AGI - È iniziata la guerra: l’Ucraina, uno Stato indipendente, democratico e sovrano, è stato attaccato dalla Russia, e da alcune ore alcune regioni di Kiev sono sotto assedio. Il Presidente Zelensky interrompe le relazioni diplomatiche con Mosca, mentre dal Cremlino fanno sapere di colpire solo "asset militari e basi aeree". La Nato non invierà truppe, ma rafforzerà la presenza a Est nei territori alleati. Per il premier italiano, Mario Draghi, "con Putin ora il dialogo è impossibile, metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari".
Abbiamo analizzato le conversazioni sul web con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6*: quanto se ne parla, quali sono i focus tematici che maggiormente interessano le audience, e quali sono i partiti italiani più attivi sui social.
Le conversazioni sono cresciute esponenzialmente, l’interesse si è acceso a metà gennaio seguendo un andamento costante, fino a incrementare nell’ultima settimana. In rete la prevalenza degli utenti già dai giorni scorsi, riteneva che l’escalation avrebbe portato a una “invasione imminente”, e che gli sforzi diplomatici non avrebbero salvato l’Ucraina.
Tra le varie conseguenze negative che potrebbero riguardare direttamente il nostro Paese, analizzando le conversazioni degli italiani sul web, osserviamo come siano le sanzioni economiche, i costi delle bollette, l’inflazione, l’approvvigionamento delle materie prime e la crisi umanitaria con i profughi e le vittime, i principali argomenti di discussione e preoccupazione.
La presidente dell’Unione Europea Ursula von der Leyen annuncia severe sanzioni ai danni della Russia, cercando di bloccare i vari settori dell’economia, congelando gli asset della Russia, e chiudendo l’accesso ai mercati finanziari. Gli obiettivi della Russia, ha confermato la presidente, “non sono solo il Donbass e l’Ucraina, ma la stabilità dell’Europa e l’intero ordine internazionale. Putin ne risponderà”.
Ma l’Italia è pronta ad affrontare delle conseguenze economiche che potrebbero essere molto pesanti? Se lo domandano sui social gli utenti con molta preoccupazione, e l’ex capo di Stato maggiore Vincenzo Camporini, avverte: “Italia si prepari a ristrettezze, Dobbiamo prepararci, ci vorrà tempo per rimetterci in sesto”.
Il sentiment, ossia l’analisi delle interazioni tra utenti per valutare il grado di apprezzamento ottenuto da un soggetto o da un brand, è nettamente negativo sul presidente della Russia, Vladimir Putin, che ottiene appena il 2,98% di apprezzamento per la sue scelte.
Analizzando la comunicazione sui social media dei leader politici italiani, nei giorni scorsi la prudenza era prevalente. Su Twitter l’attenzione era concentrata su temi come il green pass, l'aumento dei costi delle bollette e i referendum. Nelle ultime ore, tuttavia, sugli account dei leader sono pubblicate le dichiarazioni ufficiali, e le prese di posizioni.
Le forze di centro-destra, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, partiti solitamente attivissimi sui social, sulla guerra in Ucraina hanno pubblicato una quantità di contenuti ridotta rispetto al Partito Democratico, Più Europa e Potere al Popolo. La Lega ha pubblicato il 25% di post rispetto al solito, Forza Italia - 17%, Fratelli d’Italia - 0,81%. In generale le forze che si ritrovano nel fronte progressista sono più presenti e comunicano con maggiore frequenza. Salvini, che in passato dai suoi account aveva espresso apprezzamento per il presidente Putin, condanna la guerra in Ucraina. Enrico Letta chiede una netta presa di posizione, a tutti: “ora è o di qua o di là”.
*Analisti: Gaetano Masi, Pietro La Torre. Design: Cristina Addonizio. Giornalista, content editor: Massimo Fellini