AGI - Le società di leasing di aerei potrebbero perdere la disponibilià di oltre 500 velivoli presenti in territorio russo, per un controvalore commerciale di circa 10,3 miliardi di dollari.
I vettori russi infatti, secondo quanto riporta Bloomberg, starebbero ostacolando la consegna di aerei presi in leasing nel corso degli anni, soprattutto jet Airbus e Boeing.
Tecnicamente le società hanno tempo fino al 28 marzo per recuperare gli aerei dati alle società russe, in base a quanto stabilito dalle sanzioni dell'Unione Europea a Mosca.
Ma le compagnie aeree del Paese, su tutte la statale Aeroflot, avrebbero già portato i loro aerei in giro per il mondo all'interno dei confini russi, orami fuori dalla portata dei legittimi proprietari.
Dietro questa mossa ci sarebbe anche una spinta del governo di Mosca, che, da quanto riporta l'agenzia americana, avrebbe chiesto alle compagnie aeree di riportare tutti i velivoli in patria entro martedì.
"La paura numero uno in questo momento è che questi aerei siano spariti per sempre", ha commentato a Bloombert Steve Giordano, amministratore delegato di Nomadic Aviation Group, tra le poche aziende specializzate nel recupero di aerei.
"Più parliamo con gli assicuratori e altre persone del settore” più è chiaro “che questi aerei non torneranno", ha aggiunto George Dimitroff di Ascend Group.
La risposta del governo russo alle sanzioni economiche ha totalmente spiazzato l'industria del leasing aerospaziale.
La Russia, sostengono le società del settore, si è fatta beffe di trattati internazionali vecchi di decenni che avevano contribuito a stimolare il boom dei viaggi globali.
Tra queste una serie di convenzioni che hanno assicurato a livello internazionale il diritto dei locatori di poter reclamare i propri aerei davanti a clienti inadempienti.
Per molti, proprio questa certezza del diritto internazionale ha consentito l’esplosione dei viaggi a livello globale negli ultimi venti anni, spinti soprattutto dai tanti investimenti nel settore del leasing di aerei.
Ora le società di leasing stanno valutando cosa fare. Da un lato c'è sempre la possibilità che la guerra finisca presto, o che le compagnie aeree russe cooperino con gli sforzi di recupero dei legittimi proprietari, evitando tensioni che potrebbero gravare sul settore nel lungo periodo.
Intanto i legali dei gruppi maggiori sono stati messi all'opera, sia per calcolare le polizze assicurative, ma soprattutto per mettere a punto una strategia contro le società che continueranno a rifiutare di riconsegnare i velivoli.