitto”.
New York Times
I combattimenti “finiscono alle porte della Nato”, scrive il Nyt, che valorizza in apertura l’attacco a una ventina di chilometri dal confine polacco: “Mosca colpisce una base militare vicino alla Polonia”. Un episodio che ripropone la domanda “fino a dove si spingere Putin”, sui cui l’Occidente non può far altro che “tirare a indovinare”. Il giornale scrive: “Al Pentagono, ci sono modelli di un conflitto logorante che porterà inutilmente ulteriore morte e distruzione in una nascente democrazia europea, e altri in cui Putin si accontenta di quello che alcuni credono fosse il suo obiettivo originale: conquistare un'ampia fascia del Sud e dell'Est, che collega la Russia via terra alla Crimea, che ha annesso nel 2014. E c'è un finale più terrificante, in cui le nazioni della Nato vengono risucchiate più direttamente nel conflitto, per caso o per volontà. Questa possibilità è diventata più vivida quando i missili russi sono atterrati nella parte occidentale dell'Ucraina, un'area finora indenne dal conflitto durato 18 giorni, a circa una dozzina di miglia dal confine polacco”, sottolinea il Nyt.
Wall Street Journal
“La Russia colpisce vicino al confine della Polonia”, titola il Wall Street Journal, che valuta con preoccupazione l’attacco di ieri: “Gran parte degli aiuti militari dall'Occidente, uno dei più grandi trasferimenti di armi nella storia, passa attraverso la Polonia nell'Ucraina occidentale”, e quel confine “fa parte della linea sottile su cui gli Stati Uniti e la Nato stanno camminando, ossia aiutare l'Ucraina militarmente evitando di fornire truppe o imporre una no-fly zone”. Dunque, “l'espansione dell'aggressione russa a un obiettivo vicino alla Polonia aumenta anche il rischio che la guerra invada il territorio della Nato, il che secondo gli Stati Uniti sarebbe trattato come un attacco all'alleanza”. A centro pagina, il Wsj mette una sua esclusiva: “I pubblici ministeri russi hanno emesso avvertimenti per le società occidentali in Russia, minacciando di arrestare i leader aziendali che criticano il governo o di sequestrare i beni delle società che si ritirano dal Paese”. Gli avvisi, secondo fonti del quotidiano, sono stati notificati la scorsa settimana a varie società tra cui Coca-Cola, McDonald's, Procter & Gamble., Ibm, e KFC Yum Brands, e contenevano riferimenti alla possibilità di “citare in giudizio le società e sequestrare beni, compresi i marchi”.
Financial Times
Con l’attacco contro una base in Ucraina occidentale, la Russia “manda un avvertimento alla Nato” secondo il Financial Times, che lo dice nel suo titolo di apertura. Il giornale mette in relazione il bombardamento di ieri con le dichiarazioni del vicepremier russo che ha definito “obiettivo legittimo” ogni trasporto di armi verso l’Ucraina. Si tratta di un episodio “che porta l’assalto militare di Putin vicino al confine della Nato e che sottolinea il rischio che la più grossa invasione terrestre dal 1945 possa estendersi oltre l’Ucraina”. In un’analisi, il quotidiano scrive che “a tre settimane dall'invasione dell'Ucraina, la portata degli errori militari della Russia sta diventando chiara”, perché anche se “l'esito della guerra del presidente russo Vladimir Putin è ancora tutt'altro che certo”, la prima parte dell’offensiva è un “fallimento”: secondo stime della Difesa dei Paesi occidentali, rileva Ft, le vittime russe sarebbero comprese tra 2.000 e 6.000, e “sulla base di rapporti in conflitti simili, ciò implica da tre a quattro volte più catturati e feriti”. Dunque, secondo questa stima, “le perdite russe in tre settimane sono superiori a quelle di militari statunitensi e britannici insieme durante 20 anni in Afghanistan”. Sul fronte finanziario, un focus sulla minaccia russa di pagare il debito estero in rubli: secondo Ft, aumentano così le possibilità di un default.
The Times
“La guerra raggiunge il confine Nato”, titola a tutta pagina il ‘Times’, in una preoccupata lettura del bombardamento russo su obiettivi ucraini a soli 25 chilometri dalla frontiera con la Polonia. “La guerra in Ucraina si è spostata ieri alle frontiere dell'Unione Europea e della Nato quando la Russia ha bombardato una base militare usata dai volontari occidentali a meno di 15 miglia dal confine polacco. Una raffica di missili ha colpito la struttura nella città di Yavoriv, tra il confine e la città di Lviv, nell'Ucraina occidentale”, scrive il giornale. L’obiettivo russo era il Centro internazionale di mantenimento della pace e sicurezza, utilizzato da volontari europei tra i quali secondo Mosca componenti della “legione straniera” che comprende anche britannici e statunitensi. Gli ucraini, però, lo negano.
Le Monde
Le Monde non è in edicola il lunedì e la sua prima pagina è quella di ieri: “Come la guerra rovescia l’ordine mondiale”, dice in apertura il titolo di un’analisi a tutto campo, con l’Ue che “si riarma e vuole raddoppiare le forniture di armi all’Ucraina”, la Nato “resuscitata” e gli Usa “richiamati dalla sfida cinese alla realtà della minaccia russa”. Nell’editoriale, il quotidiano si concentra sull’Europa: “C’è una certa ironia nel fatto che l'Unione Europea, dopo aver imposto sanzioni di portata senza precedenti contro la Russia per mettere in ginocchio la sua economia e cercare di influenzare il corso della guerra in Ucraina, continui a pagare allo stesso regime russo circa 700 milioni di dollari ( 640 milioni di euro) per garantire la fornitura di gas agli europei. Riuniti a Versailles giovedì 10 e venerdì 11 marzo, i Capi di Stato e di Governo dei Ventisette non hanno trovato il coraggio di porre fine a questa contraddizione, almeno nel breve termine”, rileva il giornale, che ricorda come “diversi leader europei hanno parlato per due settimane della ‘nuova era’ aperta dall'aggressione russa. Questa nuova era richiederà grande lucidità e molto coraggio politico”, conclude Le Monde.
Le Figaro
I combattimenti in Ucraina “si avvicinano alla frontiera polacca”, registra Le Figaro senza troppa enfasi, con un titolo a centro pagina. Il giornale ospita un intervento del ballerino e coreografo Mikahil Baryshnikov russo ma naturalizzato americano, che manifesta sostegno per gli ucraini: “Combattono per noi”. L’apertura è invece per la fine delle restrizioni anti virus da oggi: “La Francia si toglie la mascherina, malgrado il rimbalzo del Covid”, annuncia il titolo che saluta l’abolizione di tutte le misure “malgrado un leggero aumento del numero di casi”. Le Figaro approva, e nel suo editoriale scrive: “In televisione, esperti militari hanno sostituito esperti sanitari. Questa volta è arrivata una vera guerra. Di fronte alle armi in Ucraina, il Covid tace. Non ne parliamo quasi più. Meglio: in questo lunedì il nostro Paese dirà addio a mascherine, pass e protocolli di ogni genere. Due anni dopo e 140.000 morti dopo, la Francia dovrebbe voltare pagina. Viva la libertà”.
El Pais
Nel giorno 19 della guerra in Ucraina, “Putin sfiora il territorio della Nato”: è questo il titolo con cui El Pais in apertura mette in risalto le crescenti preoccupazioni per un “incidente” creato ad arte dalla Russia come provocazione all’Alleanza. Il giornale offre anche un reportage da Budomierz, valico tra Polonia e Ucraina, a soli 25 chilometri dagli obiettivi ucraini bombardati ieri dalle forze di Mosca: la popolazione “ha tremato”, scrive il giornale, che raccoglie le testimonianze degli abitanti: “Il cielo era tutto rosso, e ci siamo detti ‘è troppo vicino, non è possibile’. Sulla prima pagina del quotidiano anche un’intervista al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: “Putin vede la democrazia come una pandemia, ne teme il contagio”, afferma Michel.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
Punta sulla riapertura, oggi, del tavolo della trattativa tra Russia e Ucraina la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che sottolinea che “nel fine settimana ci sono state dichiarazioni contraddittorie sulle prospettive di colloqui di pace per l'Ucraina”: quella di Macron, che dopo un'altra telefonata con Putin ha detto che il Cremlino non è interessato a una soluzione negoziata, e quella del negoziatore ucraino Mikhail Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, secondo cui la Russia sta iniziando a dare uno sguardo "molto più ragionevole" alla situazione. Il quotidiano tedesco in un editoriale invita la Nato a “non lasciarsi provocare, ma non farsi nemmeno intimidire” dai bombardamenti russi in prossimità del confine tra Ucraina e Polonia. “Più la guerra avanza, più è probabile che le truppe russe avanzeranno anche nella parte occidentale del Paese”, nota il giornale, e sottolinea che “visti i suoi attuali problemi militari e la forza dell'alleanza, anche per un generale audace come Putin sarebbe un'impresa quasi ingestibile se dovesse entrare in un confronto con la Nato”. Quindi, “l'Occidente dovrebbe attenersi alla sua strategia: una difesa visibile e credibile del fianco orientale, accompagnata da un sostegno indiretto all'Ucraina. Non ha molto senso immaginare nuovi scenari in cui la Nato possa intervenire direttamente”. In evidenza in prima pagina anche la ripresa dei contagi Covid in Germania, che ora ha la più alta incidenza in Europa. Preoccupato il ministro della Sanità, Karl Lauterbach, perché “la tendenza è in aumento e ci sono molti morti”.
China Daily
Non l’Ucraina ma il Covid è la notizia principale per il China Daily: “La Cina continentale sta facendo uno sforzo totale per contenere il nuovo coronavirus, con focolai che si stanno diffondendo a livello nazionale”, assicura il giornale, che metter in rilievo i “1.807 nuovi casi confermati e 1.315 nuove infezioni asintomatiche in 19 province e regioni”. A Jilin, capoluogo dell’omonima provincia nella Cina nord-orientale, dove si registra il maggior numero di infezioni, si sta allestendo un nuovo ospedale d’emergenza. In risalto pure la conclusione dei giochi invernali paralimpici di Pechino: "Di sicuro, la Cina ha fissato un punto di riferimento per tutti i futuri Giochi invernali. Di certo, la Cina ora è una potenza paralimpica per gli sport invernali", è la dichiarazione di Andrew Parsons, presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, su cui pone l’accento il quotidiano.
Quotidiano del Popolo
La ripresa dei negoziati tra Russia e Ucraina fa titolo sul People’s daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, che riporta la dichiarazione con cui ieri il portavoce del Cremlino, Peskov, ha confermato che oggi si svolgerà una nuova sessione di colloqui. In evidenza anche l’incontro di oggi a Roma tra Yang Jiechi, presidente della commissione Esteri del Comitato Centrale del Pcc, e il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, per “uno scambio di opinioni sulle relazioni Cina-Usa e su questioni internazionali e regionali di interesse comune”. Maggiore spazio ottiene però la cerimonia conclusiva dei giochi paralimpici invernali di Pechino, alla presenza di Xi Jinping. Il giornale enfatizza le parole del presidente del Comitato Paralimpico Internazionale Andrew Parsons secondo cui l’evento “ha segnato una nuova alba per i Giochi Paralimpici Invernali”.