AGI - La guerra non risparmia niente e nessuno. Non i bambini, e neppure le zone dell'Ucraina più lontane dal confine russo. L'ospedale di Leopoli è a poco più di 50 km dal confine polacco e ha visto triplicare i suoi pazienti pediatrici, a causa del notevole flusso di bambini malati di tumore arrivati dalle strutture di Kiev e Kharkiv. Le due città più popolose del Paese, infatti, sono tra le zone più calde del conflitto. A diffondere la notizia è la onlus Soleterre, che opera in diversi ospedali ucraini.
Ma anche a Leopoli suonano le sirene che avvisano del pericolo di bombardamenti. E quando si sente quell'ululato minaccioso, oltre trenta bambini e ragazzi devono spesso essere spostati dal reparto al rifugio sotterraneo, anche durante i trattamenti chemio: "Sono spostamenti faticosi e difficili che si aggiungono alle cure contro il tumore", sottolinea Soleterre.
Nei giorni scorsi, la onlus aveva annunciato di essere riuscita a evacuare 18 bambini malati di cancro, che erano curati nel seminterrato dell'ospedale di Kiev. I piccoli sono stati portati nel reparto di oncologia di un ospedale polacco. Un successo, visto che uscire dalla capitale ucraina, accerchiata dalle forze russe, è proibitivo.