La stampa americana si concentra sui pesanti effetti che le sanzioni economiche occidentali stanno producendo nell’economia russa, quella britannica mette in rilievo le vittime civili, anche tra i bambini, causate dai bombardamenti russi in Ucraina, mentre i principali giornali francesi, spagnoli e tedeschi sottolineano la ritrovata unità dell’Ue e la svolta di Bruxelles sulle forniture di armi all’Ucraina. Questi i tre filoni che si trovano sulla prime pagine internazionali. Ecco una panoramica.
Washington Post
Notizie sui negoziati iniziati ieri tra Russia e Ucraina, aggiornamenti dal fronte, analisi sull’effetto delle sanzioni, l’Europa che accoglie i rifugiati ucraini a braccia aperte come non aveva mai fatto prima, Biden che riscrive il discorso di Biden sullo stato dell’Unione: tutto questo c’è sull’esemplare prima pagina del Washington Post’, che titola in apertura “Nessuna svolta nei colloqui sulla crisi” e mette in evidenza le accuse del presidente ucraino Zelensky a Putin: “riunione sincronizzata con il brutale attacco contro Kharkiv”, un “crimine di guerra che nessuno perdonerà mai”. Mentre Kiev si prepara a resistere e gli abitanti si sono mobilitati per “fare tante sorprese” agli invasori russi, l’Occidente continua la sua offensiva economica contro Mosca, con sanzioni che il giornale definisce di portata “storica” e che impongono a “tutte le persone negli Stati Uniti e nell'Unione Europea il divieto di effettuare operazioni con la banca centrale russa”. Di più, “le sanzioni si applicano anche al ministero delle Finanze russo e al suo fondo sovrano” e pertanto diventa “molto difficile per i leader russi attingere denaro”. Insomma, per il ‘Post’, “le restrizioni equivalgono a soffocare la Russia sul sistema finanziario internazionale”. In questo quadro, i Paesi dell’Ue “stanno aprendo le porte a un'ondata storica di rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina, rompendo con la passata resistenza del continente ai richiedenti asilo dal mondo musulmano e dall'Africa”, sottolinea il quotidiano, che anticipa i contenuti del discorso di Biden sullo stato dell’Unione, atteso per oggi: il presidente lo ha “rivisto” per “descrivere l'invasione non provocata dell'Ucraina da parte della Russia come una grave crisi che l'Occidente deve affrontare, cambiando il tenore di un discorso che la sua squadra aveva a lungo sperato avrebbe lanciato una ripartenza della sua amministrazione”. In prima pagina c’è spazio anche per il rapporto delle Nazioni Unite sul clima, che lancia un nuovo e sempre più pressante allarme: “L’umanità ha solo una breve finestra, che si sta rapidamente chiudendo, per scongiurare un futuro più caldo e mortale”.
New York Times
Il New York Times combina nel titolo di apertura l’attacco russo con i razzi che “uccide i civili in Ucraina” e la stretta delle sanzioni che “isola Mosca”. Sotto il profilo militare, secondo il Nyt, “la guerra sta già cambiando” e “in definitiva è molto probabile che dipenda da fino a che punto la Russia è disposta ad arrivare per soggiogare l'Ucraina”. I precedenti della guerra civile siriana e della repressione del separatismo ceceno “suggeriscono che ci aspetta una campagna sempre più brutale”. Il giornale dedica un articolo ai molti modi, sanzioni economiche a parte, in cui il mondo occidentale sta manifestando la sua indignazione per l’attacco russo contro l’Ucraina: “Dalla cultura al commercio, dallo sport ai viaggi, il mondo evita la Russia in una miriade di modi per protestare contro l'invasione dell'Ucraina da parte del presidente Vladimir Putin. Mai dai giorni gelidi della Guerra Fredda si sono chiuse così tante porte alla Russia e al suo popolo - un ripudio mondiale guidato tanto dall'impulso a mostrare solidarietà con gli ucraini assediati quanto dalla piccola speranza che costringerà Putin a ritirare le sue truppe”. Un titolo anche per il rapporto dell’Onu sul cambiamento climatico: “Il tempo sta scadendo”.
Wall Street Journal
“L’attacco si intensifica mentre si chiudono i colloqui”, sintetizza il Wall Street Journal in una prima pagina dominata dalla guerra in Ucraina. Il negoziato per il cessate il fuoco “riprenderà nei prossimi giorni” ma intanto Kharkiv “è sotto pesanti bombardamenti” e, come riferisce un servizio dal fronte, gli i cittadini ucraini imbracciano le armi per resistere agli invasori: lo fanno con slancio patriottico nonostante la paura. “Sono terrorizzato fino al midollo”, racconta uno di loro all’inviato del Wsj. Secondo il quotidiano finanziario americano, che nei giorni scorsi era stato critico sulle prime contromisure economiche adottate dall’Occidente, adesso “le sanzioni stordiscono l’economia russa”, stanno “azzoppando il suo sistema finanziario e annullando di fatto 30 anni di impegno post-Guerra Fredda”. Inoltre, “ostacolano la capacità della Banca centrale russa di gestire il sistema finanziario del Paese e mitigare il danno”, perché non può vendere dollari, euro e altre valute estere nelle sue riserve per stabilizzare il rublo. E questo, riferisce il Wsj, ha fatto dire al governatore della Banca che il Paese rischia “una crisi finanziaria”. Al contrario, sottolinea il giornale in un’analisi, “gli Stati Uniti sono in grado di resistere allo shock economico che potrebbe venire dai campi di battaglia in Ucraina”. Perché, se la guerra potrebbe spingere l'inflazione statunitense al rialzo da livelli già elevati, “l'espansione economica sembra essere su un terreno solido”. In rilievo un servizio sulle società occidentali che tagliano i loro investimenti in Russia, “un cambiamento drammatico rispetto a qualche decennio fa, quando la caduta dell'Unione Sovietica aveva reso la Russia un nuovo mercato promettente per le imprese occidentali”. Tuttavia, rileva il Wsj, “non è chiaro quanto possa durare questo allontanamento dalla Russia”.
Financial Times
Il Financial Times centra il titolo della sua prima pagina sugli aspetti militari della guerra: “Razzi russi martellano Kharkiv”, dice l’apertura, che mette l’accento sull’uccisione di civili nei bombardamenti mentre “i colloqui mancano di produrre una tregua”. Il giornale segnala l’attivismo diplomatico di Macron, che “affronta Putin”, e in un commento sull’incontro di ieri all’Eliseo tra il presidente francese e il cancelliere tedesco Scholz, osserva che la crisi rappresenta “uno spartiacque” per la Germania, chiamata a ripensare la sua politica ‘pacifista’ e a programmare un riarmo mai visto dalla fine della seconda guerra mondiale, come annunciato ieri da Scholz. Le sanzioni stanno intanto producendo effetti dolorosi sull’economia russa, sottolinea il quotidiano economico britannico, che mette in risalto il deprezzamento del rublo (-20% sul dollaro) e la chiusura della Borsa di Mosca per prevenire un disastroso crollo. Un approfondimento è dedicato alla società petrolifera Shell che “si unisce alle concorrenti” nell’interrompere le partnership con i gruppi russi dell’energia.
The Times
Una drammatica fotografia sulla prima pagina del Times racconta l’orrore della guerra: una madre affranta e coperta di sangue tiene la mano della sua bambina agonizzante mentre un medico tenta invano di salvarle la vita. “Fatela vedere a Putin”, dice il titolo del servizio che racconta la storia della bambina, vittima dei bombardamenti russi su Maiupol, e “simbolo della situazione di pericolo dei bambini intrappolati nelle città ucraine dopo che il presidente russo ha ordinato attacchi contro i civili”. La foto e il reportage sulla piccola uccisa nei bombardamenti sono in linea con la scelta del giornale londinese di puntare sullo spargimento di sangue tra la popolazione civile colpita dai “Barbari attacchi in Ucraina”, come recita il titolo di apertura. Il giornale prevede che una soluzione della crisi non arriverà presto: “L’incubo ucraino è solo all’inizio”, scrive in un’analisi. Tra questi toni cupi, il Times trova anche il modo anche di suonare una nota più leggera con un servizio che riferisce come tra gli chef si diffonda, in segno di solidarietà, la spinta verso la cucina ucraina.
Le Monde
Sguardo rivolto più verso l’Ue che verso il fronte quello di Le Monde: “L’Europa unita nel sostegno all’Ucraino” è il titolo di apertura del quotidiano francese, che mette l’accento sulla “storica decisione dei 27” di fornire armi letali a Kiev, sbloccando fondi per 450 milioni di euro e nel contempo rafforzando le sanzioni economiche e chiudendo lo spazio aereo europeo ai voli russi. Bruxelles, rileva il quotidiano francese, “ha quindi confermato l'adagio che l'Ue fa progressi solo nelle crisi, un adagio già dimostrato durante la crisi del Covid-19. Riluttante di fronte alla Russia degli ultimi anni, paralizzata dalle differenze di sensibilità dei suoi Stati membri su questo tema, l'Unione non era stata finora in grado di perseguire una politica chiara e unita nei confronti di Vladimir Putin”, ma adesso “ha avuto un sussulto reso possibile dal cambio di posizione di Paesi che frenavano”. E qui Le Monde cita “ovviamente l’Ungheria di Viktor Orban, ma anche la Germania di Olaf Scholz che si è arresa all’evidenza: non si poteva più stare a guardare dalla finestra”. Questi “drammatici capovolgimenti, tedeschi ed europei – conclude Le Monde - avranno conseguenze a lungo termine. Di fronte alla tragedia della guerra alle porte, l'Europa si sta finalmente dando i mezzi per comportarsi da potenza geopolitica. Spetta agli Stati membri consolidare questa posizione: ne avranno terribilmente bisogno”. Si segnala anche qui sulla prima pagina il nuovo “allarmante rapporto” dell’Onu sul clima.
Le Figaro
La stampa francese si mostra molto sensibile alla ritrovata unità europea prodotta dall’attacco russo contro l’Ucraina: anche Le Figaro, come Le Monde, punta su questo il suo titolo di apertura: “L’Europa si alza in piedi e fronteggia Putin”. Il giornale sintetizza così l’azione intrapresa dai 27: “Inasprimento delle sanzioni, forniture militari all’Ucraina, mano tesa a Kiev”. Si tratta, scrive Le Figaro nel suo editoriale, di un “risveglio europeo”, di un “salto quantico” dell’Ue, nella definizione dell'esperto Stefan Lehne, “commisurato all'aggressione russa all'Ucraina e ai rischi esistenziali che comporta per gli Stati membri vicini. Ogni volta che Mosca ha intensificato la sua offensiva, gli europei hanno fatto lo stesso in una risposta coordinata con Washington”. Si tratta, sottolinea il quotidiano, di una “scelta di potenza” da parte di Bruxelles. Ed è la prima volta.
ElPais
“L’Europa dà una svolta alla sua politica di difesa per armare l’Ucraina”, titola in apertura El Pais, che come i giornali francesi si mostra interessato al compattamento dell’Ue prodottosi in conseguenza dell’invasione russa, con Bruxelles che “si coinvolge nella guerra con misure senza precedenti”. Il quotidiano spagnolo sottolinea: “La guerra lanciata dal presidente russo spinge l'Unione a fare un salto storico come forza geostrategica e a lasciarsi alle spalle la sua vocazione pacifista per essere coinvolta in un conflitto militare che ha infranto il quadro di sicurezza del Vecchio Continente. Il cambiamento a Bruxelles arriva dopo un altro cambiamento storico a Berlino, dove domenica il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato un riarmo del suo Paese di proporzioni mai viste dalla fine della seconda guerra mondiale”. Insomma, "siamo di fronte a una svolta nella storia dell'integrazione europea", nelle parole dell’alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Josep Borrell, citate dal giornale. El Pais dà spazio in prima pagina anche al nuovo rapporto dell’Onu sul clima, e fa parlare un fatto per dire che il tempo stringe: il surriscaldamento del pianeta “genera già più danni del previsto”.
Frankfurter Allgemeine Zeitung
“Zelensky chiede all’Ue l’adesione immediata”, titola in apertura la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che sceglie questa notizia come punto di osservazione dei cambiamenti che la guerra scatenata da Putin sta producendo in seno all’Ue: per l’ingresso di Kiev si è infatti formato una sorta di asse orientale, che unisce Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Slovenia, Paesi firmatari di una lettera aperta in cui si sollecita Bruxelles ad accogliere rapidamente la richiesta ucraina. In un editoriale, il giornale tedesco rileva che “l’Europa sta imparando il linguaggio del potere” perché nel confronto con Putin ha difeso i propri interessi “in maniera decisa” e “ciò mostra sia a Mosca che a Pechino che la spinta all'autoconservazione delle democrazie liberali non deve essere sottovalutata”. La Faz mette a centro pagina il nuovo dossier dell’Onu sul cambiamento climatico le cui conseguenze “si stanno verificando più rapidamente di quanto si pensasse in precedenza” e dunque “restano solo pochi anni per scongiurare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico” perché “anche se l'aumento della temperatura globale può essere limitato a 1,5 gradi, numerosi pericoli sono inevitabili per i prossimi due decenni”, e 3,6 miliardi di persone vivono “in aree particolarmente a rischio”.
China Daily
L'ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Zhang Jun, ha chiesto in Assemblea generale sforzi aiutare il negoziato tra Mosca e Kiev e “ha messo in guardia contro la politicizzazione dell'assistenza umanitaria alla nazione dell'Europa orientale”, scrive il ‘China daily’, che valorizza la posizione espressa da Pechino all’Onu sull’Ucraina, dove “la situazione sta cambiando drasticamente e si è evoluta a un punto che la Cina non desidera vedere e che non è nell'interesse di nessuna delle parti”. Zhang ha sottolineato che “la priorità immediata è che tutte le parti interessate esercitino la necessaria moderazione e prevengano un ulteriore peggioramento della situazione, intensificando gli sforzi diplomatici volti a una soluzione politica”. In evidenza anche l’intervento di Xi Jinping al “Comitato centrale per l'approfondimento della riforma generale”, dove “ha sollecitato gli sforzi per accelerare la promozione di imprese cinesi di livello mondiale affinché svolgano un ruolo più importante nella marcia del paese verso l'obiettivo del secondo centenario della costruzione completa di un moderno paese socialista”.
Quotidiano del Popolo
Per il People’s daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, il titolo sull’Ucraina è che l’Onu si sta preparando a “intensificare le operazioni umanitarie in Ucraina una volta che la situazione della sicurezza lo consentirà”. Ma la notizia di rilievo in prima pagina è il discorso di Xi che spinge per la crescita e la nascita di imprese cinese “di livello mondiale”. La Cina, ha detto il presidente, “accelererà la costruzione di imprese di livello mondiale con prodotti e marchi eccezionali, innovazione leader e governance moderna”, e “promuoverà lo sviluppo di alta qualità della finanza inclusiva e costruirà un sistema finanziario solido, altamente adattabile, competitivo e inclusivo, per soddisfare meglio le esigenze finanziarie diversificate delle persone e dell'economia reale”. Xi ha inoltre sottolineato che sono “urgentemente necessari sforzi per formare un gran numero di talenti della ricerca di base per lo sviluppo guidato dall'innovazione della Cina”.