AGI - La Cina accusa la Nato e gli Stati Uniti di avere spinto il conflitto tra Russia e Ucraina fino al punto di rottura, e di volere reprimere, oltre a Mosca, anche Pechino per mantenere l'egemonia. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian.
"Sono state le azioni della Nato, guidata dagli Stati Uniti, che hanno gradualmente spinto fino al punto di rottura il conflitto tra Russia e Ucraina", ha scandito il portavoce. "Ignorando le proprie responsabilità, "ha proseguito il portavoce, "gli Stati Uniti accusano, invece, la Cina della propria presa di posizione sulla questione ucraina, e cercano margini di manovra per il tentativo di sopprimere contemporaneamente Cina e Russia, e mantenere la loro egemonia".
La Cina ha anche espresso "forte opposizione" alle sanzioni inflitte alla Russia, all'indomani dell'annuncio del presidente Usa, Joe Biden, di sospendere le importazioni di gas e di greggio da Mosca e della decisione della Gran Bretagna di interrompere entro la fine dell'anno le importazioni di greggio e di prodotti petroliferi russi.
Le sanzioni "non hanno fondamento nel diritto internazionale", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian. "Provocheranno solo serie difficoltà all'economia e al sostentamento dei Paesi interessati" e "aggraveranno ulteriormente la divisione e lo scontro". Cina e Russia, ha concluso il portavoce, "continueranno a portare avanti la normale cooperazione commerciale, compreso i giacimenti di petrolio e gas, nello spirito del rispetto reciproco".
La Cina ha anche annunciato l'invio del primo round di aiuti all'Ucraina. La Croce Rossa cinese, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, ha inviato un lotto di materiali per aiuti umanitari, inclusi cibo e necessità quotidiane, per un valore complessivo di cinque milioni di yuan (circa 723mila euro). Il lotto, ha aggiunto il portavoce sarà consegnato in Ucraina "il prima possibile".