AGI - La Russia sta preparando un "attacco completo" all'Ucraina. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista all'emittente tedesca Ard. "Ogni elemento indica che la Russia sta preparando un attacco completo all'Ucraina", ha detto Stoltenberg a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, "concordiamo tutti che il rischio di un attacco è molto elevato"
Il G7 si mostra unito nel chiedere a Mosca di ritirare gran parte delle sue forze alla frontiera ucraina. Rimangono però divergenze di approccio tra gli Usa e la Germania, che ha criticato gli allarmi su un'invasione imminente giunti da Washington.
"Non sappiamo ancora se è stato deciso un attacco", ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, al quale è seguita una riunione dei ministri degli Esteri del G7.
Baerbock ha avvertito che la "minaccia contro l'Ucraina è molto reale" ma ha aggiunto che "in situazioni di crisi, la cosa più inappropriata da fare è in qualche modo indovinare o presumere" le intenzioni, in questo caso di Mosca.
Ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto "convinto" che il presidente russo Vladimir Putin avesse "preso la decisione" di attaccare l'Ucraina.
Previsioni rigettate anche dal presidente ucraino, Volodymyr Zelenski. "Non pensiamo di dover andare nel panico", ha detto Zelensky alla Conferenza di Monaco, "dobbiamo preservare la nostra stabilità. Dobbiamo mantenere la calma ed essere adulti".
Zelensky ha affermato che è "difficile per me giudicare" gli allerta giunti dall'intelligence americana ma, ha aggiunto, "mi fido dell'intelligence ucraina, che capisce cosa sta succedendo lungo i nostri confini".
Tornato a chiedere una tabella di marcia chiara per l'ingresso di Kiev nella Nato, il presidente ucraino ha affermato di non avere idea di cosa voglia l'omologo russo, Vladimir Putin, e di volerlo per questo incontrare.
Baerbock ha ribadito a Monaco che la Russia dovrà affrontare sanzioni "senza precedenti" in caso di aggressione, incluso il possibile arresto del gasdotto Nord Stream 2, progetto che ha spesso reso difficoltose le relazioni tra Berlino e altri partner occidentali.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha elogiato le relazioni rinvigorite dell'America con gli alleati europei e la "cooperazione incredibilmente stretta" con la Germania.
"Non ho mai sperimentato un tale livello di coordinamento prima", ha aggiunto Blinken, che il prossimo 24 febbraio incontrerà in Europa, probabilmente in Finlandia, il collega russo, Serghei Lavrov. Condizione del vertice, ha spiegato Blinken, è che Mosca si astenga nel frattempo da iniziative militari, mentre è sempre più alta la tensione nel Donbass, la provincia ucraina controllata dai separatisti filorussi.
Circolano informazioni difficili da verificare su bombardamenti d'artiglieria e incidenti sulla linea di contatto. L'esercito di Kiev ha annunciato due morti tra le proprie file. Le autoproclamate repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk hanno chiamato alla "mobilitazione generale" e avviato l'evacuazione di migliaia di civili nel territorio russo.
Il G7 ha accusato le autorità di questi territori di inscenare incidenti "come pretesto per una possibile escalation militare". L'applicazione degli accordi di Minsk rimane l'unica via per una soluzione politica duratura in Ucraina, hanno aggiunto i sette ministri degli Esteri, riaffermando la "determinazione" nel voler proseguire il dialogo con Mosca, che ripartirà domattina con una telefonata tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e Putin, alla vigilia di una settimana nella quale, secondo il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, rischiano di materializzarsi gli "scenari peggiori".
Blinken, in Donbass non c'è nessun genocidio
Nel Donbass non sta avvenendo nessun genocidio, a differenza di quanto sostiene il Cremlino. Lo ha affermato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un'intervista all'emittente russa Dozhd. Blinken ha respinto l'idea come "sbagliata" e "offensiva".
Blinken, Biden pronto a incontro produttivo con Putin
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è pronto a incontrare l'omologo russo, Vladimir Putin, qualora un simile vertice possa avere conseguenze diplomatiche positive. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in un'intervista al canale televisivo russo Dozhd. "Il presidente Biden è sempre pronto a un incontro quando l'amministrazione ritiene che la diplomazia e la pace ne traggano benefici", ha detto Blinken.
Osce, 1.500 violazioni del cessate il fuoco nell'Est
Gli osservatori dell'Osce hanno registrato oggi 1.500 violazioni del cessate il fuoco nell'Est dell'Ucraina, dove le forze armate di Kiev fronteggiano i separatisti filorussi che controllano le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Johnson e Scholz, 'raddoppiare sforzi diplomatici'
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, si sono impegnati a "raddoppiare gli sforzi per raggiungere una soluzione diplomatica" alla crisi ucraina. Lo si legge in una nota di Downing Street, diffusa a seguito dell'incontro dei due leader a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
"Il Primo Ministro ha affermato che attualmente siamo nella fase piu' pericolosa della crisi e che un'invasione russa è possibile in qualsiasi momento", si legge nella nota, "il Primo Ministro e il Cancelliere Scholz hanno deciso di raddoppiare gli sforzi per raggiungere una soluzione diplomatica per prevenire inutili spargimenti di sangue".
Banca Mondiale pronta a sostenere le riforme in Ucraina fino a 350 milioni di dollari
La Banca mondiale sta preparando un intervento, fino a 350 milioni di dollari, per sostenere le riforme in corso in Ucraina. Lo riferisce una nota della Banca Mondiale, in cui si precisa che il sostegno sarà esaminato dal Consiglio entro la fine di marzo.
Il presidente della Banca mondiale David Malpass ha incontrato Volodymyr Zelenskyy, presidente dell'Ucraina, a cui ha ribadito il sostegno della Banca Mondiale al popolo ucraino e alla sua economia, sia per le sue esigenze di finanziamento a breve e sia a lungo termine.
Malpass e Zelenskyy - prosegue il comunicato - hanno discusso degli immensi costi finanziari per l'Ucraina dall'attuale crisi e dall'aumento dei prezzi dell'energia, nonché dei costi per la Russia e per la regione derivanti dalle probabili riduzioni degli investimenti, degli scambi e del commercio nel Mar Nero.
Il presidente della Banca Mondiale ha anche auspicato una conferenza di donatori guidata dall'Ue e ha confermato la partecipazione della Banca mondiale alla prossima conferenza sulla riforma dell'Ucraina a Lugano.
Cuba, dagli Usa isteria propagandistica
Da parte degli Usa solo "isteria propagandistica" nella crisi ucraina. L'alleato storico di Mosca, Cuba, interviene nel turbinio di dichiarazioni della diplomazia mondiale impegnata a trovare una soluzione che eviti la guerra.
A parlare oggi è stato il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez che, all'indomani della visita del vice primo ministro russo, Yuri Borisov, all'Avana, ha affermato: "Respingiamo fermamente la propaganda e l'isteria comunicativa scatenata dal governo degli Stati Uniti contro la Russia", aggiungendo anche che Cuba è "fermamente" contraria all'"espansione della Nato ai confini di quel paese gemello".
Cuba, ha aggiunto il ministro, resta solidale con Mosca di fronte alle "costanti campagne di disinformazione e propaganda bellica" da parte degli Stati Uniti e si oppone a "sanzioni unilaterali e ingiuste" da parte dell'Occidente.
Blinken e Lavrov si incontreranno il 24 febbraio
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha affermato al canale televisivo russo Dozhd che incontrera' il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, il 24 febbraio in Europa. Lo riporta Ria Novosti. Blinken ha osservato che "nella sua lettera di risposta al ministro Lavrov, ha indicato che ciò presuppone che durante questo periodo la Russia non attaccherà l'Ucraina".
G7, con l'invasione costi senza precedenti per la Russia
I ministri degli Esteri del G7 hanno avvertito che "qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l'Ucraina avrebbe gravi conseguenze, comprese quelle finanziarie ed economiche, su un'ampia gamma di obiettivi settoriali e individuali che imporrebbero un costo grave e senza precedenti per l'economia russa".
"Riaffermiamo la nostra solidarieta' al popolo ucraino e il nostro sostegno agli sforzi dell'Ucraina per consolidare la sua democrazia e le sue istituzioni e la incoraggiamo a continuare a compiere progressi nelle riforme", si legge nella nota congiunta, "per noi e' della massima importanza contribuire a preservare la stabilità economica e finanziaria dell'Ucraina e il benessere della sua popolazione".
G7, determinati a proseguire il dialogo con la Russia
I ministri degli Esteri del G7 hanno "preso atto delle ultime dichiarazioni che annunciano che la Russia è pronta per il dialogo diplomatico" e sottolineano la loro "determinazione a proseguire il dialogo con la Russia su questioni di interesse reciproco, come la sicurezza europea, la riduzione dei rischi, la trasparenza, le misure di rafforzamento della fiducia e il controllo degli armamenti".
"Riaffermiamo inoltre la nostra determinazione a raggiungere una soluzione pacifica e diplomatica all'attuale crisi ed esortiamo la Russia a rispondere positivamente all'offerta che le e' stata fatta di avviare un dialogo nel quadro del dialogo degli Stati Uniti con la Russia sulla stabilità strategica, del Consiglio Nato-Russia e dell'Osce", si legge in una nota congiunta, "accogliamo con favore il rinnovato dialogo Osce sulla sicurezza europea avviato su iniziativa della Presidenza polacca dell'Osce e ci auguriamo vivamente che la Russia vi partecipi in modo costruttivo".
G7, Mosca ritiri parte delle sue truppe
I ministri degli Esteri del G7 chiedono alla Russia di "scegliere la via della diplomazia, ridurre le tensioni, ritirare gran parte delle sue forze armate dalle immediate vicinanze dei confini dell'Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali, compresa la riduzione del rischio e la trasparenza delle attività militari".
"Come primo passo, ci aspettiamo che la Russia realizzi l'annunciata riduzione delle sue attivita' militari lungo il confine ucraino", si legge in una nota congiunta, "giudicheremo la Russia dalle sue azioni".
G7, dalla Russia una sfida all'ordine internazionale
La "massiccia concentrazione non provocata e ingiustificata di truppe militari da parte della Russia, il più grande dispiegamento nel continente europeo dalla fine della Guerra Fredda, è una sfida alla sicurezza globale e all'ordine internazionale". Lo si legge nella nota congiunta dei ministri degli Esteri del G7, che affermano di "rimanere gravemente preoccupati per il minaccioso dispiegamento dell'esercito russo tutt'intorno Ucraina, nella regione della Crimea annessa illegalmente e in Bielorussia".
A Monaco Zelensky incontrerà Scholz e Harris
Il presidente ucraino Zelensky avrà un colloquio a Monaco, nel corso della Conferenza sulla sicurezza, sia con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che con la vice presidente americana, Kamala Harris. È quanto emerge da ambienti governativi, rilanciati dai media tedeschi.
Precedentemente Scholz ha incontrato per un faccia a faccia anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che i presidenti della Finlandia e della Moldavia. A colloquio a Monaco dal cancelliere anche un gruppo di senatori statunitensi.
Quasi 17 mila persone già evacuate dal Lugansk
Sono già quasi 17 mila le persone gia' evacuate in Russia dal territorio del Lugansk, 3 mila delle quali sono partite questa mattina. Lo riferiscono a Tass le autorità di una delle due autoproclamate repubbliche separatiste filorusse del Donbass. Nel Lugansk sono stati organizzati 61 punti di evacuazione e le operazioni coinvolgono 219 autobus e un treno.
L'ufficio della Nato a Kiev resta operativo ma lo staff è a Leopoli
La Nato ha deciso di trasferire a Leopoli per motivi di sicurezza il personale dell'ufficio di Kiev. Lo riferiscono fonti dell'Alleanza, sottolineando che il suo quartier generale nella capitale ucraina resta operativo. "La sicurezza del nostro personale e' fondamentale, quindi lo staff è stato trasferito a Leopoli e a Bruxelles", hanno affermato le fonti.
Di Maio, Kiev e Mosca vogliono una soluzione politica
AGI - "Oggi ho partecipato alla riunione dei ministri degli Esteri del G7. Ho aggiornato i miei colleghi su quanto discusso con i ministri Kuleba e Lavrov nelle mie ultime missioni a Kiev e Mosca. Nel corso di queste visite entrambe le parti hanno confermato di voler trovare una soluzione diplomatica. Questa è la strada maestra da seguire, non ci sono alternative". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
"L'Italia - ribadisce il titolare della Farnesina - sostiene l'integrità territoriale e la piena sovranità dell'Ucraina. Allo stesso tempo, per trovare una soluzione alla crisi, e' imprescindibile il dialogo con la Russia. Ne ho discusso anche con il segretario di Stato americano Antony Blinken durante un colloquio qui a Monaco" alla Conferenza sulla sicurezza.
"Lunedì - prosegue il ministro - sarò a Bruxelles per il Consiglio Affari Esteri, altro importante appuntamento per lavorare ad una soluzione della situazione in Ucraina con i colleghi europei. L'Italia - conclude - darà il massimo per favorire il dialogo tra le parti e trovare un'intesa che ci conduca alla pace e alla stabilità.
Lavrov a Le Drian, Kiev continua le provocazioni
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avuto un colloquio telefonico con la controparte francese, Jean-Yves Le Drian, e gli ha riferito che l'Ucraina sta continuando a inviare forze sulla linea di contatto in Donbass e a compiere "provocazioni armate". Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo rilanciata dall'agenzia Tass. Lavrov e Le Drian hanno confermato che non c'è un'alternativa all'applicazione degli accordi di Minsk per ottenere una pace duratura in Ucraina.
Il ministro degli Esteri russo, in proposito, ha affermato che "le autorità di Kiev sono riluttanti ad applicare appieno gli accordi di Minsk", a partire dal "dialogo diretto con i rappresentanti di Donetsk e Lugansk", le due autoproclamate repubbliche separatiste filorusse, e dal conferimento di uno statuto speciale al Donbass.
Zelensky, propongo un incontro con Putin
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha proposto un incontro con l'omologo russo, Vladimir Putin. "Non so cosa vuole Putin, quindi propongo di incontrarlo", ha detto a margine della Conferenza sulla sicurezza a Monaco.
Zelensky, l'Ucraina vuole tempi chiari per l'adesione alla Nato
"I Paesi membri della Nato siano onesti e ci dicano se vogliono l'Ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera, chiedendo "un calendario chiaro e realizzabile per l'adesione all'Alleanza".
Anche la Francia invita i propri connazionali a lasciare l'Ucraina
Anche la Francia, dopo la Germania, invita tutti i suoi connazionali a lasciare l'Ucraina e chiede a coloro che si trovano nelle zone più esposte all'est del Paese ad allontanarsi "senza indugio". Lo ha reso noto il ministero degli Esteri in un aggiornamento dei consigli ai viaggiatori. L'invito è soprattutto rivolto a coloro che si trovano a Kharkiv, Lougansk e Donetsk".
Colpi di mortaio durante la visita del ministro degli Interni ucraino nell'est del Paese
Circa dieci colpi di mortaio sono esplosi a poche centinaia di metri dal ministro degli Interni ucraino che incontrava i giornalisti durante una visita nell'Est del Paese. Il ministro, Denys Monastyrskiy, e' stato costretto a cercare riparo quando i proiettili sono esplosi, poco dopo il colloquio con i media internazionali.
Zelensky, difenderemo l'Ucraina anche da soli
"Difenderemo l'Ucraina con o senza i nostri partner". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. "Non chiediamo donazioni, è il vostro contributo alla sicurezza internazionale", ha sottolineato Zelensky, aggiungendo che l"Ucraina e' lo scudo dell'Europa contro l'esercito russo".
Zelensky a Monaco, mondo non vuole la guerra
"Il mondo sta dicendo che non vuole la guerra". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera.
I filo-russi denunciano: trovata un bomba sul percorso dei civili evacuati
Un ordigno esplosivo è stato trovato sotto un ponte vicino a Krasnodon, nella zona di Lugansk, lungo il percorso delle evacuazioni dei civili della repubblica separatista filo-russa. Lo riferisce la Ria Novosti citando fonti di polizia. "La strada lungo la quale vengono trasportati i profughi si è minata. Abbiamo trovato un ordigno esplosivo", ha detto la fonte.
La Germania chiede ai tedeschi di lasciare subito l'Ucraina
Il governo di Berlino ha chiesto ai tedeschi di lasciare subito l'Ucraina a causa degli sviluppi della crisi. La Lufthansa ha deciso di sospendere i voli da e per Kiev dal 21 al 28 febbraio. Il ministero degli Esteri ha rafforzato il suo avvertimento di viaggio per l'Ucraina in vista dell'escalation del conflitto con la Russia. “I cittadini tedeschi sono invitati a lasciare il Paese ora”, ha annunciato il ministero sul proprio sito. “Un confronto militare è possibile in qualsiasi momento”, si afferma ancora nella nota. Il governo tedesco aveva già consigliato ai tedeschi di lasciare l'Ucraina una settimana fa. Il messaggio viene adesso riformulato con maggiore forza. “Le tensioni tra la Russia e l'Ucraina sono aumentate ulteriormente in vista della massiccia presenza e dei movimenti di unità militari russe vicino ai confini ucraini”, si legge sul sito del ministero, che avverte: “Se dovesse verificarsi un attacco russo all'Ucraina, le possibilità di sostenere i cittadini tedeschi sono molto limitate”.
Lufthansa sospende temporaneamente i voli per Kiev
La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha sospeso temporaneamente i voli per Kiev a causa degli sviluppi della crisi ucraina. Lo riferisce la Tass. La compagnia, citata dalle agenzie russe, ha deciso di fermare i voli da e per Kiev dal 21 al 28 febbraio.
Berlino agli Usa, no a supposizioni sulle decisioni di Mosca
La Germania, presidente di turno del del G7, ha preso le distanze dagli Stati Uniti, che hanno più volte dichiarato di ritenere imminente un attacco russo, invitando a non fare supposizioni sulle decisioni di Mosca. "In situazioni di crisi, la cosa peggiore è presumere o cercare di indovinare" cosa accadrà, ha detto dopo un incontro con i colleghi del G7 la ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, , alla quale è stato chiesto se condivide le preoccupazioni del presidente Usa, Joe Biden.
A Monaco la riunione dei G7 e l'incontro Di Maio-Blinken
l ministro degli Esteri, Luigi di Maio, ha incontrato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dove si è tenuta anche una riunione dei ministri degli Esteri del G7. Lo riferisce la Farnesina in un tweet, spiegando che Di Maio e Blinken hanno fatto una valutazione congiunta degli ultimi sviluppi della situazione al confine tra Ucraina e Russia.
Kuleba, "Siamo preparati a tutti gli scenari"
"L'Ucraina è preparata a tutti gli scenari": lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Il ministro, oggi in Germania, si recherà nei prossismi giorni a Bruxelles e poi negli Stati Uniti. A Washington Kuleba incontrerà il segretario di Stato Antony Blinken con il quale discutera' di come garantire la protezione del suo Paese "dall'aggressione russa" ha reso noto l'ufficio stampa del ministero degli Esteri ucraino in un comunicato. Il 22 e 23 febbraio il ministro parteciperà ai lavori dlel'Assemblea generale dell'Onu.
Blinken vede le Drian, "sforzi diplomatici e deterrenza"
Il segretario di Stato, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri francese Jean-Yves LeDrian si sono incontrati a Monaco di Baviera, a margine della Conferenza sulla sicurezza. I due, fa sapere il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, hanno discusso degli "sforzi diplomatici e di deterrenza messi in campo da parte degli alleati della Nato, dei partner dell'Ue, dei membri del G7 e degli altri partner in risposta alla crisi che la Russia ha fatto inutilmente precipitare".
Johnson a Monaco, estremo pericolo per il mondo
"Se l'Ucraina sarà invasa, lo shock echeggerà in tutto il mondo". Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Johnson ha affermato di credere ancora nel "successo" della diplomazia, ma, ha aggiunto, "bisogna essere onesti" sulla minaccia costituita dalla Russia, perché è un momento di "pericolo estremo per il mondo".
Johnson, Mosca abbassi la tensione prima che sia troppo tardi
"Mosca abbassi la tensione in Ucraina prima che sia troppo tardi". E' l'appello lanciato dal premier britannico alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. La Russia "non avrebbe assolutamente nulla da guadagnare da questa impresa catastrofica e avrebbe tutto da perdere", "se la Russia invade l'Ucraina sarà la distruzione di uno Stato democratico", ha avvertito Johnson. "Ecco perché dobbiamo stare saldamente insieme", ha esortato.
Harris, "Se la Russia invade, costi economici senza precedenti"
La vicepresidente Usa, Kamala Harris, ha detto che dice che se la Russia invaderà l'Ucraina, "gli Stati Uniti, insieme agli alleati, imporranno costi economici significativi e senza precedenti".
Wang Yi, Kiev sia un ponte che unisce Est e Ovest
“Ci deve essere un adattamento della Nato. Se ci sarà un allargamento dell’Alleanza atlantica ci sarà davvero garanzia della pace? È una domanda che i nostri amici in Europa si devono prore seriamente. Ora ci sono molti colloqui, Cina è membro permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, e intendiamo avere in questo un ruolo costruttivo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, collegato in video ala Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
“L'Ucraina deve essere un ponte che unisce Est a Ovest e non una linea di fronte per una competizione tra diverse potenze”, ha aggiunto Wang Yi, che ha ricordato che “l’economia mondiale si sta riprendendo lentamente, e per avviarci verso un progresso sostenibile ci appelliamo a tutti i Paesi ad agire insieme”.
Wang Yi a Monaco, torna mentalità guerra fredda
“Siamo di fronte al rischio di nuove divisioni, sta tornando la mentalità della guerra fredda”. Lo ha detto il ministro agli Esteri cinese Wang Yi in collegamento video alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
“Vediamo anche le sanzioni unilaterali, vediamo alzarsi nuovi muri”, ha aggiunto Yi, secondo il quale invece “devono rimanere centrali la solidarietà e la cooperazione”. A detta del ministro degli Esteri cinese, è in un tale contesto che si misura “la responsabilità dei Paesi più grandi, come si è visto per esempio nella lotta alla pandemia”. A tal proposito, Yi ha ricordato che Pechino “ha messo a disposizione degli altri Paesi” molti vaccini.
Wang: "Il principio di inviolabilità dei confini vale per tutti"
"Il principio dell'inviolabilità dei confini vale per tutti i gli Stati che aderiscono alle Nazioni Unite, l'Ucraina non rappresenta un'eccezione". E' quanto ha detto, in collegamento video, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Sia la Russia che gli europei come gli Usa si sono detti d'accordo che gli accordi di Minsk debbano essere la base per una soluzione per l'Ucraina orientale: su questo bisogna ora concentrarsi", ha aggiunto Wang Yi.
Kiev: "Ucciso un soldato da bombardamento sul fronte"
L'esercito ucraino ha denunciato che, nelle prime 12 ore odierne, i separatisti sostenuti dalla Russia nell'Ucraina orientale hanno commesso 37 violazioni del cessate il fuoco lungo la cosiddetta linea di contatto; e in 35 episodi hannno utilizzato armi vietate dagli accordi di Minsk.
Le forze armate ucraine hanno anche aggiunto che un soldato ucraino e' stato ucciso dal fuoco dei separatisti filo-russi.
Harris: I confini non si cambiano con la forza
"La sovranità e l'integrità territoriale di tutti gli Stati devono essere rispettati e i confini nazionali non devono essere cambiati con la forza": lo ha detto, nel suo discorso alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco, il vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris. "Siamo qui -ha aggiunto- per riaffermare questi principi che ci hanno portato pace e sicurezza. E lo sfondo di questa pace è la Nato".
Harris, ferreo impegno Usa ad art.5 Nato
"L'articolo 5 è sacrosanto": lo ha detto, nel suo discorso alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco, il vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, la qualhe ha aggiunto che solo nell'unità transatlantica si può garantire la sicurezza in Europa.
Harris, minacciate fondamenta sicurezza europea
"Oggi, le fondamenta della sicurezza europea sono sotto minacciate direttamente in Ucraina": lo ha detto il vice presidente usa, Kamala Harris, a Monaca di Baviera per la conferenza sulla sicurezza. "Ricordiamoci -ha aggiunto - che dalle macerie di due guerre mondiali, è emerso un consenso in Europa e negli Stati Uniti a favore dell'ordine, non del caos, della sicurezza, non del conflitto".
Harris, Mai a Monaco in un clima così teso
"Era dai tempi della Guerra Fredda che questo forum non si riuniva in circostanze così terribili": lo ha detto la vicepresidente Usa, Kamala Harris, aprendo il suo intervento alla conferenza della sicurezza di Monaco.
Il Cremlino conferma, domani Putin parlerà con Macron
Il presidente francese Emmanuel Macron avrà una conversazione telefonica domani con il capo del Cremlino, Vladimir Putin, nel tentativo di trovare una via al dialogo che eviti che la situazione in Ucraina degeneri. Lo ha confermato l'agenzia Ria Novosti, citando il Cremlino.
Macron, che oggi parlerà anche con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, è il leader straniero che ha parlato più volte, negli ultimi giorni, con Putin.
Al via i test strategici russi, supervisiona Putin
Sono cominciate sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin, le nuove esercitazioni delle sue forze "di deterrenza strategica" russa. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferisce l'agenzia Ria Novosti. Il leader russo, insieme al suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko, sta osservando i lanci di missili balistici dal centro di controllo delle manovre. Come annunciato dal ministero della Difesa, si tratta di esercitazioni nucleari su larga scala per testare i suoi missili balistici e da crociera. Nelle esercitazioni sono coinvolte le forze aerospaziali, il distretto militare meridionale, le forze missilistiche strategiche, le flotte del Mar Nero e del Nord.
Scholz, il diritto di scegliere le alleanze non è negoziabile
“Non è negoziabile il diritto degli Stati a scegliere la loro alleanza”: è quanto ha affermato a Monaco Olaf Scholz, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza. Questo riguarda evidentemente anche il diritto dell’Ucraina “di aderire nella Nato”, ha spiegato il cancelliere, che ricorda come la Germania si riconosca “incondizionatamente” nell’articolo 5 della Nato, a proposito della decisione di implementare una maggiore presenza militare tedesca nei Paesi baltici.
Scholz, le guerre si evitano solo se non si spostano i confini
"La pace può essere preservata solo se accettiamo solo se i confini non vengono più spostati. Questo è il principio che deve essere garantito in Europa". Lo ha detto Olaf Scholz alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco sottolineando che altrimenti chiunque avrebbe ragioni storiche per rivendicare altri confini.
A detta del cancelliere tedesco, "una premessa centrale è che anche i Paesi più forti si attengano alle regole del gioco. Per dirlo con estrema chiarezza: niente giustifica i movimenti di truppe della Russia ai confini dell’Ucraina”. E ancora: “Non vogliamo che si arrivi ad un’aggressione militare", ha affermato ancora Scholz, che ha ribadito: "Siamo pronti a negoziare: ma distinguiamo dalle richieste inaccettabili da quelle accettabili". Secondo il cancelliere, "non verranno messe in discussioni i principi fondamentali dell’Osce, anche la Russia li ha firmati". Inoltre, ha spiegato ancora Scholz, "ci sono questioni di sicurezza importanti per tutte le parti, per esempio sul controllo degli armamenti e la trasparenza dei movimenti militari".
Udite "diverse esplosioni" a Donetsk
Sono state udite "diverse esplosioni" nel nord della città di Donetsk, controllata dai separatisti filorussi, in Ucraina orientale. Lo ha riferito un testimone alla Reuters.
Intanto il Centro congiunto di controllo e coordinamento sul cessate il fuoco (Jccc) ha registrato almeno 300 proiettili di mortaio sparati contro l'autoproclamata repubblica di Donetsk. Secondo i media russi, inoltre, una granata ucraina è caduta all'interno del territorio russo nel distretto di Tarasovsky nella regione di Rostov, vicino al villaggio di Mityakinskaya. Nessuno è rimasto ferito. Le foto dei media russi hanno anche mostrato un piccolo cratere, a circa un chilometro dal confine internazionale con l'Ucraina.
Stoltenberg, Mosca vuole meno Nato? Ne avrà di più
“Se Mosca vuole meno Nato ai suoi confini ne avrà di più. Se la Russia vuole spaccare la Nato, avrà una Nato ancora più unita”. E’ quanto ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Riguardo ai Paesi che hanno scelto di non chiedere l’adesione all’Alleanza atlantica, come la Finlandia e la Svezia, Stoltenberg ha sottolineato di rispettare "la loro scelta”, ma ribadito che è “comunque possibile un’eccellente cooperazione” con la Nato.
Quella attuale, così il segretario generale, “è una crisi che va ben oltre l’Ucraina, si tratta anche di come intendiamo organizzare le relazioni tra gli Stati. Mosca sta cercando di portare indietro la ruota della storia”.
Scholz, diplomazia possibile senza essere ingenui
“Abbiamo bisogno della maggior diplomazia possibile” nei confronti della Russia, “ma senza essere ingenui”. E’ quanto ha detto Olaf Scholz alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Non mi faccio illusioni, non sono da attendersi risposte rapide”, ha aggiunto il cancelliere tedesco durante il suo discorso, aggiungendo che “ogni ulteriore violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina avrò prezzi molto alti per la Russia, economici, politici e geostrategici”. A detta di Scholz, Mosca ha trasformato la questione di una possibile adesione dell’Ucraina alla Nato in un “casus belli”. Ebbene, “questo è un paradosso: non è in agenda nessuna decisione” a questo proposito.
Osce, 1.500 violazioni del cessate il fuoco nell'Est
Gli osservatori dell'Osce hanno registrato oggi 1.500 violazioni del cessate il fuoco nell'Est dell'Ucraina, dove le forze armate di Kiev fronteggiano i separatisti filorussi che controllano le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Johnson, la diplomazia può ancora prevalere
Il premier britannico Boris Johnson invita gli alleati a mostrare solidarietà per ridurre l'escalation della crisi ucraina e ha comunque aggiunto che "la diplomazia può ancora prevalere". Lo ha detto in video diffuso prima dell'arrivo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, registrato sull'aereo che lo ha portato in Germania.
Secondo Bojo, "c'è ancora una possibilità per evitare inutili spargimenti di sangue". Gli alleati devono dichiarare "all'unanimità" al presidente russo Vladimir Putin che "pagherà un prezzo elevato per qualsiasi ulteriore invasione russa dell'Ucraina".
Johnson ha anche avvertito che la decisione di Putin di attaccare potrebbe devastare l'Ucraina, la Russia e l'Europa.
Stoltenberg scrive a Lavrov per chiedere "dialogo"
Il segretario regale della Nato, Jens Stoltenberg, ha inviato una lettera al ministro degli Esteri russo, Sergey lavrov, sollecitando un maggiore dialogo.
Stoltenberg ha esortato la Russia a impegnarsi in un dialogo nell'ambito del Consiglio Nato-Russia in modo da scongiurare il conflitto in Ucraina.
Stoltenberg, Mosca vuole negare a Paesi scelte sovrane
“Mosca vuole negare a Paesi sovrani il loro diritto di scegliere per la propria sicurezza”. E’ quanto ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Questo vale per l’Ucraina, ma anche per la Finlandia e la Svezia” ha aggiunto.
von der Leyen: Mosca valuti, in gioco "futuro prospero"
Un attacco all'Ucraina costerà "un futuro prospero" a Mosca. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha anche denunciato un'alleanza tra Cina e Russia per imporre "la legge del più forte". "Siamo di fronte a un palese tentativo di riscrivere le regole del nostro sistema internazionale", ha aggiunto, parlando alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Ma se ci sarà un'invasione russa, "possiamo imporre costi elevati e gravi conseguenze".
I filorussi denunciano movimenti di carri amati delle forze di Kiev
L'intelligence dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha denunciato il movimento di carri armati, cannoni semoventi e obici delle forze di sicurezza ucraine: lo ha ha riferito -rende noto l'agenzia russa Ria Novosti- Eduard Basurin, il rappresentante ufficiale della milizia popolare di Donetsk.
Arrivati oltre 10mila profughi dal Donbass in Russia
Sono oltre 10mila i profughi delle repubbliche filorusse di Donetsk e Lugansk che hanno gia' attraversato il confine russo. Lo ha riferito una fonte in loco. Le autorita' delle repubbliche separatiste hanno organizzato la partenza di donne, bambini e anziani, a causa dell'aggravarsi della crisi.
Esploso un colpo di mortaio nel Rostov
E' caduto un colpo di mortaio nel territorio del distretto di Tarasovsky nella regione russa di Rostov, dove stanno arrivando i profughi civili dalle regioni separatiste del Donbass. L'agenzia Ria Novosti ha anche pubblicato le immagini del cratere che si e' formato a terra. Secondo l'agenzia, l'esplosione è avvenuta a circa un chilometro dal confine con l' Ucraina.
Emissari di Riga e Vilnius come osservatori delle manovre russo-bielorusse
Ci sono rappresentanti anche delle forze armate di Lettonia e Lituania in Bielorussia in qualità di osservatori delle manovre militari bielorusse-russe. Lo ha reso noto il servizio stampa del ministero della Difesa a Minsk
Anche i ribelli di Lugansk in "mobilitazione generale"
Dopo Donetsk, anche il capo della Repubblica popolare di Luhansk, Leonid Pasechnik ha firmato un decreto sulla mobilitazione generale. La nota diffusa dalle agenzie russe spiega che la mobilitazione e' stata decisa per "creare le condizioni a respingere l'aggressione" contro l'autoproclamata repubblica secessionista da parte delle autorita' ucraine.
Il decreto prescrive che "le unita' della Milizia popolare e le altre formazioni militari e speciali siano messe in modalita' di combattimento". Pasechnik ha anche imposto il divieto di viaggiare al di fuori della repubblica per gli uomini di eta' compresa tra i 18 e i 55 anni
Osce, drammatico aumento di violazioni del cessate il fuoco
Gli osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) hanno affermato di aver assistito a un "aumento drammatico" delle violazioni del cessate il fuoco nell'Ucraina orientale. "C'è stato un drammatico aumento delle azioni armate lungo la linea del fronte", ha affermato l'Osce in una nota, aggiungendo che il numero di violazioni del cessate il fuoco e' stato pari a quello registrato prima di un accordo del luglio 2020 per rafforzare il cessate il fuoco.
Non è ancora chiaro se Zelensky andrà a Monaco
Non è ancora chiaro se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky andrà oggi in Germania per la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Nella capitale bavarese Zelensky dovrebbe incontrare vari leader occidentali, tra i quali la vicepresidente Usa, Kamala Harris.
Ma ieri l'amministrazione Biden ha fatto capire che preferirebbe che Zelensky rimanesse a Kiev: "Nella ricerca di una soluzione diplomatica, potrebbe essere la scelta saggia", ha esplicitamente detto Biden, che teme che Mosca possa approfittare dell'assenza di Zelensky. Nella notte la presidenza ucraina aveva detto che il presidente non aveva ancora deciso.
Una fonte russa: "6 treni" per evacuare i civili dal Donbass
Proseguono le operazioni per evacuare i civili dalle regioni separatiste nel Donbass, nell'est dell'Ucraina, e portarli nella regione russa di Rostov. Secondo una fonte dei servizi di emergenza russi alla Tass, nella notte sono stati formati sei treni da 10 vagoni per caricare i civili. "Stiamo aspettando il loro arrivo", ha riferito all'agenzia
Truss: "Già concordate le sanzioni con i partner di G7 e Ue"
Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha reso noto che il Regno Unito ha già concordato con i partner del G7 e dell'Ue le sanzioni contro la Russia in caso di invasione militare dell'Ucraina. Lo ha annunciato in un'intervista al quotidiano tedesco Welt am Sontag. "Le concessioni non impediranno alla Russia di realizzare un'invasione; e dobbiamo mostrare forza sostenendo l'Ucraina", ha detto Truss. "Dobbiamo garantire che venga preparato un duro pacchetto di sanzioni in caso di peggioramento della crisi. E abbiamo già concordato queste sanzioni con i nostri alleati nel G7 e nell'Ue, compresa la Germania"